A proposito di Quinto Conto Energia e di bozza del decreto sulle Rinnovabili elettriche non fotovoltaiche è arrivato anche il commento di CGIL, CISL e UIL in una lettera al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome Vasco Errani. Nella lettera viene sottolineata la “mancata possibilità di sviluppare qualsiasi confronto preventivo con il Governo sui decreti riferiti al Quinto Conto energia e Rinnovabili elettriche non fotovoltaiche”. Nella lettera non sono contenute solo critiche, ma anche proposte.
In linea con le Associazioni delle rinnovabili, i sindacati hanno ribadito la necessità di istituire un Piano Energetico Nazionale. Hanno richiesto inoltre una grande Conferenza nazionale sull’Energia per dare certezza su alcuni obiettivi fondamentali:
– sicurezza degli approvvigionamenti;
– crescita;
– autonomia energetica;
– contenimento e riallineamento dei costi dell’energia alla media europea, del soddisfacimento degli impegni europei in tema di riduzione della Co2, di sviluppo delle rinnovabili, dell’efficienza e del risparmio energetico.
Ecco di seguito le principali richieste presentate da CGIL, CISL e UIL.
– Non ridurre drasticamente le risorse a disposizione del Quinto Conto Energia, attingere le risorse aggiuntive non dalle bollette dei cittadini, ma dalle entrate realizzate dalle finanze dello Stato per il ritorno dagli investimenti dallo sviluppo delle attività realizzati nello stesso settore delle rinnovabili. Secondo i sindacati occorre inoltre attingere dalle risorse che deriveranno alla Stato dalla vendita dei diritti di emissioni della CO2;
– si è consolidata anche in Italia un’importante filiera industriale, con una dote significativa di nuova occupazione in particolare giovanile: bisogna ripristinare la premialità verso i prodotti Made in EU;
– la premialità nella sostituzione delle coperture in amianto con impianti fotovoltaici deve essere riconfermata in quanto i buoni risultati finora conseguiti sono da sviluppare ulteriormente per dare una certezza di tutela della salute a tutti i cittadini;
– è necessario finalizzare l’introduzione del registro per tipologia di utenti. Due le ipotesi in campo:
A: per famiglie> 12 Kw ; per plurifamiglie o condomini >100 Kw ; per le PMI >200Kw.
B: meccanismo del registro a partire da impianti > 100 Kw;
– non applicare il meccanismo del Registro per impianti FV realizzati da Enti Pubblici e PA;
– è necessario prorogare l’entrata in vigore del nuovo meccanismo di incentivazione. La proroga deve essere di uguale periodo del ritardo accumulato nell’emanazione del decreto ministeriale attuativo (il cui termine era settembre 2011);
– nella bozza inviata alla Conferenza delle Regioni per il dovuto parere, si prevede che i Certificati Verdi delle produzioni dell’anno 2011 non verrebbero più ritirati dal GSE entro Maggio 2012 e pagati entro Giugno 2012, ma con un sistema alquanto complesso in tre rate fino a Dicembre 2012. Occorre eliminare il differimento del riacquisto dei certificati verdi poiché tale previsione rappresenterebbe un’ulteriore criticità che comporterebbe sugli impianti eolici un serio rischio di fallimento della maggior parte degli imprenditori poiché non è possibile riprogrammare i contratti di finanziamento;
– riconoscimento di flessibilità nel primo anno di applicazione per l’avvio del meccanismo delle aste. In attesa della definizione delle procedure e per non bloccare la messa in opera degli impianti già autorizzati i sindacati chiedono l’operatività delle aste a partire dall’ 1/07/ 2013 con l’innalzamento della soglia delle aste per impianti eolici, idroelettrici e geotermoelettrici sopra i 50MW.
Secondo i sindacati è necessario infine un proficuo confronto per individuare e condividere un programma di formazione professionale su tutte le attività riferite alle energie rinnovabili e allo sviluppo dell’efficienza energetica come la UE ci indica da tempo.
Leggi l’approfondimento di Alessandro Caffarelli sul Quinto Conto Energia: Quinto Conto Energia, un esame delle norme più critiche.
Leggi lo Speciale Quinto Conto Energia.
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