Muffa e umidità in casa: il vademecum per la prevenzione

Tra le attività di prevenzione e il corredo di correttivi da approntare per combattere alla radice i fenomeni di muffa, umidità e condensa all’interno della abitazione risulta importante analizzare una composita strategia in particolare.

Al fine di prevenire i fenomeni condensativi nell’edificio, infatti, risulta necessario agire contemporaneamente su due fronti:
tenere abbastanza alta la temperatura delle superfici all’interno dell’edificio;
ridurre per quanto possibile l’umidità relativa dell’aria interna.

Leggi anche l’articolo del nostro esperto Marco Argiolas intitolato Se c’è la muffa in casa, non è umidità di risalita.

Umidità in casa e muffa: prevenzione e correttivi

È importante agire su entrambi i parametri, oppure su uno soltanto, in funzione della specifica situazione da affrontare. I calcoli termici effettuati dagli esperti in conformità alla normativa sul risparmio energetico, tengono conto che l’aria interna di un edificio residenziale, debba avere la temperatura di 20°C, con l’UR (umidità relativa) del 65% al massimo.

Per questo motivo, anche nelle liti che insorgono fra costruttore ed acquirente dell’immobile, o fra locatore e locatario, è importante riferirsi a tale parametro. Un proprietario di immobile, prima di ricorrere contro l’impresa per difetti costruttivi, dovrebbe accertarsi di gestire e condurre correttamente l’abitazione, evitando di superare il valore di UR del 65%, che si riferisce al valore di calcolo. La stessa cosa dovrà fare il locatario nei confronti del locatore.

In ogni caso il valore ottimale dell’umidità relativa in casa nel periodo invernale, è sempre del 50% alla temperatura di 20°C, sia per la salute degli occupanti, che per evitare qualsiasi tipo di proliferazione biologica dannosa (muffe). Qualora ci si trovi in climi più freddi risulta tuttavia ridurre tale valore. L’Ufficio Federale della Sanità Pubblica svizzera, indica come accettabili i valori compresi fra il 30% ed il 50%, considerando ideale il 40%.

Non bisogna infatti dimenticare che il ricambio d’aria risulta necessario per l’evacuazione dell’umidità, ma non soltanto. È infatti fondamentale per eliminare anche tutti gli inquinanti contenuti nell’aria interna, come ad esempio la formaldeide e le altre sostanze volatili dannose, l’ossido di carbonio, le polveri e tutte le altre componenti indesiderate, compresa l’anidride carbonica, che tendono ad accumularsi nell’aria domestica.

Per una visione generale in materia di attività di prevenzione contro la formazione di umidità e muffe in casa leggi l’articolo che mette in evidenza i 4 miti da sfatare in materia.

Gli effetti deumidificanti della ventilazione invernale

Per comprendere al meglio tali modalità di prevenzione nei confronti di umidità in casa e conseguente muffa sui muri, si mostra qui un esempio pratico relativo agli effetti deumidificanti della ventilazione invernale.

In un’abitazione di 100 metri quadri con altezza di 2,70 m, il volume dell’aria interna risulta di 270 metri cubi, qualora si realizzino 0,3 ricambi/ora (ovverosia 0,3 volte il volume degli ambienti ogni ora), verrebbero sostituiti 81 metri cubi all’ora. Con parametri dell’aria esterna di t = 0°C UR 100% (nebbia), ed interni di t = 20°C ed UR = 67%, i valori di umidità assoluta saranno rispettivamente di 4,65 e di 11,63 grammi di acqua sotto forma di vapore al metro cubo. Una corretta ventilazione secondo la norma UNI 10339, pari a 81 metri cubi all’ora, assicurerà l’evacuazione di

81 x (11,63 – 4,65)= 565,38 g/h,

che diventano 13.569 g/giorno. Insomma, oltre 13 litri al giorno di acqua evacuati.

In concreto, una corretta ventilazione è in grado di evitare gli accumuli di vapore nei mesi invernali, svolgendo un efficace ed economico effetto deumidificante.

Umidità, muffe e condense in casa

Questa guida in formato ebook spiega con la massima chiarezza possibile i principali fenomeni legati alla formazione dell’umidità, della condensa e delle muffe nelle abitazioni, per limitare il danno che questi possono causare alle abitazioni. L’umidità, infatti, è in assoluto la prima causa di degrado degli edifici e, secondo studi recenti, risulta responsabile dell’80% dei danni che questi subiscono nel tempo. L’ebook tratta in un formato agile, completo e rigoroso il tema dei danni provocati dalle più frequenti cause di umidità (di risalita, da condensazione, da assorbimento igroscopico, da contatto con il terreno, ecc.) e fornisce indicazioni su prevenzione ed eliminazione del problema. Un intero capitolo è dedicato ai fenomeni di condensa e le relative strategie per la prevenzione e per porre in atto correttivi efficaci. Completa l’opera la trattazione dell’impermeabilizzazione (materiali, tecniche e metodi per riparazioni e ripristino) e delle muffe in casa con un’analisi dettagliata delle cause della loro formazione, gli effetti della loro presenza e le modalità di correzione. Da ultimo, ma non meno importante, l’autore dedica una parte dell’ebook ai “miti da sfatare”, spiegando perché le convinzioni più diffuse su umidità, condense e muffe sono prive di fondamento. Marco Argiolas,Tecnico esperto in danni e difetti delle costruzioni, specializzato nell’umidità in qualsiasi manifestazione. Ha ottenuto un brevetto su un sistema di tenuta all’acqua e due in corso di istruttoria su sistemi per la correzione dell’umidità in edilizia. Svolge attività di ricerca tecnica e scientifica per lo sviluppo di nuovi prodotti innovativi nel settore dell’umidità nelle costruzioni ed è curatore del sito web www.ilmedicodellacasa.com

M. Argiolas | 2016 Maggioli Editore

12.90 €  10.97 €

Redazione Tecnica

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