Una vera e propria pioggia di misure che incideranno sul settore dell’edilizia quelle in agenda con il ddl infrastrutture 2012 il cui schema di massima è stato esaminato oggi dal Consiglio dei Ministri.
Quindi, oltre alla riduzione del contributo di costruzione nei casi di rifacimento e ristrutturazione edilizia e l’introduzione dello strumento di Consultazione Pubblica per le grandi opere, il ddl infrastrutture 2012 dà delega al Governo di adottare entro sei mesi dalla futura approvazione della legge una serie di decreti legislativi che dovranno riordinare complessivamente l’attività edilizia.
Vediamo nel dettaglio i principi e criteri per l’emanazione dei decreti per il riordino della materia edilizia, contenuti nell’art. 14 del ddl infrastrutture 2012 dal titolo Delega al Governo in materia di attività edilizia.
a) Individuazione degli interventi di trasformazione urbanistico edilizia e di conservazione comunque realizzabili quali espressione del diritto di edificare connaturato alla proprietà fondiaria ed edilizia.
b) Diversificazione degli interventi edilizi ai fini della loro sottoposizione a regimi sostanziali, procedimentali, contributivi e sanzionatori differenziati, in ragione della loro natura e del carico urbanistico.
c) Semplificazione delle procedure mediante la sostituzione dei titoli edilizi preventivi, comunque denominati, con certificazioni di conformità asseverate da professionisti abilitati, nonché mediante la riduzione del numero dei pareri e degli atti di assenso necessari per intraprendere l’attività edilizia.
d) Individuazione della normativa tecnica per l’edilizia ai fini della tutela dell’incolumità e della sicurezza pubblica nonché ai fini della tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali.
e) Individuazione di misure volte a perseguire il risparmio energetico e a favorire l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nonché incentivare l’utilizzo di tecniche costruttive di bioedilizia e la qualità architettonica degli edifici.
f) Doverosità dell’esercizio dei poteri di controllo, vigilanza e sanzionatori.
g) Determinazione, in maniera diversificata, delle misure sanzionatorie, anche di carattere penale, in ragione della natura degli illeciti commessi.
h) Individuazione, sulla base del principio di sussidiarietà, delle funzioni amministrative connesse al governo del territorio esercitate dallo Stato e previsione della possibilità di interventi speciali dello Stato volti a rimuovere condizioni di squilibrio territoriale, economico e sociale in determinati ambiti territoriali.
i) Individuazione di misure di premialità fiscale e finanziaria per incentivare la realizzazione di nuove costruzioni e gli interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.
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