Dei 600 milioni complessivamente messi a disposizione dal Fondo Rotativo per Kyoto, il 10% sarà a disposizione delle realizzazioni in Lombardia. I progetti finanziabili, lo ricordiamo, comprendono: interventi per abbattere l’emissione di anidride carbonica, di efficienza energetica nel settore edilizio e industriale, piccoli impianti ad alta efficienza per la produzione di elettricità, calore e freddo; impiegare fonti rinnovabili in impianti di piccola taglia (eolico, idroelettrico, solare termico, biomassa, fotovoltaico) e promuovere tecnologie innovative nel settore energetico (leggi anche Fondo Rotativo per Kyoto, facciamo il punto)
La quota del Fondo per Kyoto a disposizione della Regione Lombardia ha una dotazione complessiva di poco più di 60 milioni, che saranno spalmati nel triennio 2012-2014, suddivisi in tre tranche da circa 20 milioni ciascuna.
La misura è stata presentata da Marcello Raimondi, assessore regionale all’Ambiente, Energia e Reti di Regione Lombardia. “Lo scorso 1° marzo”, ha ricordato Raimondi, “è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale la circolare attuativa, che disciplina le modalità di presentazione per accedere ai finanziamenti previsti dal Fondo Rotativo per Kyoto”.
Nel corso del suo intervento, Raimondi ha specificato che i finanziamenti a tasso agevolato (0,50 per cento annuo) hanno una durata di 6 anni per i soggetti privati e di 15 anni per i soggetti pubblici.
Le percentuali di agevolazione riconosciute ai beneficiari di natura pubblica o privata sono: 90 per cento per i soggetti pubblici, 70 per cento per i soggetti privati.
La prima annualità del Fondo Rotativo per Kyoto di finanziamento prevede fondi per Regione Lombardia da ripartire in questo modo:
– 3 milioni per la Misura micro-cogenerazione diffusa, che comprende impianti di generazione combinata di energia elettrica e/o termica e/o meccanica fino a 50 kW elettrici);
– 1.060 milioni per la Misura rinnovabili, che riguarda il solare fotovoltaico fino a 40 kW, idroelettrico fino a 200 kW, eolico fino a 200 kW, impianti termici a biomassa tra i 50 e i 450 kW termici, impianti solari termici fino a 200 mq);
– 16.850.000 euro per la Misura usi finali, relativa al risparmio e incremento dell’efficienza energetica.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento