Mano a mano che ci avviciniamo alla data di domani 30 novembre, entro la quale scadrà il termine per l’accatastamento dei fabbricati rurali ancora iscritti al catasto terreni, si allontanano le speranze della concessione di una proroga a luglio 2013 o, come aveva chiesto il numero uno del CNG, Fauso Savoldi, addirittura al 30 novembre 2013.
Con il ritorno in Commissione Finanze del ddl sulla Delega Fiscale da parte del Senato, infatti, appare difficile che l’emendamento per la proroga del termine, avanzato dal Senatore Cosimo Izzo, possa trovare una diversa collocazione in tempo utile (leggi anche Accatastamento Fabbricati rurali, spunta l’ipotesi di proroga a luglio 2013).
Il testo dell’emendamento Izzo
“Con riferimento all’imposta municipale propria (IMU)” si legge nell’emendamento presentato a Palazzo Madama dal senatore Izzo, “il termine previsto del 30 novembre 2012 per la dichiarazione al catasto edilizio urbano dei fabbricati rurali iscritti nel catasto dei terreni, con esclusione di quelli che non costituiscono oggetto di inventariazione (…) è prorogato al 30 luglio 2013, fermo restando l’obbligatoria presentazione da parte del proprietario della denuncia agli uffici competenti della dichiarazione di rendita presunta con eventuale conguaglio disposto dai medesimi uffici”.
Dalla lettura del testo presentato dal Senatore Izzo si coglie la medesima tesi sostenuta a inizio novembre dal presidente dei Geometri, Fausto Savoldi, come abbiamo ricordato ieri nel post Accatastamento fabbricati rurali, ovvero la Proroga Fantasma.
La rabbia dei professionisti
Nel frattempo monta la rabbia e la preoccupazione dei professionisti incaricati dalla propria committenza di seguire le pratiche di accatastamento dei fabbricati rurali, ben tratteggiate dai commenti, talvolta al vetriolo, dei lettori.
“Nell’Ufficio Provinciale di Ancona non arrivano bollettini postali per il deposito nel castelletto dal 16 novembre”, si lamenta Simone su Ediltecnico.it. “Praticamente abbiamo circa 50 (tra pratiche PREGEO e DOCFA) bloccati”.
Marco afferma che “Il problema principale è che lunedì il catasto non funzionava. Venerdì 30 novembre c’è sciopero. Detto questo ho dei fabbricati rurali che nell’anno 1986 erano stati regolarmente accatastati (presentato il tipo mappale con tanto di ricevute) e lo stesso non è stato trattato. Ad ora la costruzione non è inserita in mappa. Non solo. L’agenzia afferma che non è più in grado di recuperare il cartaceo”.
E, tra i tanti commenti, concludiamo con il grido di dolore di Lucia: “L’ufficio del catasto di Foggia è stato chiuso per manutenzione dal 19-11 al 22-11 … ora il sistema scarta le pratiche DOCFA per tempi di attesa superiori a 65 minuti”.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento