Il provvedimento pubblicato sul sito del MASE – Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, datato 19 giugno 2024 e intitolato “Incentivazione degli impianti a fonte rinnovabile innovativi o con costi di generazione elevati che presentino caratteristiche di innovazione e ridotto impatto sull’ambiente e sul territorio”, mira a promuovere la realizzazione di impianti che utilizzano fonti rinnovabili innovative o che presentano costi elevati di esercizio, con un’attenzione particolare all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità ambientale.
Vediamo nello specifico quali sono le tipologie di impianto che rientrano nel decreto detto FER2.
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Indice
Tipologie di impianti coinvolti
Il decreto FER2 interessa una serie di tecnologie e impianti, tutti accomunati dall’utilizzo di fonti rinnovabili e dall’adozione di soluzioni innovative. Tra gli impianti oggetto del provvedimento vi sono:
- impianti alimentati da biogas e biomasse: questi impianti sfruttano materiali organici per produrre energia, rappresentando una soluzione sostenibile per la gestione dei rifiuti e la produzione energetica;
- impianti solari termodinamici: questa tecnologia utilizza specchi o lenti per concentrare l’energia solare e generare calore, che viene poi convertito in energia elettrica;
- impianti geotermoelettrici: questi impianti sfruttano il calore proveniente dal sottosuolo terrestre per generare energia elettrica. La geotermia rappresenta una fonte di energia costante e sostenibile, con un impatto ambientale relativamente basso;
- impianti eolici off-shore: l’eolico off-shore sfrutta la forza del vento in mare aperto per produrre energia. Questi impianti possono essere installati a diverse distanze dalla costa, beneficiando di venti più costanti e potenti rispetto a quelli presenti sulla terraferma;
- impianti fotovoltaici floating, sia off-shore sia su acque interne: questi impianti innovativi prevedono l’installazione di pannelli solari su superfici d’acqua, come laghi, bacini idrici o il mare. La tecnologia floating permette di risparmiare spazio sulla terraferma e di aumentare l’efficienza energetica grazie al raffreddamento naturale offerto dall’acqua;
- impianti alimentati da energia mareomotrice, del moto ondoso e altre forme di energia marina: questi impianti sfruttano il movimento delle acque marine per produrre energia, utilizzando tecnologie innovative che minimizzano l’impatto ambientale e preservano l’ecosistema marino.
Tempistiche di attuazione
Il decreto entra in vigore ufficialmente il 13 agosto 2024. Tuttavia, il provvedimento prevede che entro i successivi trenta giorni, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in collaborazione con il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), approvi le regole operative necessarie per disciplinare le modalità e le tempistiche di riconoscimento degli incentivi.
Queste regole saranno fondamentali per garantire la corretta attuazione del decreto e per stabilire i criteri con cui verranno assegnati gli incentivi agli impianti idonei.
Obiettivi e impatti del decreto FER2
L’obiettivo principale del decreto FER2 è incentivare la diffusione di tecnologie rinnovabili innovative che possano contribuire in modo significativo alla transizione energetica dell’Italia verso fonti sostenibili.
In particolare, il provvedimento FER2 mira a sostenere impianti che, pur avendo costi di esercizio elevati, offrono vantaggi importanti in termini di riduzione delle emissioni di gas serra, tutela dell’ambiente e innovazione tecnologica.
Il sostegno agli impianti con un ridotto impatto sull’ambiente e sul territorio è un altro pilastro del decreto.
Promuovere l’adozione di soluzioni che minimizzano l’invasività sul paesaggio e che rispettano gli ecosistemi locali è essenziale per garantire uno sviluppo sostenibile del settore energetico.
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