IVA agevolata rimozione barriere architettoniche: il chiarimento delle Entrate sui musei comunali

Realizzazione di percorsi tattili, traduzioni in lingua dei segni (LIS) e adozione di tecnologie digitali per l’orientamento. Il Comune chiede alle Entrate se a tali interventi, destinati ad un museo comunale, possa applicarsi l’aliquota IVA ridotta nella misura del 4%

Allegati

Il Comune Alfa ha presentato un interpello all’Agenzia delle Entrate per ottenere chiarimenti in merito all’applicazione dell’aliquota IVA agevolata del 4% sugli interventi finalizzati alla rimozione delle barriere architettoniche in un museo cittadino.

A tal proposito, il Comune ha ottenuto un finanziamento per potenziare l’accessibilità del proprio museo a valere sull’Avviso pubblico per proposte progettuali di intervento per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali per musei e luoghi di cultura pubblici non appartenenti al Ministero della Cultura. L’iniziativa si inserisce nel quadro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), in particolare nella Missione 1 – Componente 3 “Cultura 4.0”, Investimento I.2.

Tra le azioni programmate figurano: la realizzazione di percorsi tattili, traduzioni in lingua dei segni (LIS), l’adozione di tecnologie digitali per l’orientamento e la creazione di una web app accessibile.

In vista di tale progetto, il Comune chiede alle Entrate se agli interventi descritti e previsti possa applicarsi l’aliquota IVA ridotta nella misura del 4%.

Analizziamo di seguito la risposta delle Entrate all’interpello n. 267/2024 (scaricabile a fine articolo).

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Indice

La definizione di barriere architettoniche

Secondo la normativa vigente, l’aliquota IVA ridotta del 4%, ai sensi del numero 41-ter della Tabella A, parte seconda, allegata al DPR n. 633/1972 (Decreto IVA), si applica alle prestazioni di servizi derivanti da contratti di appalto aventi a oggetto la realizzazione delle opere direttamente finalizzate al superamento o alla eliminazione delle barriere architettoniche.

La definizione di barriere architettoniche, contenuta nel DPR n. 503/1996 e nel DM n. 236/1989, comprende:

  • ostacoli fisici che impediscono la mobilità di persone con ridotta capacità motoria;
  • ostacoli che limitano l’utilizzo sicuro degli spazi;
  • mancanza di accorgimenti per l’orientamento di persone con disabilità visive o uditive.

L’Agenzia delle Entrate ha sottolineato che gli interventi previsti dal Comune Alfa rientrano nelle Linee Guida del Ministero della Cultura del 2008, che estendono il concetto di accessibilità culturale a un pubblico più ampio, comprendendo non solo persone con disabilità motorie permanenti, ma anche anziani, donne in gravidanza e bambini.

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Quale aliquota IVA applicare?

La risposta delle Entrate conferma che, ai fini fiscali, l’aliquota IVA agevolata del 4% può essere applicata agli interventi descritti, a condizione che:

  • gli interventi siano realizzati secondo le prescrizioni delle Linee Guida 2008 per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi culturali, che a sua volta richiama i criteri tecnici di cui al D.M. n. 236 del 1989;
  • venga dimostrata la loro finalità di adeguamento del museo alle esigenze di accessibilità.

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Redazione Tecnica

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