Su richiesta dell’ANCI, è stato prorogato al 31 dicembre 2018 il termine per le verifiche di vulnerabilità sismica dell’edilizia scolastica nelle zone classificate a rischio sismico 1 e 2, nonché per la progettazione degli eventuali interventi che saranno ritenuti indispensabili dopo le verifiche. La proroga era stata richiesta perché, ad oggi, tramite il decreto direttoriale del 18 luglio 2018, era stata pubblicata sul sito del MIUR la graduatoria degli interventi dei Comuni beneficiari dei contributi per la verifica di vulnerabilità sismica inerenti alle zone sismiche 1 e 2. Ancora non è stata resa nota la data di assegnazione delle risorse e perciò una proroga di soli 4 mesi è inadeguata. Viene fatto presente che le risorse a disposizione saranno sufficienti a finanziare una sola parte dei Comuni che hanno depositato la richiesta, mentre circa 3.000 Comuni saranno costretti ad autofinanziarsi. Non è esclusa l’ipotesi che si renda necessario un differimento aggiuntivo, senza contare il velo di incertezza che rimane in riferimento alle zone sismiche 3 e 4 che potrebbero esigere una direzione ancora più importante.
Leggi anche Fondi per l’edilizia scolastica
Edilizia scolastica, adeguamento antincendio
Inoltre, grazie all’emendamento approvato e che era stato presentato dalla Taverna, il termine per l’adeguamento alla normativa antincendio degli edifici scolastici e dei locali destinati a scuola, è slittato al 31 dicembre 2018. Perciò, a partire dal 1 gennaio 2019, le scuole saranno tenute ad essere in possesso del Certificato Prevenzione Incendi e dovranno attenersi alle disposizioni delle “Norme prescrittive di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica”, oppure delle “Norme tecniche prestazionali di prevenzione incendi per le attività scolastiche”.
Per quanto riguarda gli asili nido, si fa riferimento alla proroga del 31 dicembre 2018, esclusivamente per i requisiti contemplati dall’art. 6, comma 1, lettera a) del decreto del Ministero dell’Interno del 16 luglio 2014. Mentre per i requisiti citati dal medesimo articolo, alle lettere b e c, i termini per l’adeguamento sono rispettivamente il 31 dicembre 2020 e il 31 dicembre 2023.
Sempre sul medesimo argomento, l’ANCI si è fatta più volte promotrice della richiesta di superare la logica delle proroghe di anno in anno, attraverso la soluzione di una pianificazione pluriennale con un progressivo adeguamento alla normativa, mettendo a disposizione le risorse occorrenti per avvalorare questa programmazione.
Leggi anche Adeguamento sismico: soluzioni tecniche per l’edilizia scolastica
Edilizia scolastica, quanti alunni per classe
Invece, grazie ad un altro emendamento, la possibilità per i dirigenti scolastici, nei comuni interessati dal sisma, di derogare al numero minimo e massimo di alunni previsto per classe, per ciascun tipo e grado di scuola, è stato prorogato per l’anno scolastico 2018-2019. Tramite questa modifica si evita il rischio concreto dello spopolamento dei territori colpiti dagli eventi sismici, le cui popolazioni sono ancora oggi alloggiate in territori diversi dal comune di appartenenza.
Sull’argomento consigliamo:
Casi svolti di adeguamento e miglioramento sismico di edifici nuovi ed esistenti
Un utile ed efficace supporto per il Professionista che può trovare spunti operativi nella gestione di situazioni differenti, questo nuovissimo Manuale operativo si configura come uno strumento di riferimento per il tecnico progettista che si trova ad operare su costruzioni, nuove o esistenti, in zona sismica. Organizzato in 15 schede progettuali dettagliate, il testo illustra casi reali di interventi su edifici per il miglioramento e l’adeguamento sismico: dalle condizioni iniziali alla stesura del progetto preliminare e dall’elaborazione del progetto definitivo alle considerazioni finali post intervento. Gli interventi esaminati riguardano, in particolare, strutture adibite a uso residenziale (palazzine e abitazioni unifamiliari), industriale e per uffici e attività commerciali ma anche edifici storici, chiese e scuole, senza tralasciare l’analisi dei principali sistemi costruttivi (muratura, muratura armata, c.a. prefabbricato, c.a. gettato in opera, acciaio).Corrado Prandi, Ingegnere civile edile laureato presso l’Università di Bologna. Svolge attività professionale dal 1979 occupandosi di fabbricati, nuovi ed esistenti, adibiti a varie destinazioni. Le opportunità offerte dal percorso professionale lo hanno portato ad una intensa attività relativa a interventi in zona sismica. Sostenitore della Fondazione Eucentre e consigliere segretario di ISI – Ingegneria Sismica Italiana.
Corrado Prandi | 2017 Maggioli Editore
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento