Lastre metalliche coibentate, Tek28 l’evoluzione del sistema Alubel

Tek28 è un’evoluzione del sistema Alubel 28 ed è una lastra coibentata tramite una particolare lavorazione: la parte interna è rivestita con uno strato monolitico di poliuretano espanso ad alta densità pari a 60 kg al m³ e con uno spessore continuo di 10 mm. Lo strato poliuretanico è perfettamente aderente al metallo, mentre la greca e l’area destinate alla sovrapposizione dell’elemento contiguo e della lastra sottostante sono libere dal rivestimento di poliuretano, in modo che questo rimanga continuo nelle giunzioni all’intradosso e senza problemi di tenuta all’acqua della copertura, lungo i fianchi della lastra e sulla connessione di testa.

Con l’impiego di Tek28, il comfort nei locali interni beneficia della struttura elastica a celle del poliuretano, materiale con un ottimo grado di fonoassorbimento e in grado di ridurre fortemente i rumori aerei. L’effetto di smorzamento si riscontra soprattutto nei confronti del rumore da impatto diretto provocato dalla pioggia o dalla grandine. La struttura composita con strati indissolubili, connotati da caratteristiche fisiche differenti e con diverso spessore, come il metallo accoppiato al poliuretano, limita il passaggio delle vibrazioni provocate dai rumori e dagli impatti e le trasforma in un infinitesimale aumento di calore che viene dissipato dal sistema.

Le qualità di Tek28 derivano anche dall’inerzia termica del poliuretano espanso, che riduce la possibilità all’intradosso della lastra di diventare una superficie fredda in tutti i mesi dell’anno e durante le ore notturne. Questa caratteristica diminuisce notevolmente eventuali problemi di condensa: la superficie calda che si crea grazie alla presenza del poliuretano all’interno della copertura limita la possibilità all’umidità di condensarsi in gocce.

I punti di forza del profilo Tek28 sono:
– la riduzione del rumore derivante dall’impatto diretto di pioggia e grandine, con incremento del comfort acustico interno;
– la riduzione dell’effetto condensa grazie alla circolazione di un flusso d’aria;
– l’ottima pedonabilità in caso di manutenzione;
– la riduzione dei danni da grandine;
– l’eliminazione dei ponti termici, grazie all’isolamento dell’intradosso della lamiera e dei fenomeni di corrosione galvanica dovuti al contatto fra metalli diversi grazie alla separazione con lo strato di poliuretano;
– l’effetto “tetto caldo-ventilato”, con la costante circolazione dell’aria a disperdere il calore trasmesso dal manto di copertura che preserva gli strati sottostanti dal surriscaldamento.

Redazione Tecnica

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