Cantiere sempre aperto sui bonus edilizi: in vista della scadenza del 31 dicembre per l’agevolazione al 50% sulla prima casa e l’Ecobonus si moltiplicano le richieste per una proroga e il governo ha annunciato di non escludere questa possibilità. Si parla anche della possibilità di ripartire la detrazione in cinque invece che in dieci rate. Intanto però per chi deve intervenire sull’impianto di riscaldamento c’è una possibilità molto più conveniente della detrazione al 50%: il Conto Termico.
La versione 2.0 attualmente in vigore, infatti, batte ampiamente l’Ecobonus in termini di convenienza economica, e la differenza diventa ancora più marcata per chi ha redditi elevati: mentre le detrazioni fiscali subiscono pesanti limitazioni oltre i 75.000 euro di reddito annuo, il Conto Termico rimane intatto e rimborsa a stretto giro il 65% della spesa sostenuta. Chi ha in programma interventi a breve dovrà considerare anche questa opportunità. Di seguito il raffronto economico tra i due sistemi di agevolazioni.
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Indice
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Conto Termico 3.0 – Versione eBook
L’acquisto dell’eBook garantisce di ricevere gratuitamente l’aggiornamento con le regole applicative del GSE (in fase di emanazione a fine novembre 2025). La struttura normativa del Conto Termico 3.0 presenta una complessità intrinseca derivante dalla necessità di coordinare molteplici variabili: tipologie di interventi, categorie di beneficiari, zone climatiche, requisiti tecnici prestazionali, limiti GBER per le imprese ai sensi del regolamento Ue 1315/2023. Questo testo fornisce un’analisi sistematica del Conto Termico 3.0 attraverso l’esame della normativa di riferimento, l’illustrazione delle procedure operative, la spiegazione dei requisiti tecnici e amministrativi. Ogni capitolo affronta un aspetto specifico del meccanismo, fornendo gli elementi essenziali per la comprensione e l’utilizzo dello strumento incentivante evidenziando i nuovi requisiti di ammissibilità, le modalità di accesso e i criteri di calcolo dell’incentivo per ogni tecnologia, in modo da consentire un primo riscontro immediato. Antonella Donati giornalista professionista, ha al suo attivo diversi anni di giornalismo parlamentare con particolare attenzione all’approvazione delle misure di carattere finanziario e alle manovre di bilancio. In questo ambito si occupa espressamente di tematiche fiscali, edilizia, risparmio energetico. È autrice di numerosi volumi, articoli e saggi in materia.
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Gli interventi che accedono al contributo
Il Conto Termico per i privati, contribuenti IRPEF ma anche professionisti e imprese, copre una gamma specifica e strategica di interventi che riguardano gli impianti di produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Come nel caso dell’Ecobonus, l’incentivo è ammesso a patto che si tratti di sostituzione, tranne nel caso di pannelli per la produzione di acqua calda, per i quali l’agevolazione riguarda anche le nuove installazioni.
Si può dunque accedere ai contributi per:
- Caldaie: sostituzione di caldaie tradizionali con pompe di calore elettriche, sistemi ibridi assemblati in fabbrica (caldaia a condensazione + pompa di calore);
- Generatori a biomassa: sostituzione di stufe, camini, termostufe e caldaie obsolete con apparecchi certificati 4 o 5 stelle secondo il decreto ministeriale 186/2017;
- Scaldacqua efficienti: sostituzione con modelli a pompa di calore ad alta efficienza;
- Solare termico: installazione di collettori solari per produzione di acqua calda sanitaria o supporto al riscaldamento, inclusi i sistemi di solar cooling (climatizzazione caldo/freddo).
Per tutti questi interventi (>> qui trovi l’elenco ufficiale del GSE) l’aliquota è fissata al 65%, indipendentemente dal tipo di immobile, ossia prima casa, seconda, o immobile del terziario, e l’incentivo GSE riconosce il 65% della spesa sostenuta a fronte della rottamazione del vecchio impianto.
Procedure semplificate per apparecchi certificati
Il Conto Termico richiede la presentazione della domanda entro 60 giorni dalla conclusione dei lavori attraverso il portale GSE. La documentazione include fatture, certificato di conformità, dichiarazione del produttore sui requisiti tecnici e attestazione di smaltimento del vecchio impianto.
Per gli apparecchi presenti nel catalogo GSE, la procedura è semplificata: si tratta di tecnologie pre-certificate che rispettano già tutti i requisiti tecnici richiesti, riducendo significativamente i tempi burocratici.
Rimborso immediato e niente tagliola per i redditi elevati
La modalità di erogazione rappresenta il secondo grande vantaggio del Conto Termico: nessuna attesa decennale ma versamento diretto dal GSE sul conto corrente del beneficiario. In particolare per i contributi fino a 5.000 euro è previsto il pagamento in unica soluzione entro 60 giorni dalla presentazione della documentazione completa. Per importi superiori c’è l’erogazione in rate annuali (da 2 a 5 anni) ma sempre con la prima rata immediata. Il contributo viene versato indipendentemente dalla situazione fiscale del beneficiario, risultando accessibile anche a chi non ha capienza IRPEF sufficiente per sfruttare le detrazioni tradizionali.
Un altro dei vantaggi del Conto Termico riguarda chi dichiara redditi superiori a 75.000 euro. La legge di Bilancio 2025 ha introdotto tetti alle detrazioni fiscali che penalizzano pesantemente i contribuenti con redditi più alti, ma in questo caso, trattandosi di rimborso e non di detrazione non c’è alcun rischio di perdere una quota dell’agevolazione.
Tabella di riepilogo
Aspetti specifici | Conto Termico 2.0 | Ecobonus 2025 |
Aliquota | 65% a prescindere dall’immobile | 50% prima casa, 36% seconda casa |
Modalità erogazione | Rimborso diretto GSE • Fino 5.000 euro: unica soluzione (60 gg) • Oltre 5.000 euro: rate 2-5 anni | Detrazione fiscale • 10 rate annuali |
Capienza IRPF | Non necessaria Rimborso anche senza tasse | Obbligatoria Senza capienza IRPEF si perde |
Presentazione domanda | Portaltermico GSE 60 giorni da fine lavori | Portale ENEA 90 giorni da fine lavori |
Caso pratico: Pompa di calore per villetta – Spesa 15.000 euro
Incentivo | Prima casa | Seconda casa |
Ecobonus 2025 | ||
Aliquota | 50% | 36% |
Detrazione | 7.500 euro | 5.400 euro |
Costo finale investimento (spesa – detrazione) | 7.500 euro | 9.600 euro |
Modalità | 10 rate annuali | 10 rate annuali |
Conto Termico | ||
Aliquota | 65% | 65% |
Contributo | 9.750 euro | 9.750 euro |
Costo finale investimento (spesa – contributo) | 5.250 euro | 5.250 euro |
Modalità | Rate immediate | Rate immediate |
A conti fatti, quindi, scegliendo il Conto Termico si ha un vantaggio di 2.250 euro sui costi per quanto riguarda la prima casa, e di ben 4.350 euro per la seconda.
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