Regolamento Edilizio Tipo: solo 5 regioni sono in regola

Le altre sono in ritardo. Adesso la palla, per le Regioni che si sono messe in regola, passa ai Comuni

Un’altra breve news per ricordare alle Regioni – che ci leggono assiduamente – che solo cinque di loro hanno recepito il Regolamento edilizio tipo e cioè, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lazio, Puglia. Il termine entro cui tutte le Regioni avrebbero dovuto dare seguito all’Intesa del 20 ottobre 2016 in merito al regolamento edilizio unico è scaduto il 18 aprile 2017. Tutte le Regioni prevedono il termine di 180 giorni per il recepimento di ogni Comune e uno specifico periodo transitorio.

Alcune regioni, come la Liguria, hanno individuato le definizioni aventi incidenza sulle previsioni dimensionali e fornito alcune indicazioni tecniche per interpretare correttamente il Regolamento edilizio unico. Altre, come il Lazio, hanno chiarito alcuni aspetti con i contenuti di determinati atti regionali.

Regolamento Edilizio Tipo: le Regioni che si sono allineate

Le 5 Regioni che si sono messe in regola lo hanno fatto con rispettive Delibere regionali. Ecco i riferimenti nrmativi, che potrebbero essere utili:
– Campania (DGR del 23 maggio 2017 n. 287),
– Emilia Romagna (DGR 922/2017),
– Liguria (DGR del 14 aprile 2017 n. 316),
– Lazio (DGR del 19 maggio 2017 n.243),
– Puglia (DGR dell’aprile 2017, n. 554 – DGR 4 maggio 2017 n. 648 e successivamente la legge 11/2017).

Tutti i contenuti delle delibere regionali di recepimento una tabella di confronto tra le regioni sono nell’aggiornamento del Dossier Ance “Regolamento edilizio unico”. Ndr: il Regolamento Edilizio Tipo si chiamava in orgine Regolamento Edilizio Unico, poi trasformato in Tipo perchè è uguale per tutti i Comuni ma è adattabile alle esigenze di ciascuno.

Ti potrebbe interessare anche

Il regolamento edilizio tipo: cosa cambia per i tecnici e PA?

Redazione Tecnica

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento