Guida Sismabonus Ecobonus aree terremotate: pubblicata una raccolta di quesiti e soluzioni

Una guida nata per fornire maggiori chiarimenti dopo le difficoltà interpretative e applicative, emerse fra gli operatori del settore, legate alle successive integrazioni dell’articolo 119 con il Dl Semplificazioni 77/2021

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La guida per gli incentivi fiscali Sismabonus ed Ecobonus nei territori colpiti da eventi sismici raccoglie una serie di quesiti e soluzioni con l’obiettivo di mettere a disposizione delle strutture impegnate nei processi di ricostruzione e degli operatori del settore chiarimenti utili alla risoluzione delle problematiche, di natura interpretativa e applicativa, circa la fruizione dei contributi e delle agevolazioni fiscali introdotte con l’articolo 119 del decreto Rilancio (decreto legge n. 34/2020).

L’esigenza di maggiori chiarimenti, emersa fra gli operatori del settore, è legata alle novità che hanno interessato il Sismabonus e l’Ecobonus e alle successive integrazioni che ha subito l’articolo 119 con il Dl 77/2021. Qui abbiamo parlato dell’ultima versione del famigerato articolo scaricabile in pdf >> Superbonus CILA e sanatoria abusi edilizi. Chiarimenti e novità operative Semplificazioni

Il Dl Rilancio è stato interessato da successive integrazioni, come l’incremento del 50% dell’importo massimo della spesa ammissibile al beneficio e l’estensione dell’ambito di applicazione delle agevolazioni Sismabonus ed Ecobonus, nei termini della citata maggiorazione del 50%, a beneficio di tutti i territori colpiti da eventi sismici dopo il 2008.

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Per rispondere alla necessità di chiarimento, il Dipartimento “Casa Italia” della Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Agenzia delle Entrate hanno predisposto una guida con il supporto del Ministero della transizione ecologica –MITE, il Consiglio superiore dei lavori pubblici e l’ENEA.

>> 5 anni sisma centro Italia. Criticità e idee per migliorare la sicurezza dell’edilizia civile

Nella guida vengono presentati sotto forma di quesiti, le problematiche e i chiarimenti esplicativi, circa la disciplina fiscale di cui ai commi 1-ter, 4-ter, 4-quater dell’articolo 119 e chiarite le nozioni di eccedenza e alternatività, relative alla fruizione delle agevolazioni fiscali e dei contributi per la ricostruzione.

Ci sono anche chiarimenti su:

  • aggregati edilizi composti da distinte unità immobiliari, nei centri storici,
  • immobile affetto da difformità edilizie,
  • modalità di sviluppo delle attività progettuali e tecniche strumentali all’esecuzione degli interventi,
  • quando rinunciare al contributo per la ricostruzione, preferendo le agevolazioni fiscali nella misura maggiorata del 50% dei limiti di spesa, ai sensi del comma 4-ter.

Vediamo nel dettaglio alcune domande con relativo chiarimento.

Leggi anche: Novità Superbonus 110: le modifiche introdotte dal decreto semplificazioni

Guida Sismabonus Ecobonus aree terremotate – Indagini specilistiche

Le eventuali indagini specialistiche, geologiche o sui materiali, che eccedono il contributo per la ricostruzione, previsto dalla specifica disciplina normativa per le attività tecniche poste in essere per la ricostruzione, possono usufruire delle agevolazioni fiscali?

Come chiarito dalla circolare n. 24/E del 2020 dell’Agenzia delle entrate, le agevolazioni fiscali spettano al contribuente qualora questi sostenga spese correlate agli interventi che beneficiano del Superbonus, a condizione, tuttavia, che l’intervento a cui si riferiscono sia effettivamente realizzato.

Fra queste, sono comprese le spese sostenute per la progettazione e le altre spese professionali connesse, comunque richieste dal tipo di lavori, quali l’effettuazione di perizie e sopralluoghi, le spese preliminari di progettazione e ispezione e prospezione, fermo restando che le predette spese eccedano il contributo per le attività tecniche.

