Il Conservatorio di San Pier Martire, come introdotto nel primo articolo, è un complesso di oltre 2000 mq situato nel quartiere di san Frediano nel centro storico di Firenze. Il gruppo di edifici comprende, oltre la sede stessa dell’Ente Conservatorio, le scuole e gli spazi conventuali. Dal punto di vista funzionale è ospitato un asilo nido, una scuola dell’infanzia e una scuola primaria.
Oltre alla realtà scolastica sono presenti gli spazi conventuali delle Suore Domenicane: dormitorio, cucina, refettorio e cappella per il culto. Si accede al Conservatorio da due punti: da Piazza San Felice e con una porta di servizio da via Romana.
L’edificato è stato costruito a partire dal 1100 come locali di servizio alla comunità dei frati Benedettini. A metà del 1500 passa sotto il controllo delle suore Dominicane, che vi stabiliscono. A partire da fine ‘800 viene istituito l’asilo infantile e poi la scuola primaria.
A partire dai primi anni del ‘900, suppongo che sia stato dotato di fornitura dell’energia elettrica, al fine, soprattutto, di fornire l’illuminazione notturna.
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Indice
Premessa
Sebbene le funzioni ospitate (scuole e convento) necessitato di potenze più importanti che esulano dai parametri tipici di un’abitazione (che tipicamente ha un contratto da 3kW) come tale è il conservatorio sempre stato trattato. Complice di questa visione semplicistica due fattori:
- le suore abitando li a livello conventuale, hanno sempre considerato il Conservatorio la loro casa (correttamente) e se una casa perché non trattare l’impianto elettrico come in tutte le altre case?
- I locali conventuali sebbene possono essere grandi ed ospitare molte persone come un albergo, grazie agli accordi presi tra stato e chiesa, risalenti indietro fino ai patti lateranensi, tali istituzioni continuano a godere di un’autonomia che gli permette di non aver specifici obblighi o specifiche leggi da rispettare sull’antincendio e sulla sicurezza.
Le attività presenti (ai sensi antincendio e VVF)
Hanno controbilanciato questa condotta, garantendo dei livelli minimi di sicurezza elettrica, le altre due attività: la scuola e centrale termica.
Queste due funzioni sono a tutti gli effetti due attività soggette ai controlli dei Vigili del Fuoco ai sensi del DM 151/2015 (scuola attività 67, centrale termica attività 74). Nella strategia antincendio, ai sensi delle norme generali dette dall’attuale Codice Anticendio (R.T.O. ai sensi DM 3 agosto 2015 e s.m.i.) al punto 10 delle Strategie Antincendio si stabilisce che gli impianti tecnologici negli edifici, al fine di evitare gli incidenti devono essere progettati e manutenuti a regola d’arte.
In particolare nella premessa, il primo impianto che viene prescritto di prendere in considerazione, è proprio quello per il trasporto, la distribuzione e l’utilizzazione dell’energia elettrica.
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L’incarico
L’Ente Conservatorio sensibilizzato sull’argomento, nel 2021 decide avviare una messa a norma globale dell’impianto elettrico al fine di garantire tutti i requisiti di sicurezza di cui necessita. Decide inoltre anche di avviare una ristrutturazione dell’impianto anche al fine di dividere le linee di fornitura dell’elettricità, allo scopo di procedere più facilmente alla ripartizione dei consumi tra scuola e convento. Divisione delle spese non più procrastinabile visto il subentro nel 2020 della fondazione Don Renato Fissi nella gestione delle attività scolastiche.
Tale volontà si concretizza in incarico professionale al sottoscritto (Architetto Enea Pacini, di Casa Senza Gas Toscana, ndr), per effettuare un progetto di ristrutturazione dell’impianto, ai fini di metterlo in sicurezza, di dotarlo degli apparecchi minimi necessari a effettuare il monitoraggio dei consumi.
Altresì mi viene dato incarico di effettuare una valutazione illuminotecnica sul sistema d’illuminazione delle aule e sviluppare un progetto per la sostituzione dell’attuale sistema d’illuminazione al neon in altro più efficiente con apparecchi LED.

Lo stato dei luoghi iniziale
Dal punto di vista documentale era stato depositato solo il progetto dell’impianto elettrico della centrale termica. Progetto ormai obsoleto visto che il quadro era stato più volte modificato.
Effettuato i primi sopralluoghi, ho scoperto essere presenti all’interno del Conservatorio 24 quadri elettrici. I problemi erano molteplici. Da una parte si avvertiva la mancanza di organicità. Dall’altra a mano mano che facevo i rilievi mi iniziavo a rendere conto che diversi interruttori magnetotermici era ormai obsoleti e ho constato con il multimetro che diversi differenziali non erano più in grado di sganciare la corrente in caso di contatti (diretti o indiretti).


Le sezioni dei conduttori in vari casi non erano correlate alla corrente nominate dell’interruttore (secondo la nota relazione Ib<In<Iz). Da un sopralluogo più capillare effettuato ai fini delle verifiche di messa a terra sono state segnalate diverse irregolarità nei circuiti terminali. Tutti i quadri sono stati verificati dal punto di vista della messa a terra (ricollegando quelli staccati e controllando che le sezioni fossero adeguate).

L’intervento
Il complesso è grande e l’ente Conservatorio dispone, ogni anno, di risorse limitate per procedere. Il progetto d’intervento proposto è stato portato avanti con la logica di suddividere la messa a norma in vari lotti, in modo da ripartire le spese in più anni, dando la priorità alle situazioni da sanare considerate più pericolose.
Il computo delle lavorazioni è stato suddiviso seguendo la stessa logica:
- Lotto 1 – Messa a norma dorsale generale e impianto scuole
- Lotto 2 – Messa a norma impianto elettrico spazi conventuali
- Lotto 3 – Adeguamento illuminazione ai parametri di legge
Sinteticamente è stato ristrutturato il quadro elettrico generale razionalizzandolo con la suddivisione chiara tra scuole e spazi conventuali. In questo centralino sono stati messi anche degli apparecchi per analizzare la rete e i consumi. È stato realizzato a valle un quadro generale scuole che permetta la disattivazione della fornitura dell’energia elettrica in caso di emergenza. I quadri principali sono stati segregati con chiave.
In tutti i centralini sono stato sostituiti magnetotermici e differenziali non funzionanti. Avendo cura di correlare in maniera corretta corrente nominale degli interruttori con le porte dei conduttori. Il potere d’interruzione (Icu, Icn) è stato correttamente correlato alla distanza dal punto di consegna valutando la riduzione della corrente di cortocircuito in relazione alla lunghezza delle linee. A breve verranno sistemate le situazioni più pericolose legate alla mancanza di messa a terra nei circuiti terminali. Fatto ciò conto di chiudere i lavori e far procedere al rilascio delle Dichiarazioni di Conformità (DI.CO. ai sensi DM37/08) da parte delle ditte installatrici.
È in programma per la prossima pausa estiva l’adeguamento dell’illuminazione scolastica.

Per ulteriori informazioni
CSGT – Casa Senza Gas Toscana
Studio Manen
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Efficienza energetica degli impianti tecnologici
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