La corretta progettazione della zona notte rappresenta una delle sfide più frequenti per i professionisti dell’interior design e dell’edilizia residenziale. Tra gli elementi che richiedono maggiore attenzione tecnica, gli armadi costituiscono spesso il nodo critico: ingombri significativi, necessità di adattamento a geometrie irregolari, requisiti di accessibilità e vincoli impiantistici rendono questa fase progettuale tutt’altro che banale.
Vediamo i principali parametri tecnici da considerare nella specifica degli armadi per ambienti residenziali, con particolare riferimento alle normative vigenti e alle best practice progettuali.
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Indice
Dimensionamento e spazi di manovra: i riferimenti normativi
Il D.M. 236/1989 in materia di accessibilità stabilisce requisiti minimi che, pur essendo cogenti solo per determinate categorie di edifici, rappresentano un utile riferimento progettuale anche per l’edilizia residenziale privata.
Per quanto riguarda gli spazi di manovra frontali agli armadi, si raccomanda:
- Ante a battente: spazio libero minimo di 120 cm dalla facciata dell’armadio, per consentire l’apertura completa delle ante (generalmente 45-50 cm di profondità) e la permanenza dell’utente;
- Ante scorrevoli: spazio libero minimo di 80-90 cm, sufficienti per l’accesso frontale senza necessità di arretramento;
- Ante complanari: requisiti analoghi alle scorrevoli, con il vantaggio di una maggiore apertura utile.
Nella pratica progettuale, questi valori minimi andrebbero incrementati del 15-20% per garantire un comfort d’uso adeguato, specialmente in presenza di più utenti o in camere matrimoniali.
Tipologie di apertura: analisi comparativa
La scelta del sistema di apertura non è meramente estetica, ma risponde a precisi vincoli dimensionali e funzionali.
- Armadi a battente: rappresentano la soluzione tradizionale, con alcuni vantaggi tecnici rilevanti:
- Visibilità completa e simultanea del contenuto
- Possibilità di installare specchi interni sulle ante
- Costi di produzione generalmente inferiori
- Manutenzione semplificata (cerniere standard facilmente sostituibili)
- Criticità: richiedono uno spazio di rispetto frontale pari almeno alla profondità dell’anta più 70 cm per la permanenza dell’utente.
- Armadi scorrevoli: ottimali per ambienti con limitazioni dimensionali:
- Nessun ingombro in apertura
- Possibilità di realizzare fronti di grande larghezza
- Adatti a posizionamenti in corridoi o disimpegni
- Criticità: accesso limitato al 50% del contenuto per volta (con sistema a due ante); guide a pavimento che possono costituire barriera architettonica se non correttamente incassate.
- Armadi complanari: soluzione che combina i vantaggi delle due tipologie precedenti:
- Ante complanari in posizione di chiusura (estetica pulita)
- Apertura a scorrimento che non richiede spazio frontale
- Accesso potenzialmente totale al contenuto con sistemi ad ante multiple
- Criticità: meccanismi più complessi, costi superiori, necessità di manutenzione periodica dei binari.
Requisiti prestazionali dei materiali
La specifica dei materiali per armadi destinati alla zona notte deve considerare diversi parametri prestazionali.
- Emissioni di formaldeide: i pannelli a base legno devono rispettare i limiti di emissione stabiliti dal D.M. 10 ottobre 2008. La classificazione E1 (0,1 ppm) rappresenta il requisito minimo per ambienti confinati. Per committenze particolarmente attente alla qualità dell’aria indoor, è consigliabile specificare pannelli certificati CARB2 (California Air Resources Board Phase 2), con limiti più restrittivi.
- Certificazione di provenienza del legno: la certificazione FSC® (Forest Stewardship Council®) o PEFC garantisce la provenienza da foreste gestite in modo sostenibile. Oltre all’aspetto ambientale, queste certificazioni attestano la tracciabilità della filiera produttiva.
- Resistenza superficiale: per le finiture, i test di riferimento includono:
- Resistenza all’abrasione (UNI EN 15185)
- Resistenza al graffio
- Resistenza alle macchie (UNI EN 12720)
- Le finiture laccate di qualità e i laminati HPL offrono generalmente prestazioni superiori rispetto alle carte melaminiche di fascia economica.