Diagnostica delle strutture esistenti

Il volume, concepito per essere utilizzato nella pratica quotidiana, sia dello studio professionale che della P.A. che si occupa di appalti e lavori pubblici, fornisce una guida di rapida e concreta consultazione dedicata alla diagnostica strutturale, per la corretta pianificazione degli interventi di controllo in situ e per l’efficace interpretazione dei risultati che ne conseguono.Il capitolo introduttivo propone una panoramica chiara e mirata degli aspetti generali che governano l’ambito dell’ingegneria diagnostica classificandone le competenze ed i riferimenti normativi, descrivendo nel dettaglio come progettare correttamente una campagna diagnostica alla luce delle norme vigenti, con particolare riferimento al cap. 8 delle NTC 2018 ed alla Circolare esplicativa n. 7 del 2019 e come scegliere di volta in volta le indagini più adatte allo scopo ed al risultato richiesti, anche attraverso comparazioni incrociate di costo, efficacia ed invasività.I capitoli successivi si occupano delle indagini su strutture in cemento armato, in muratura, in legno e di verifiche diverse su organismi strutturali singoli e composti, il testo affronta con un approccio diretto e pratico l’insieme delle più diffuse ed innovative tecniche diagnostiche, dedicando a ciascuna di esse un paragrafo specifico suddiviso, per chiarezza e semplicità di consultazione, in ambiti distinti ma correlati che descrivono ed approfondiscono: le normative di riferimento del metodo e la loro interpretazione, le basi teoriche e sperimentali su cui il metodo si basa, complete di approfondimenti critici e riferimenti bibliografici, gli scopi specifici e le metodologie esecutive corrette per l’efficace esecuzione secondo norma dell’indagine, la raccolta, l’elaborazione e l’interpretazione efficace dei risultati della campagna conoscitiva, i vantaggi e le incertezze intrinseci in ciascun metodo; il tutto corredato da esempi pratici corredati di calcoli e report esplicativi di prova.Alessandro BattistiIngegnere, si occupa da vent’anni di diagnostica sul patrimonio strutturale e infrastrutturale esistente in qualità di titolare dell’azienda CO.M.Sigma srl, che opera su tutto il territorio nazionale. Membro commissione controlli in cantiere di ISI (Ingegneria Sismica Italiana), consigliere nazionale CODIS (Ass. controllo, diagnostica e sicurezza strutture, infrastrutture e beni culturali), membro esperto commissione tecnica “Prove non distruttive” di UNI, relatore in convegni nazionali e internazionali di settore.

Alessandro Battisti | 2019 Maggioli Editore

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Guida Sismabonus Ecobonus aree terremotate – Aggregati edilizi

In caso di rinuncia al contributo per la ricostruzione da parte di una o più unità strutturali, occorre la presentazione di un nuovo progetto alle strutture impegnate nei processi di ricostruzione?

Qualora ricorrano le condizioni per la rinuncia al contributo per la ricostruzione da parte di uno o più dei proprietari degli immobili costituenti l’aggregato edilizio, ovvero sia tecnicamente possibile risolvere la continuità strutturale fra le singole unità immobiliari appartenenti alle cosiddette “Unità Minime di Intervento”, è necessario che il tecnico incaricato della progettazione dell’intervento presenti nuovamente la documentazione progettuale alle strutture impegnate nei processi di ricostruzione, in quanto occorre adeguare le previsioni progettuali originariamente ipotizzate alla diversa configurazione dell’intervento, alla luce della indipendenza strutturale conseguita, tenendo comunque conto delle eventuali correlazioni presenti fra l’area di progetto e il contesto nel quale esso si inserisce.

>> Super Sismabonus, unità strutturale e centri storici. La parola del CSLLPP

Qualora la rinuncia al contributo per la ricostruzione sia espressa dalla totalità dei proprietari delle unità immobiliari dapprima riuniti in consorzio, non occorre presentare integrazione della documentazione progettuale inizialmente depositata, in quanto le condizioni progettuali non sono mutate, se non con esclusivo riferimento alle fonti di finanziamento dell’intervento stesso, per il tramite dei benefici fiscali e non del contributo per la ricostruzione.

>> Super Sismabonus centro storico. No per unità autonome, sì per progetti unitari

Pertanto, alla presentazione della dichiarazione del proprietario dell’immobile di rinuncia al contributo per la ricostruzione, resa ai sensi dell’articolo 47 del Dpr n. 445/2000 secondo le modalità stabilite da ciascuna delle strutture impegnate nei processi di ricostruzione, si allega la documentazione progettuale adeguata soltanto nell’ipotesi in cui il progetto inizialmente presentato abbia subìto modifiche sostanziali dal punto di vista tecnico.

