Formazione di depositi calcarei e umidità nei muri: c’è un nesso?

Esiste un nesso tra la presenza di depositi di calcare, più o meno spesso, che possono formarsi sulla superfici delle pareti e il fenomeno dell’umidità di risalita nei muri? In occasione dell’uscita del primo volume della collana Quaderni Tecnici dedicato alla   Risalita Muraria: cause, diagnosi e correzione , abbiamo chiesto al suo autore, il tecnico Marco Argiolas, di esaminare il fenomeno che si può vedere nella foto pubblicata qui sotto.

Le frecce rosse mostrano dei depositi di calcare formati sulla superficie della parete. La domanda è: "C'è un nesso tra questo fenomeno e quello dell'umidità nei muri?". Per ingrandire l'immagine, cliccateci sopra.
Le frecce rosse mostrano dei depositi di calcare formati sulla superficie della parete. La domanda è: “C’è un nesso tra questo fenomeno e quello dell’umidità nei muri?”. Per ingrandire l’immagine, cliccateci sopra.

L’immagine mostra chiaramente delle deposizioni di carbonato di calcio sotto forma di calcite amorfa, causate dalla precipitazione del minerale calcareo contenuto nei materiali da costruzione precedentemente dissolto dalle piogge.
“Nei fenomeni di umidità di risalita muraria”, spiega Argiolas, “le formazioni di depositi calcarei sono estremamente rare, poiché l’acqua contenuta nei terreni generalmente non è abbastanza acida da solubilizzare i carbonati presenti sulle murature”.
Dunque, i fenomeni come quello che si osserva sulla foto sopra, sono dovuti prevalentemente alle acque piovane che attraversano masse porose contenenti carbonati di calcio e magnesio, come i massetti dei pavimenti. Si tratta di un processo progressivo di corrosione e dissoluzione che sul lungo termine impoverisce di minerale i supporti edili, rendendoli più porosi e meno resistenti. Praticamente l’acidità della pioggia scioglie man mano i materiali calcarei. Solitamente se sulle superfici sono presenti dei depositi di calcite, il fenomeno non è imputabile alla risalita muraria.

Anche la presenza di muffa esclude l’umidità di risalita

Chiarito dunque che la formazione di depositi di calcare non può essere imputato al fenomeno dell’umidità di risalita, anche la presenza di muffe (fenomeno senz’altro più comune) nelle case è un indice che non si tratta di umidità da risalita muraria.
Le muffe, infatti, per la loro crescita richiedono la presenza di un’acqua relativamente pura e con un pH leggermente acido. Si tratta di un habitat che si crea quando nella casa si forma umidità da condensazione e non per la risalita d’acqua dai muri che “trascina” con sé anche sali che ostacolano la crescita delle formazioni biologiche fungine. Su questo specifico fenomeno dell’umidità in casa invitiamo i lettori a leggere l’articolo pubblicato su Ediltecnico da Marco Argiolas dal titolo esplicativo: Se c’è la muffa in casa, non è umidità da risalita.
Per chi desiderasse avere una visione e una conoscenza più approfondita e chiara del fenomeno della umidità da risalita nei muri, consigliamo il nuovissimo manuale edito da Maggioli L’Umidità da Risalita Muraria: Diagnosi e Sistemi Correttivi
Al volume è inoltre associata una sezione riservata online dove è possibile reperire 40 schede a colori con foto e commenti su numerosi fenomeni di umidità nelle costruzioni dai più comuni a quelli più rari o particolari che potrebbero trarre in inganno.

Redazione Tecnica

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