La proposta è stata sostenuta da AIEL – Associazione Italiana Energie Agroforestali – l’associazione delle imprese della filiera legno-energia che da 20 anni si occupa di promuovere la corretta e sostenibile valorizzazione energetica delle biomasse agroforestali, in particolare i biocombustibili legnosi.
L’obiettivo è quello di andare incontro alle famiglie italiane che utilizzano il pellet come fonte di riscaldamento domestico e che stanno riscontrando difficoltà a causa dell’aumento dei costi.
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Consumi di pellet raddoppiati in 11 anni
Nel report AIEL 2022, si legge che i consumi delle stufe a pellet stanno sempre più acquisendo importanza, sono più che raddoppiati in 11 anni e la tecnologia è passata da un peso del 6% sui consumi nel 2010 ad un peso del 19% nel 2021.
Nel 2021 i consumi di biomassa hanno registrato una leggera crescita rispetto al 2020, con un anno che complessivamente è stato più freddo. Rispetto al 2020 il pellet ha registrato il maggiore incremento, +7% (0,2 Mt) mentre la legna da ardere ha registrato un incremento del 5% (0.5 Mt), e il cippato è cresciuto del +3% (0,04 Mt). Va precisato che i consumi rilevati nel report AIEL 2022, fanno riferimento all’anno solare e non alla stagione termica, pertanto i consumi del 2021 si riferiscono sia alla seconda parte della stagione termica 2020/2021 sia all’inizio della stagione termica 2021/2022.
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Una fonte di energia rinnovabile scelta da oltre due milioni di famiglie italiane
Annalisa Paniz, direttrice generale di AIEL, ha dichiarato: «È un’enorme soddisfazione veder accolta, all’interno del pacchetto di proposte emendative presentato dal Governo alla Legge di Bilancio nella serata di ieri, la proposta sostenuta e auspicata da AIEL, volta a ridurre l’IVA sul pellet dal 22% al 10%. Un risultato reso possibile grazie alla volontà politica e alle interlocuzioni di questi mesi con il Parlamento e con il Ministero dell’Economia e delle Finanze da parte dell’Associazione, che ha portato all’attenzione delle forze politiche di maggioranza una misura fondamentale per contrastare il caro energia e favorire lo sviluppo di una fonte di energia rinnovabile scelta da oltre due milioni di famiglie italiane per la sua economicità e sostenibilità rispetto alle altre fonti fossili»
La direttrice ha poi aggiunto: «Un plauso, quindi, al Governo con l’augurio che possa procedere sulla strada della promozione di politiche nazionali che rispondano alla crisi energetica in atto, soprattutto nell’ottica di proteggere e salvaguardare tutte le famiglie italiane che sono realmente a rischio di povertà energetica».
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Foto:iStock.com/tchara
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