- Resistenza al graffio (UNI EN 15186)
Integrazione impiantistica
La progettazione degli armadi deve coordinarsi con il layout impiantistico della stanza. Aspetti da verificare:
- Punti luce: prevedere predisposizione per illuminazione interna LED, con alimentazione a bassa tensione (12V o 24V) e eventuale sensore di apertura;
- Prese elettriche: in armadi di profondità superiore a 60 cm, può essere utile prevedere una presa interna per alimentazione di accessori (es. deumidificatori, sistemi antiodore);
- Ventilazione: in ambienti con problematiche di umidità, garantire una minima circolazione d’aria tramite fessure o griglie (particolarmente rilevante per armadi a muro incassati);
- Passaggio tubazioni: verificare l’assenza di interferenze con impianti a parete, specialmente in caso di strutture ancorate.
Soluzioni per geometrie complesse
Le ristrutturazioni presentano frequentemente situazioni di irregolarità geometrica: sottotetti con falde inclinate, nicchie, pilastri sporgenti, travi a vista. In questi casi, la specifica di sistemi modulari componibili consente di ottimizzare l’utilizzo dello spazio. Elementi come fianchi sagomati, terminali inclinati e moduli di dimensioni variabili permettono di adattare l’armadio alla geometria esistente minimizzando gli sprechi volumetrici.
I produttori italiani specializzati offrono generalmente servizi di progettazione dedicati che includono rilievo dimensionale, elaborazione di soluzioni tecniche e produzione customizzata. Novamobili, ad esempio, rappresenta un riferimento nel settore per la capacità di sviluppare armadi per la camera con configurazioni su misura, sistemi di apertura differenziati (battente, scorrevole, complanare) e un’ampia gamma di finiture certificate. L’azienda, con sede nel distretto del mobile veneto, garantisce inoltre la tracciabilità della filiera produttiva e il rispetto degli standard ambientali richiesti nei capitolati più esigenti, inclusa la certificazione FSC® per i pannelli e l’utilizzo di vernici a base acqua a basse emissioni.
Aspetti di capitolato: voci e specifiche
Nella redazione del capitolato speciale d’appalto, le voci relative agli armadi dovrebbero includere:
- Dimensioni complessive: larghezza, altezza, profondità (tolleranze ammesse);
- Tipologia strutturale: autoportante, con schienale, a muro;
- Sistema di apertura: battente, scorrevole, complanare, misto;
- Materiali strutturali: tipologia pannelli, spessori, classe di emissione;
- Finiture esterne: laccato (opaco/lucido), impiallacciato, laminato, vetro;
- Attrezzatura interna: ripiani (fissi/regolabili), cassettiere, tubi appendiabiti, accessori;
- Ferramenta: tipologia cerniere, guide cassetti, sistemi di movimentazione ante;
- Certificazioni richieste: FSC®, CARB2, E1, ISO 14001 del produttore;
- Garanzia: durata e copertura.
Manutenzione e durabilità
Un armadio correttamente progettato e installato ha una vita utile stimabile in 20-30 anni. Per garantire questa durabilità, è opportuno fornire al committente indicazioni di manutenzione:
- Lubrificazione periodica delle cerniere (annuale);
- Pulizia delle guide (scorrevoli/complanari) da polvere e detriti;
- Verifica del serraggio della ferramenta di fissaggio;
- Utilizzo di detergenti neutri per le superfici, evitando prodotti abrasivi o solventi.
Considerazioni conclusive
La progettazione degli armadi per la zona notte richiede un approccio integrato che consideri simultaneamente aspetti dimensionali, funzionali, prestazionali ed estetici. La tendenza del mercato verso soluzioni sempre più personalizzate risponde all’esigenza di ottimizzare spazi residenziali dalle metrature spesso limitate.
Per il professionista, la collaborazione con produttori qualificati che offrano supporto tecnico alla progettazione rappresenta un valore aggiunto significativo, consentendo di sviluppare soluzioni tecnicamente corrette e rispondenti alle aspettative del committente.
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