Ok al Super Sismabonus per gli interventi locali sulle villette a schiera

La Commissione di monitoraggio Sismabonus CSLLPP fa un’inversione di marcia e conferma la validità della Super agevolazione per gli interventi di riparazione o locali realizzati sulle villette a schiera

Simona Conte 04/08/21

La Commissione di monitoraggio delle Linee guida per la classificazione del rischio sismico istituita presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici conferma la validità della Super agevolazione per gli interventi di riparazione o locali realizzati su una villetta a schiera.

Un chiarimento che arriva con il documento di risposta 4/2021 alla Commissione dall’Agenzia delle Entrate e altri organi istituzionali e rappresentativi del settore delle costruzioni.

Si tratta però di un’inversione di marcia perché sulla questione si era già espressa la Commissione di Monitoraggio CSLLPP che, sottolineando le definizioni di Unità Strutturale così come riportato nella Circolare NTC 2018 del 21 gennaio 2019, n.7, precisava l’esclusione dall’applicazione del Sismabonus o Super sismabonus in caso di villetta a schiera (ovvero singola unità immobiliare appartenente ad un edificio più ampio).

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Ricordiamo che l’unità strutturale secondo le NTC 2018 (§ 8.7.l) “… dovrà avere continuità da cielo a terra, per quanto riguarda il flusso dei carichi verticali e, di norma, sarà delimitata o da spazi aperti, o da giunti strutturali, o da edifici contigui strutturalmente ma, almeno tipologicamente, diversi.”

Pertanto il precedente responso della Commissione CSLLPP era motivato dal fatto che qualsiasi unità abitativa inserita in un complesso “a schiera” non rientra nella definizione di unità strutturale, avendo della propria struttura il telaio in c. a., in acciaio, in legno, muratura, mista o altro sistema costruttivo in condivisione con almeno un’altra unità abitativa. Ne avevamo parlato meglio in questi articoli:

>> Impianto fognario in comune: si può accedere al Super Sismabonus?

>> Tetto in comune? Si al superbonus per l’unità con accesso e impianti autonomi

Vediamo allora perché cambia il punto di vista della Commissione e quando è possibile applicare il Superbonus per le villette a schiera.

Leggi anche: Superbonus edificio plurifamiliare. Quando si può fruire della detrazione?

Super Sismabonus per interventi locali

Il documento di risposta 4/2021 della Commissione di Monitoraggio Sismabonus, oltre a chiarire la questione unità strutturale e centri storici che ha sollevato un polverone sull’applicazione della super agevolazione minata dall’assenza di un progetto unitario, è stata ribadita l’importanza degli interventi di riparazione o locali di cui al punto 8.4.1 del Dm del 17 gennaio 2018. Abbiamo approfondito meglio in questo articolo > Super Sismabonus, unità strutturale e centri storici. La parola del CSLLPP

Stiamo parlando di interventi che rientrano tra quelli disciplinati all’articolo 16-bis, comma 1, lett. i) del Tuir (Sismabonus), ovvero quelli che privilegiano lo sviluppo di meccanismi duttili o comunque consentono di migliorare la duttilità locale, così da favorire lo sviluppo della duttilità di insieme della struttura.

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Rientrano inoltre, il ripristino o rinforzo dei collegamenti esistenti tra i singoli componenti o tra parti di essi o la realizzazione di nuovi collegamenti (ad esempio tra pareti murarie, tra pareti e travi o solai, anche attraverso l’introduzione di catene/tiranti, chiodature tra elementi lignei di una copertura o di un solaio, tra componenti prefabbricati).

Non perderti: Guida Sismabonus Ecobonus aree terremotate: pubblicata una raccolta di quesiti e soluzioni

Ok Super Sismabonus villette a schiera. I lavori ammessi

Tra gli interventi agevolabili con il Super Sismabonus ci sono gli interventi di riparazione o locali realizzati su una villetta a schiera.

Gli interventi di miglioramento (punto 8.4.2 delle NTC 2018) e adeguamento (punto 8.4.3 delle NTC 2018), e, conseguentemente, le verifiche di sicurezza da effettuare, dovranno essere riferiti alla singola unità strutturale, individuata con le modalità indicate dalle NTC 2018, anche nel caso in cui le parti soggette ad interventi non riguardassero l’intera unità strutturale.

