Milleproroghe conferma esami di stato a distanza e prova unica orale, ma i commercialisti dicono no

La proroga delle modalità a distanza per l’esame di stato è prevista fino al 31 dicembre 2024

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Pubblicata in Gazzetta la conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2023, n. 215 recante disposizioni urgenti in materia di termini normativi.

Questo provvedimento, detto anche Milleproroghe, ampio e articolato, contiene diverse misure.

Tra queste c’è anche quella che introduce una proroga della modalità a distanza e della prova unica orale per le professioni regolamentate, introdotta nel 2020 a causa dell’emergenza COVID. Avevamo anticipato la notizia nell’articolo“Esame di stato Architetti e Ingegneri a distanza, le modalità.” Ciò significa che per le sessioni del 2024 il MUR potrà prevedere modalità semplificate rispetto a quelle ordinarie. Ma per avere maggiori dettagli occorre attendere l’ordinanza del ministero dove saranno riportate anche le date delle sessioni 2024.

Tuttavia, la proroga della modalità a distanza, o da remoto, non è stata ben accolta dai commercialisti.

Vediamo di seguito quali sono state le dichiarazioni rilasciate, in merito, dal presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (Ungdcec), Francesco Cataldi.

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Indice

Proroga modalità a distanza esami di stato per ingegneri, architetti e commercialisti

Nel perimetro delle professioni per le quali è prevista la proroga della modalità a distanza e della prova unica orale per gli esami di stato, fino al 31 dicembre 2024, rientrano: architetto, ingegnere, dottore commercialista ed esperto contabile.

La proroga non si applica alle professioni indicate all’articolo 1 della legge 8 novembre 2021, n. 163, ovvero alle lauree magistrali abilitanti all’esercizio delle professioni di odontoiatra, farmacista, veterinario e psicologo, nonché a coloro che hanno conseguito una delle lauree professionalizzanti di cui all’articolo 2 della medesima legge.

Proroga modalità a distanza esami di stato: i commercialisti dicono no

La misura non è piaciuta ai giovani commercialisti, che hanno espresso il loro dissenso nei confronti degli esami online.
Il presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (Ungdcec), Francesco Cataldi, ha dichiarato che il governo dovrebbe rivedere questa previsione, sottolineando che l’emergenza pandemica è cessata e non giustifica più la proroga della modalità “da remoto” fino al 31 dicembre 2024.

Nel comunicato stampa, pubblicato sul sito dell’ Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, si legge: “l’esame di abilitazione professionale, nella forma ordinaria di tre prove scritte e una orale, rappresenta garanzia di conseguimento delle competenze acquisite nel corso del percorso universitario e del tirocinio professionale oltre ad essere, senza dubbio, una forma di valutazione maggiormente completa, rispetto ad un solo esame orale, il cui esito è chiaramente influenzato da una maggiore casualità determinata dall’estrazione delle domande, riportando quindi un minor grado di oggettività”.

Cataldi ha poi sottolineato la necessità di una revisione generale del percorso abilitativo, suggerendo che diciotto mesi di tirocinio potrebbero non garantire adeguata esperienza pratica.

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