Confermato anche per il 2025 il Bonus climatizzatori. Per chi decide di installare un impianto di qui a fine anno c’è infatti la possibilità di avere la detrazione del 50%, se si tratta di lavori sulla prima casa fatti dal proprietario, o del 36% per gli altri appartamenti e per i lavori pagati da familiari, comodatari e inquilini.
L’agevolazione spetta con le stesse aliquote anche se i climatizzatori si installano per sostituire la caldaia di riscaldamento a gas.
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Bonus Edilizia 2025: detrazioni agevolazioni fiscali
Nel 2025 cambia (di nuovo) il quadro delle agevolazioni fiscali per l’edilizia. Tra ridimensionamenti, scadenze e nuove regole, orientarsi è diventato più difficile – ma anche più necessario.Questa guida fornisce una mappa completa e aggiornata di tutti i bonus casa attivi nel 2025: Superbonus, Ecobonus, Sismabonus, bonus ristrutturazioni, barriere architettoniche, fotovoltaico, colonnine, mobili e molti altri.Con un taglio operativo, pensato per l’uso quotidiano da parte di tecnici, imprese, amministratori e committenti, l’eBook unisce rigore normativo, esempi pratici e tabelle di sintesi.In particolare la guida affronta tutte le agevolazioni edilizie in vigore nel 2025, con un taglio sistematico e operativo:- Superbonus: la nuova versione “post-110”, con focus sui limiti, le condizioni di accesso, i requisiti tecnici e le responsabilità di asseverazione.- Bonus ristrutturazioni, Ecobonus e Sismabonus: normativa, cumulabilità, massimali di spesa, requisiti e casi pratici.- Bonus barriere architettoniche: come cambia dal 2025 e quali possibilità restano.- Bonus mobili, verde, acqua potabile, fotovoltaico, colonnine di ricarica: tutte le agevolazioni minori, ma spesso determinanti.- Detrazioni ordinarie e bonus edilizi in condominio: procedure, delibere, ripartizione e documentazione.- Cessione del credito e sconto in fattura: cosa cambia dopo le ultime riforme, limiti, responsabilità, controlli e adempimenti. Antonella DonatiÈ giornalista professionista, ha al suo attivo diversi anni di giornalismo parlamentare con particolare attenzione all’approvazione delle misure di carattere finanziario e alle manovre di bilancio. In questo ambito si occupa espressamente di tematiche fiscali, contributive e previdenziali nel settore dell’edilizia e dell’efficienza energetica. È autrice di numerosi volumi, articoli e saggi in materia.
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Nuova installazione al 50%
L’installazione di un nuovo climatizzatore a pompa di calore, quindi in grado sia di rinfrescare che di riscaldare gli ambienti, rientra tra gli interventi fiscalmente agevolati ai sensi dalla lettera h) dell’art. 36-bis del TUIR in quanto si tratta di un intervento finalizzato al conseguimento di risparmio energetico, anche senza la realizzazione di opere edilizie.
Il climatizzatore a pompa di calore, infatti, può essere utilizzato in appoggio al riscaldamento per ridurre la durata di accensione dell’impianto, o addirittura in alternativa nei periodi meno freddi. Di qui la scelta di agevolare questi impianti, a prescindere dal fatto che la maggior parte delle installazioni è finalizzata al raffrescamento.
Per la detrazione la fattura deve comprendere acquisto e installazione, oppure è possibile avere due fatture distinte.
Non è invece ammessa l’installazione fai da te perché per i climatizzatori deve essere rilasciato l’attestato di conformità e il libretto d’impianto.
Ecobonus se i climatizzatori sostituiscono la caldaia a gas
Si ha diritto alle stesse aliquote anche se si decide di utilizzare l’Ecobonus per sostituire una caldaia a gas, dunque, come impianto di riscaldamento in via esclusiva e non di appoggio al gas. In sostanza al posto di una caldaia a pompa di calore che mandi l’acqua calda nei radiatori, si può installare una serie di split nelle varie stanze, collegati ad una o più unità esterne, e non utilizzare più i radiatori.
Il risparmio in questo caso può arrivare al 50% e si tratta di un intervento che rientra a pieno titolo nelle prospettive della direttiva Case green che punta alla totale elettrificazione dei consumi energetici.
Di qui a fine anno, dunque, per chi sceglie i climatizzatori si può avere l’Ecobonus ai sensi del comma 347, articolo 1 della legge 296/2006, nel rispetto dei i valori limite per le pompe di calore indicati nella tabella 1 dell’allegato F al decreto interministeriale del 6 agosto 2020. Occorre poi che l’intervento sia asseverato.
Il Bonus Mobili
Infine chi acquista un climatizzatore con l’agevolazione del 50% ha diritto, volendo, anche al Bonus Mobili.
Lo ha chiarito l’Agenzia delle entrate con circolare 10/2014 nella quale si legge che l’installazione o l’integrazione di un impianto di climatizzazione invernale e estiva a pompa di calore danno diritto anche alla detrazione per gli arredi, a prescindere dal fatto che siano necessari interventi edilizi.
Quale Bonus per climatizzatori: riepilogo
Vediamo in questa tabella un riepilogo degli aspetti da considerare per scegliere quale Bonus utilizzare:
Bonus casa | Ecobonus | |
Normativa | Agevolabile nell’ambito della lettera h) del comma 1 dell’art- 16-bis del TUIR come intervento di risparmio energetico | |
Condizioni per l’agevolazione | Nuova installazione o sostituzione vecchio impianto | |
Tipologia | Impianti a pompa di calore | Impianti a pompa di calore che abbiano coefficiente di prestazione e indice di efficienza energetica maggiore o uguale ai valori minimi fissati nel decreto ministeriale Requisiti ecobonus del 6 agosto 2020 |
Pratica edilizia | Edilizia libera | Edilizia libera |
Aliquota | 50% o 36% | 50% o 36% |
Documentazione | Autocertificazione che l’intervento rientra tra quelli agevolabili ai sensi della lettera h) deo comma 1 dell’art. 16-bis del TUIR | Schede tecniche da inviare all’ENEA |
Bonus mobili | Sì | No |
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