Il grande progetto della tutela degli edifici scolastici si fregia di un altro fondamentale tassello: l’edilizia scolastica entra in questi giorni a far parte del novero delle materie che possono rientrare tra i settori beneficiari dell’8 per mille Irpef di gestione statale.
Lo stabilisce il regolamento approvato in modalità preliminare ieri dal Consiglio dei Ministri, il quale dopo la transizione in Parlamento ritornerà sotto le colonne di Palazzo Chigi per l’ok definitivo che spalancherà le porte all’operatività del provvedimento.
Pertanto la tematica “Ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica” si andrà ad affiancare alle altre voci già contenute nell’elencazione presente: ovverosia contrasto della “fame nel mondo”, assistenza ai rifugiati, calamità naturali e conservazione beni culturali.
D’ora in avanti quindi, coloro che dovessero scegliere in dichiarazione dei redditi di destinare l’8 per mille Irpef allo Stato, contribuiranno anche alla tutela, messa in sicurezza ed adeguamento antisismico degli edifici scolastici, le strutture in cui i nostri figli trascorrono una parte rilevante delle loro giornate.
Il tema dell’edilizia scolastica si compone pertanto di un’ulteriore tessera (di discreto rilievo tra l’altro) dopo l’avvio del Piano governativo per la tutela, messa in sicurezza e manutenzione del decoro per il ripristino del decoro e della funzionalità delle scuole italiane. Un passo in avanti importante in un settore che è fondamentale tutelare con attenzione e risorse.
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