Non perderti: Aggregati nei centri storici: Super Sismabonus sì o no?

Guida Sismabonus Ecobonus aree terremotate – CILA e conformità urbanistica

Si può beneficiare delle agevolazioni fiscali su un immobile che presenta difformità edilizie consistenti in aumenti volumetrici, quali ampliamenti o sopraelevazioni, non ancora oggetto di sanatoria?

In materia di conformità urbanistica ed edilizia si osserva che i processi di ricostruzione degli immobili ubicati nei Comuni interessati da un evento sismico, sono disciplinati dalle specifiche disposizioni normative valide per ciascuna di queste aree: tale disciplina normativa ha natura speciale, ovvero derogatoria, rispetto alla disciplina generale di settore. Pertanto, ai fini della verifica della conformità urbanistica degli interventi di rimessa in pristino degli edifici danneggiati dal sisma, compresi i casi di demolizione e ricostruzione, si applica la disciplina speciale ivi prevista, in deroga alle norme del Testo unico dell’edilizia (Dpr n. 380/2001).

>> Doppia conformità, il presupposto necessario per la sanatoria edilizia

Alla luce dell’emanazione del decreto legge n. 77/2021, recante la modifica del comma 13-ter dell’articolo 119 del decreto legge n. 34/2020, è venuto meno l’onere di accertare la conformità urbanistico-edilizia dell’immobile, prevedendosi una limitazione delle fattispecie al cui ricorrere si determina la decadenza del beneficio fiscale, circoscrivendo l’applicazione dell’articolo 49, comma 1, del Dpr n. 380/2001 ai soli casi riportati al penultimo periodo del comma 13-ter.

>> Verifiche di conformità per la commercializzazione degli immobili: come fare una due diligence?

Con la presentazione della CILA, titolo abilitativo richiesto ai fini dell’esecuzione dei lavori rientranti nella disciplina del Superbonus, il tecnico è tenuto a rappresentare fedelmente lo stato dei luoghi; qualora siano evidenziate delle difformità rispetto all’ultimo titolo edilizio, nell’ambito dell’esercizio delle funzioni di vigilanza e repressione contro gli abusi, nonché del potere sanzionatorio previsti dall’ordinamento, l’Ente locale potrà porre in essere i provvedimenti ivi previsti, quali la sospensione dei lavori, gli ordini di restituzione in pristino o l’irrogazione di sanzioni pecuniarie, facendo tuttavia salva la fruizione delle agevolazioni fiscali, in quanto la presentazione della CILA è comunque conforme all’elenco di casi sopra anticipato.

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Consigliamo:

Guida tecnica per il super sismabonus e il super ecobonus 110% – Libro

Questa guida si configura come un vero e proprio prontuario di riferimento per i tecnici, chiamati a studiare e ad applicare, per la propria committenza, gli interventi di miglioramento strutturale antisismico e di efficientamento energetico degli edifici nell’ambito delle agevolazioni fiscali del 110% (i c.d. Super Sismabonus e Super Ecobonus introdotti con il decreto Rilancio). L’opera è divisa in due parti. La prima parte, a cura di Andrea Barocci, riporta tutte e tre le possibilità di detrazione legate agli interventi strutturali: il bonus ristrutturazione, il sismabonus, il superbonus. Per ciascuno di essi si offre la disamina della nascita e delle possibilità di applicazione, al fine di comprenderne lo scopo e le condizioni al contorno, compreso il tema delicato delle asseverazioni. In parallelo alla possibilità fiscale, si affronta l’allineamento con le Norme Tecniche delle Costruzioni in quanto, al di là delle detrazioni, ogni intervento dovrà essere inquadrato all’interno di un procedimento edilizio ai sensi del d.P.R. 380/2001. La seconda parte, a cura di Sergio Pesaresi, tratta il tema del Super Ecobonus, suddividendo il percorso progettuale, per la parte finalizzata alla detrazione, in due fasi operative: lo studio di fattibilità e il progetto preliminare. Con lo studio di fattibilità il progettista potrà verificare preliminarmente, passo per passo, se l’edificio e i committenti possiedono i requisiti richiesti dall’art. 119 del decreto Rilancio per l’accesso alla detrazione. Nella seconda fase operativa il progettista comincerà a redigere il progetto preliminare che, combinando in modo oculato i mezzi messi a disposizione dal decreto Rilancio, dovrà soddisfare i requisiti tecnici previsti.   Andrea BarocciIngegnere, Fondatore di IDS-Ingegneria Delle Strutture, si occupa di strutture e rischio sismico sia in ambito professionale che come componente di Organi Tecnici, Comitati, Associazioni. Autore di pubblicazioni in materia e docente in numerosi corsi e seminari.Sergio PesaresiIngegnere civile, Progettista specializzato in costruzioni ecosostenibili e di bio-architettura. Consulente e Docente dell’Agenzia CasaClima di Bolzano. Progettista di case passive certificato dal Passvhaus Institut di Darmstadt (D) e accreditato presso il PHI-Ita di Bolzano. Supervisor della Fondazione ClimAbita e SouthZeb designer. Tecnico base di ARCA e Tecnico ufficiale Biosafe. Studioso delle tematiche del Paesaggio e della Mobilità Sostenibile. Docente in corsi di aggiornamento professionale e consulente di Fisica Edile.

