Incendio Valencia: il poliuretano non è tra gli indiziati

Il poliuretano espanso rigido non era presente nell’edificio di Valencia che ha subito il tragico incendio. ANPE spiega perché il materiale non va condannato sul piano antincendio e precisa che non è vietato da alcun paese

Con l’incendio che ha colpito l’edificio di 14 piani a Valencia, nel complesso Campanar, si è tornato a parlare di materiali isolanti e sicurezza antincendio.

La vicepresidente dell’Ordine degli Ingegneri tecnici industriali di Valencia, Esther Pchades, che effettuò una perizia sul grattacielo, ha attribuito la voracità delle fiamme al rivestimento di uno strato di poliuretano fra gli elementi alluminio che ricoprivano la facciata. Tuttavia l’associazione spagnola IPUR è intervenuta a tal proposito smentendo la presenza negli edifici coinvolti di poliuretano espanso rigido né con funzione di isolante termico né come componente dei pannelli compositi in alluminio utilizzati come rivestimento con funzione anti pioggia.

L’associazione ANPE – Associazione Nazionale Poliuretano Espanso rigido ha poi sottolineato che la citazione del poliuretano in relazione all’evento, risultata priva di riscontri ed ha purtroppo contribuito a danneggiare l’immagine di un materiale di ampio e diversificato utilizzo in moltissimi settori.

ANPE precisa, con la doverosa premessa che le cause e le eventuali responsabilità dell’incendio saranno stabilite al termine delle indagini condotte dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e dalla Polizia Scientifica, che le molte immagini disponibili in rete delle pareti degli edifici, sia in fase costruttiva e sia ad avvenuta estinzione dell’incendio, oltre alle dichiarazioni dei progettisti e dei gestori dell’immobile, sembrano evidenziare che lo strato isolante utilizzato sia composto da materiale fibroso.

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Antincendio: non solo singoli materiali ma l’intero sistema costruttivo

Per ANPE, in quanto prima e approssimativa considerazione, è necessario valutare non solo il comportamento al fuoco dei singoli materiali utilizzati per le costruzioni ma quello dell’intero sistema costruttivo in cui sono inseriti.

In molti paesi europei sono già in vigore prove di interi sistemi di facciata ed esperti europei stanno lavorando da tempo per la definizione di un test armonizzato. L’associazione sostiene la definizione di un test, anche in Italia, che consideri le peculiarità dei nostri sistemi costruttivi e permetta di valutarne il comportamento nelle reali condizioni di esercizio. ANPE e l’associazione europea PU Europe hanno già effettuato test di sistemi completi che possono essere visionati al link.
 
L’associazione precisa inoltre che, diversamente da quanto riportato da alcuni mezzi, l’utilizzo del poliuretano espanso, materiale con eccellenti proprietà isolanti, meccaniche e di provata durabilità, non è vietato da alcun paese: le diverse normative in vigore fissano invece specifici requisiti di reazione al fuoco dei materiali in funzione delle caratteristiche e/o delle destinazioni d’uso degli edifici.

Gli isolanti termici in poliuretano espanso rigido possono raggiungere la classe europea B,s1-d0 che è la migliore prevista per qualsiasi materiale di natura organica.

Di cosa si occupa ANPE?

ANPE – Associazione Nazionale Poliuretano Espanso rigido, associazione senza scopo di lucro, è attiva da oltre 35 anni e raggruppa produttori di materie prime e trasformatori che hanno, come comune denominatore, l’utilizzo di poliuretano espanso rigido in prodotti o manufatti destinati all’isolamento termico. Dell’associazione fanno parte i maggiori produttori nazionali di pannelli isolanti con rivestimenti flessibili, di lastre di schiuma rigida ricavate da blocco ed aziende specializzate nell’ applicazione in situ.

Redazione Tecnica

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