Dopo essere stato inserito nel 2010 all’interno di una circolare del ministero dell’economia, il fascicolo dell’immobile pubblico è diventato attivo in Italia.
Si tratta del risultato finale di una metodologia che avrebbe consentito agli enti pubblici non territoriali di conoscere a fondo la consistenza del proprio portafoglio immobiliare.
A rendere effettiva l’iniziativa è la regione Sardegna che, attraverso una nota, ha chiamato a raccolta gli ordini e i collegi professionali, oltre alle associazioni di categoria competenti in materia nel primo tavolo tematico.
Vediamo tutti i dettagli.
Fascicolo dell’immobile pubblico: la carta di identità degli edifici
Il fascicolo dell’immobile pubblico è uno strumento essenziale per il patrimonio pubblico della PA, che consente il monitoraggio dello stato di conservazione e le situazioni di criticità.
Inoltre, oltre a sopperire alle carenze più evidenti in fatto di strutture pubbliche, la mappatura servirà per la valorizzazione e per intervenire lungo tutto il ciclo di vita degli immobili.
Leggi anche: Superbonus 110%, nuovi limiti di spesa
L’iniziativa è stata promossa dall’assessorato ai Lavori pubblici della giunta di centro-destra del governatore della Sardegna, Christian Solinas.
Come anticipato, infatti, l’isola è stata la prima in Italia a riconoscere la necessità di tenere sotto controllo il proprio patrimonio immobiliare muovendosi nella direzione del fascicolo immobiliare pubblico che, come ha affermato l’assessore regionale ai Lavori pubblici Roberto Forgia, “è una risorsa preziosa che va valorizzata“.
>> Per approfondire l’argomento casa: Legge di bilancio 2021, tutti i bonus casa per l’edilizia <<
Fascicolo dell’immobile pubblico, le procedure
Con l’istituzione del tavolo tecnico sono stati interpellati e invitati a partecipare tutti gli ordini professionali della Sardegna, la rete dei professionisti e le associazioni di categoria competenti in materia.
Tutti i partecipanti al tavolo tecnico, tra cui gli uffici dell’assessorato, “sono impegnati nella predisposizione dello schema tipo del fascicolo del fabbricato e delle linee guida con le indicazioni sulle modalità per la redazione e l’aggiornamento del fascicolo a supporto degli enti proprietari”, ha sottolineato la Regione.
Ogni edificio avrà quindi una sorta di carta di identità che permetterà alle amministrazioni di ottenere un quadro informativo puntuale sullo stato e la qualità dei fabbricati del proprio patrimonio immobiliare.
Potrebbe interessarti: Certificato di agibilità, cosa fare se non si possiede prima della vendita?
Le asseverazioni del Tecnico per il Superbonus 110% – eBook in pdf
Guida tecnica per Sismabonus ed Ecobonus
Guida tecnica per il super sismabonus e il super ecobonus 110% – Libro
Questa guida si configura come un vero e proprio prontuario di riferimento per i tecnici, chiamati a studiare e ad applicare, per la propria committenza, gli interventi di miglioramento strutturale antisismico e di efficientamento energetico degli edifici nell’ambito delle agevolazioni fiscali del 110% (i c.d. Super Sismabonus e Super Ecobonus introdotti con il decreto Rilancio). L’opera è divisa in due parti. La prima parte, a cura di Andrea Barocci, riporta tutte e tre le possibilità di detrazione legate agli interventi strutturali: il bonus ristrutturazione, il sismabonus, il superbonus. Per ciascuno di essi si offre la disamina della nascita e delle possibilità di applicazione, al fine di comprenderne lo scopo e le condizioni al contorno, compreso il tema delicato delle asseverazioni. In parallelo alla possibilità fiscale, si affronta l’allineamento con le Norme Tecniche delle Costruzioni in quanto, al di là delle detrazioni, ogni intervento dovrà essere inquadrato all’interno di un procedimento edilizio ai sensi del d.P.R. 380/2001. La seconda parte, a cura di Sergio Pesaresi, tratta il tema del Super Ecobonus, suddividendo il percorso progettuale, per la parte finalizzata alla detrazione, in due fasi operative: lo studio di fattibilità e il progetto preliminare. Con lo studio di fattibilità il progettista potrà verificare preliminarmente, passo per passo, se l’edificio e i committenti possiedono i requisiti richiesti dall’art. 119 del decreto Rilancio per l’accesso alla detrazione. Nella seconda fase operativa il progettista comincerà a redigere il progetto preliminare che, combinando in modo oculato i mezzi messi a disposizione dal decreto Rilancio, dovrà soddisfare i requisiti tecnici previsti. Andrea BarocciIngegnere, Fondatore di IDS-Ingegneria Delle Strutture, si occupa di strutture e rischio sismico sia in ambito professionale che come componente di Organi Tecnici, Comitati, Associazioni. Autore di pubblicazioni in materia e docente in numerosi corsi e seminari.Sergio PesaresiIngegnere civile, Progettista specializzato in costruzioni ecosostenibili e di bio-architettura. Consulente e Docente dell’Agenzia CasaClima di Bolzano. Progettista di case passive certificato dal Passvhaus Institut di Darmstadt (D) e accreditato presso il PHI-Ita di Bolzano. Supervisor della Fondazione ClimAbita e SouthZeb designer. Tecnico base di ARCA e Tecnico ufficiale Biosafe. Studioso delle tematiche del Paesaggio e della Mobilità Sostenibile. Docente in corsi di aggiornamento professionale e consulente di Fisica Edile.
Andrea Barocci, Sergio Pesaresi (a cura di) | 2020
20.00 € 16.00 €
Manuale del progettista per gli interventi sull’esistente
Foto: iStock/Natee Meepian
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento