Le primissime bozze dei modelli per l’applicazione degli Isa (indici sintetici di affidabilità), con istruzioni per la compilazioni annesse, sono state pubblicate dall’Agenzia delle Entrate. I professionisti avranno il compito di redigere i quadri A, B, C, E e G. All’interno del primo quadro A, bisogna inserire le informazioni relative al personale preposto all’attività, mentre nel quadro B vanno indicati i dati inerenti ai locali dove viene svolta l’attività. Nel caso in cui l’attività viene eseguita in diversi locali, è necessario redigere un quadro B per ciascun locale. Il quadro C, come ambito di intervento dell’attività professionale, chiede gli “Elementi specifici dell’attività”, mentre all’interno del quadro E vanno inseriti i dati per la revisione, necessari per le successive evoluzioni dell’Isa in seguito all’applicazione. Va specificato che, come prevede la normativa, gli indici andrebbero revisionati ogni due anni (almeno) per garantire la conformità alle condizioni economiche del mercato. Infine, nel quadro G, vanno indicati i dati contabili.
Professionisti, indici sintetici di affidabilità fiscale
La Manovrina (Dl 50/2017, convertito nella Legge 96/2017), introdusse gli indici sintetici di affidabilità fiscale per perseguire un obiettivo: sostituire gli studi di settore. In seguito, l’Agenzia delle Entrate, tramite il Provvedimento 22 settembre 2017 e quello del 7 maggio 2018, hanno stabilito le regole per i professionisti. Attraverso la Legge di Bilancio 2018, inoltre, si decise che gli indici sintetici di affidabilità fiscale sarebbero potuti essere usati a cominciare dalla dichiarazione dei redditi del 2018 (da adempiere nel 2019).
Inoltre, l’Agenzia delle Entrate fanno presente che i modelli degli indici sintetici di affidabilità fiscale 2018 e le loro istruzioni, dovranno passare attraverso l’approvazione con provvedimento da parte del direttore stesso dell’Agenzia delle entrate, in una data antecedente al 31 gennaio 2019.
Leggi anche Professionisti: per il 60% va bene il lavoro ma non il guadagno
Professionisti, proposta abrogazione degli Isa
Nel frattempo, mentre l’Agenzia delle Entrate si trova al lavoro per definire meglio il nuovo sistema, attraverso la proposta un emendamento al disegno di Legge di Bilancio per il 2018, si è registrato anche il tentativo di cancellare direttamente sia gli studi di settore che gli indici sintetici di affidabilità. Se questa proposta andasse in porto e risultasse quindi approvata, a quel punto si aprirebbero due ipotesi. Da un lato potrebbe essere creato un nuovo strumento idoneo a verificare l’affidabilità degli imprenditori e dei professionisti, dall’altro potrebbe veramente dissolversi qualsiasi sistema adibito al controllo.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento