Esoscheletri: pubblicata la nuova norma Uni/Tr 11950

L’utilizzo di questi dispositivi rappresenta una delle innovazioni più significative degli ultimi anni. Vediamo di seguito quali aspetti disciplina la norma che approfondisce lo stato dell’arte degli esoscheletri occupazionali

Il 18 aprile 2024 è stata pubblicata la nuova norma Uni/Tr 11950, intitolata “Sicurezza e salute nell’uso degli esoscheletri occupazionali”, che mira a regolamentare l’uso di queste tecnologie emergenti, delineando criteri e direttive per una loro implementazione sicura e efficace nei luoghi di lavoro.

L’utilizzo di esoscheletri, rappresenta una delle innovazioni più significative degli ultimi anni. Si tratta di dispositivi indossabili che supportano il corpo umano durante l’esecuzione di compiti fisicamente onerosi al fine di ridurre i rischi da sovraccarico biomeccanico.

Vediamo di seguito quali aspetti disciplina la norma che approfondisce lo stato dell’arte degli esoscheletri occupazionali.

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Elaborazione e Gestione del DVR: carenze ed errori da evitare

Questo testo è un manuale al contrario in quanto non istruisce qualcuno a far qualcosa (nello specifico, un Documento di Valutazione del Rischio) ma, piuttosto, vuole costituire un’ampia “raccolta” di errori, omissioni, carenze e criticità, analizzate e commentate dall’Autore, che molto spesso si riscontrano all’interno di questo fondamentale documento prevenzionistico, così che possa costituire una traccia utile all’estensore del DVR, per non incorrere negli stessi sbagli. Elaborare e gestire nel tempo un DVR “perfetto” non è semplice in quanto la possibilità di commettere un errore di valutazione è molto elevata. L’opera quindi offre al lettore (datore di lavoro, consulenti, tecnici, specialisti, professionisti) uno strumento pratico, operativo e caratterizzato da una grande concretezza che consente la redazione e l’aggiornamento del Documento di Valutazione del Rischio in qualsiasi tipo di attività produttiva ed economica in modo completo, professionale, non burocratico, realmente utile per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro e “a prova di errore”.Danilo G. M. De FilippoIngegnere meccanico, da sempre impegnato nella materia della sicurezza sui luoghi di lavoro, è stato insignito dell’Onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Ispettore Tecnico del Lavoro, appartenente all’Albo dei formatori per l’INL, è anche docente esterno ed autore di numerosi testi e pubblicazioni in materia di sicurezza sul lavoro oltre ad essere parte attiva nell’organizzazione di eventi per la più ampia diffusione della prevenzione degli incidenti sul lavoro.

Danilo G. M. De Filippo | Maggioli Editore 2024

Indice

Norma Uni/Tr 11950: il gruppo di lavoro

Il documento è frutto del lavoro del gruppo UNI/CT 042/SC 01/GL 16 “Sicurezza e salute dei dispositivi indossabili per agevolare le attività lavorative”, coordinato da Luigi Monica, ricercatore del DITSIPIA (Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici) INAIL, e partecipato da ricercatori e professionisti con il patrocinio della Commissione “Sicurezza”, presieduta da Fabrizio Benedetti, coordinatore generale della Ctss (Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza) INAIL.

Il gruppo, che svolge la propria attività in stretto coordinamento con il gruppo di lavoro GL 06 “Antropometria e biomeccanica” della Commissione “Ergonomia” e il gruppo di lavoro GL 09 “Robot e sistemi robotizzati” della Commissione “Macchine utensili”, ha visto il coinvolgimento di: progettisti, sviluppatori, produttori, tecnici della sicurezza di organizzazioni che fanno uso di tali attrezzature, esperti di medicina del lavoro, esperti nominati da associazioni sindacali e datoriali, università, associazioni attive nel settore della salute, sicurezza e formazione sul lavoro.

Principi fondamentali e classificazione degli esoscheletri

Uno degli aspetti chiave della norma Uni/Tr 11950 è la definizione di una terminologia comune per gli esoscheletri, suddivisi in attivi e passivi a seconda del tipo di assistenza che offrono all’utilizzatore.

La norma stabilisce inoltre criteri dettagliati per la progettazione e la costruzione di questi dispositivi, assicurando che siano non solo efficaci ma anche sicuri per chi li indossa.

Viene data particolare attenzione ai settori lavorativi dove il loro impiego può portare i maggiori benefici, come quelli che prevedono sollevamento di carichi o attività in postazioni fisse prolungate.

Potenzialità e rischi associati all’uso degli esoscheletri

La norma esplora non solo le potenzialità degli esoscheletri nel ridurre i rischi di malattie muscoloscheletriche legate al lavoro, ma anche i possibili pericoli derivanti dal loro uso improprio. È fondamentale, quindi, che l’introduzione di tali dispositivi nei luoghi di lavoro sia preceduta da una valutazione accurata dei rischi, seguita da una formazione adeguata per gli utilizzatori.

L’obiettivo è evitare che la tecnologia, pur avanzata, diventi una fonte di nuovi problemi anziché una soluzione a quelli esistenti.

Quando le misure tradizionali non sono sufficienti

La norma propone un approccio sistemico alla prevenzione dei rischi lavorativi, suggerendo che gli esoscheletri debbano essere considerati come parte di un ampio spettro di soluzioni, che includono la riorganizzazione del lavoro e l’adattamento ergonometrico dei posti di lavoro. Quando le misure tradizionali non sono sufficienti a mitigare i rischi, gli esoscheletri possono offrire un’alternativa preziosa, purché integrati correttamente nel contesto lavorativo.

Pertanto la finalità del lavoro tecnico-scientifico del rapporto Uni è quella di valutare il contributo di questi dispositivi e analizzare il loro apporto per la riduzione del rischio, esaminando gli eventuali rischi residui e quelli che possano derivare dal loro impiego nei diversi comparti lavorativi.

Per maggiori informazioni
inail.it
uni.com

Redazione Tecnica

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