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Nel caso di interventi di demolizione e ricostruzione di porzione di aggregato che prevedano l’introduzione di distacchi con la restante parte del medesimo, oltre al rispetto delle NTC 2018 e relativa Circolare applicativa, si richiama in particolare l’attenzione a quanto riportato, in merito, al paragrafo C8.7.4.1 punto 6 di quest’ultima.

La Commissione di Monitoraggio CSLLP elenca poi a titolo esemplificativo e non esaustivo, i lavori ammessi che chiariscono il parere del 21/10/2020 e che rientrano tra gli interventi di riparazione o locali realizzati su una villetta a schiera volti a ridurre la possibilità di innesco di meccanismi locali, quali, ad esempio:

  • l’inserimento di catene e tiranti contro il ribaltamento delle pareti negli edifici in muratura,
  • il rafforzamento dei nodi trave-colonna negli edifici in c.a. contro la loro rottura prematura, prima dello sviluppo di meccanismi duttili nelle travi,
  • la cerchiatura, con qualunque tecnologia, di travi e colonne o loro porzioni, volta a migliorarne la duttilità,
  • il collegamento degli elementi di tamponatura alla struttura di c.a. contro il loro ribaltamento,
  • il rafforzamento di elementi non strutturali pesanti, come camini, parapetti, controsoffitti, etc., o dei loro vincoli e ancoraggi alla struttura principale.

Leggi anche: Super Sismabonus: gli interventi di riparazione o locali sono ammessi?

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Interventi locali su edifici esistenti

Questo manuale tecnico-pratico aiuta il progettista (architettonico, impiantista e strutturale) che si accinge a effettuare un intervento di tipo “locale” su un fabbricato esistente. Frutto dell’esperienza pluriennale degli Autori nell’ambito della progettazione sul costruito esistente, l’opera, lungi dall’essere un mero elenco di istruzioni pratiche da seguire pedissequamente, tratta il tema degli interventi locali con taglio operativo sempre tenendo in considerazione che questa tipologia di interventi deve agire sul fabbricato senza snaturarne il funzionamento originario, a garanzia della sicurezza di persone e cose. Nel manuale si individuano le opere che rientrano nella categoria “intervento locale” in accordo con le NTC 2018, meglio esplicitate dalla Circolare applicativa n. 7/2019. Sono proposte anche alcune tipologie di intervento che possono perseguire le finalità indicate dal Legislatore. L’opera tratta anche gli interventi tipologici catalogati in funzione della tipologia strutturale dell’edificio esistente (costruzioni sismo-resistenti in muratura, calcestruzzo armato o acciaio), fornendo indicazioni sulla scelta dell’intervento ottimale in base al sistema costruttivo. Completano la trattazione preziosi consigli operativi sulle accortezze da avere nella preparazione dei dettagli costruttivi. I capitoli finali affrontano la progettazione degli interventi locali con la redazione dei modelli di calcolo globale e offrono una rassegna di interventi “a prima vista” locali ma che in realtà comportano effetti peggiorativi sulla costruzione, il tutto corredato da spunti quantitativi e analitici; infine sono proposti due casi studio di interventi locali su un fabbricato in c.a. prefabbricato e su una porzione di casolare in muratura con l’applicazione delle detrazioni previste dal Sismabonus. Francesco CortesiIngegnere, libero professionista nell’ambito della progettazione e direzione dei lavori strutturali di nuovi fabbricati e di interventi sugli edifici esistenti. Attualmente si occupa di interventi di recupero su edifici danneggiati dal sisma che ha colpito il Centro Italia nel 2016. Laura LudovisiIngegnere, svolge l’attività di libero professionista, come progettista strutturale, direttore dei lavori e coordinatore per la sicurezza, interessandosi in modo particolare del consolidamento e recupero di edifici esistenti. Tra i lavori svolti si annoverano progetti di miglioramento sismico di edifici danneggiati dal sisma (Umbria 1997, L’Aquila 2009, Emilia-Romagna 2012, Centro Italia 2016). VOLUMI COLLEGATI:La progettazione strutturale su edifici esistenti, F. Cortesi, L. Ludovisi, V. Mariani, I ed. 2018Metodi pratici per il rinforzo di elementi strutturali, S. Ferretti, I ed. 2018

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Foto:iStock.com/georgeclerk

Simona Conte

Appassionata di ingegneria, architettura, scienza e tecnologie. Abilitata alla libera professione di ingegnere sez.B e di geometra, ha studiato scienze dell’ingegneria edile a Firenze. Cura i contenuti di approfondimento tecnico e le novità sulla professione.

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