Dopo i tanti cambiamenti susseguitisi per snellirne le procedure e uniformarlo alle regole regionali, inizia finalmente il confronto per riscrivere il Testo Unico dell’Edilizia (Dpr 380/2001). Nei giorni scorsi si è riunito per la prima volta il tavolo di lavoro istituito dal Ministero delle Infrastrutture con Ministeri, Conferenza delle Regioni e Rete delle Professioni Tecniche per fare ordine nella normativa ed eliminare eventuali incongruenze. Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) ha avviato un confronto interno per elaborare proposte da discutere insieme ai rappresentanti territoriali, delle Federazioni e delle Consulte.
Testo Unico dell’Edilizia: le modifiche dal 2002
D.lgs. 301/2002: modifica la procedura per il pagamento del contributo per il rilascio del permesso di costruire, la disciplina per la realizzazione di interventi con la Super-Dia (oggi Scia, alternativa al permesso di costruire) e l’iter per il rilascio del permesso di costruire in sanatoria.
Legge 326/2003: condono edilizio, per evitare l’abbattimento di molte opere abusive, ha cambiato la vigilanza sull’attività urbanistico-edilizia e la disciplina sulle sanzioni.
Il Testo Unico Edilizia nel 2010: un anno di novità
DL 40/2010: introduzione di tre tipi di interventi di edilizia libera, per i quali serve solo la comunicazione di inizio lavori (CIL) o la presentazione di una relazione tecnica. Manutenzione straordinaria, apertura di porte interne o spostamento di pareti interne sono tra gli interventi liberalizzati.
DL 78/2010: la Scia, Segnalazione certificata di inizio attività, ha sostituito la Dia e ha permesso l’avvio del cantiere nello stesso giorno di presentazione della domanda, senza 30 giorni di attesa.
Dpr 160/2010: introduzione dello Sportello unico delle attività produttive, unico soggetto pubblico di riferimento territoriale per i procedimenti relativi all’esercizio di attività produttive, prestazione di servizi e agli interventi di localizzazione, realizzazione, trasformazione, ristrutturazione o riconversione, ampliamento o trasferimento di impianti produttivi. Sportello Unico per l’Edilizia, quali sono le sue funzioni?
Le modifiche degli ultimi anni
DL 83/2012: introduzione del SUE, Sportello unico dell’edilizia, unico punto di accesso per tutti i nulla osta e pareri necessari al rilascio del permesso di costruire; modificato il procedimento per il rilascio del permesso di costruire.
Decreto del Fare (DL 69/2013): introdotta la possibilità di realizzare interventi di ristrutturazione edilizia con cambio di sagoma, salvo nel caso di immobili vincolati.
Sblocca Italia (DL 133/2014): semplificazione delle procedure per la realizzazione di interventi nelle unità immobiliari. I lavori di manutenzione straordinaria (frazionamento o accorpamento di unità immobiliari) possono essere realizzati con Comunicazione di inizio lavori (Cil) e non con Segnalazione certificata di inizio attività (Scia); i lavori possono comportare la variazione delle superfici delle singole unità e del carico urbanistico, a patto che non modifichino la volumetria. Leggi anche La denuncia di inizio attività dopo il decreto Sblocca Italia.
Il Regolamento edilizio tipo
Riforma della Pubblica Amministrazione (Legge 124/2015): sistema di moduli edilizi unificati sul territorio nazionale per rendere più agevole l’attività dei professionisti. Leggi: Il Regolamento edilizio tipo non decolla: la situazione delle Regioni
Manovrina 2017 (Legge 96/2017): modifica della definizione di intervento di restauro e risanamento conservativo che ha reso più facili i cambi di destinazione d’uso nei centri storici. Leggi anche Manovrina, molto male sul Cambio destinazione uso.
Leggi anche Lavori edilizi 2017: quando serve CIL, CILA o SCIA (e quando nulla)
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