Andrea Barocci, Sergio Pesaresi (a cura di) | 2020

20.00 €  16.00 €

La progettazione strutturale su edifici esistenti

Il presente volume è un manuale pratico che tratta degli interventi strutturali locali, di miglioramento e di adeguamento sismico sugli edifici esistenti secondo le Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni 2018 (c.d. NTC18) e aggiornato alla circolare applicativa n. 7/2019. Questa seconda edizione nasce proprio come conseguenza naturale alla pubblicazione di questo importante documento.La metodologia proposta nasce dalla pratica e dalla ricerca dei tre Autori, che vantano un’esperienza decennale nell’ambito della progettazione strutturale sul patrimonio edilizio esistente.L’obiettivo è quello di fornire al lettore indicazioni e chiarimenti utili per procedere con un approccio più consapevole nei confronti delle costruzioni esistenti.Questa seconda edizione illustra le novità introdotte dalla circolare, analizzando criticamente le prescrizioni e indicazioni operative in riferimento al cap. 8 “Costruzioni esistenti”. La novità sostanziale del presente manuale è l’inserimento di un capitolo aggiuntivo, che, ripercorrendo i contenuti del § 8.7 (NTC 2018) e del § C8.7 (circolare 2019), sviluppa e approfondisce il tema dell’analisi numerica e della progettazione degli interventi. Partendo dall’analisi dei danni alle strutture, provocati perlopiù da terremoti, si individuano quali sono gli elementi di inerente vulnerabilità e gli errori di progettazione e di esecuzione che caratterizzano il costruito storico italiano. Oltre all’analisi dei possibili danni provocati sugli edifici dai terremoti, supportata da un adeguato corredo fotografico commentato, il manuale offre in dettaglio le differenti classi di intervento: interventi locali, di miglioramento e di adeguamento sismico, ognuno corredato da esempi concreti e da progetti esemplificativi.Completa l’opera una sezione di dettagli in grande formato, esaminati nel capitolo 8, disponibili online in formato .jpg.Francesco CortesiIngegnere, libero professionista nell’ambito della progettazione e direzione dei lavori strutturali di nuovi fabbricati e di interventi sugli edifici esistenti. Attualmente si occupa di interventi di recupero su edifici danneggiati dal sisma che ha colpito il Centro Italia nel 2016.Laura LudovisiIngegnere, svolge l’attività di libero professionista, come progettista strutturale, direttore dei lavori e coordinatore per la sicurezza, interessandosi in modo particolare del consolidamento e recupero di edifici esistenti. Tra i lavori svolti si annoverano progetti di miglioramento sismico di edifici danneggiati dal sisma (Umbria 1997, L’Aquila 2009, Emilia-Romagna 2012, Centro Italia 2016).Valentina MarianiIngegnere civile e dottore di ricerca in “Materiali e strutture per l’architettura”. Si occupa prevalentemente di valutazione della capacità sismica di edifici esistenti, anche in ambito accademico e di formazione professionale.

Francesco Cortesi, Laura Ludovisi, Valentina Mariani | 2020 Maggioli Editore

39.00 €  31.20 €

Foto:iStock.com/zenaphoto

Redazione Tecnica

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