ENEA sembra aver capito l’importanza di rispondere agli utenti e ricoprirli di attenzioni, dato il continuo aggiornamento e la cura con cui prontamente redige e pubblica vademecum esplicativi. Ecco l’ultimo (del 9 maggio 2019) relativo alla riqualificazione globale degli edifici. Elencate anche le caratteristiche dei lavori che usufruiscono della detrazione del 65% con tetto di spesa di 100.000 euro. Vediamo in dettaglio l’intero documento.
Ecobonus, ecco le novità
Il vademecum chiarisce subito le caratteristiche che deve avere un intervento di riqualificazione energetica globale per usufruire dell’ecobonus. Ricordiamo, tra l’altro, che si intendono come interventi di riqualificazione energetica tutti gli interventi o insieme sistematico di interventi che incidono sulla prestazione energetica dell’intero edificio, e che nella fattispecie possono essere:
– la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale,
– la coibentazione di strutture opache,
– la sostituzione di finestre, infissi inclusi,
– l’inserimento di impianti di cogenerazione, trigenerazione, allaccio alla rete di teleriscaldamento e collettori solari.
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ENEA ha chiarito inoltre che l’edificio deve essere accatastato e dotato di impianto termico: in caso contrario, nessun incentivo. L’ecobonus, nel caso in cui entrambe le condizioni siano rispettate, corrisponde (sempre in questo caso) a una detrazione del 65% delle spese totali sostenute per un limite massimo ammissibile di 100.000 euro.
L’intervento deve categoricamente interessare l’edificio in ogni sua parte e deve rispettare tutte le normative vigenti a livello locale e nazionale, soprattutto se si prevede la sostituzione di un generatore di calore con un altro a biomassa. Si chiarisce, o meglio specifica, che il lavoro frutto di incentivo non deve superare i valori limite definiti all’allegato A del DM 11 marzo 2008 per quanto riguarda gli indici di prestazione energetica per la climatizzazione invernale.
Cosa dichiara ENEA su opere provvisionali e spese di prestazioni professionali?
Il vademecum riporta che […] sono agevolabili le opere provvisionali ed accessorie strettamente funzionali alla realizzazione degli interventi (ad esempio: ponteggi, nuove soglie o davanzali, rifacimento intonaci etc.) e le spese per le prestazioni professionali necessarie alla realizzazione degli interventi nonché della documentazione tecnica necessaria, compresala redazione dell’APE.
Un’ultima specifica da parte di ENEA sui documenti (tecnici) da conservare a cura del cliente:
– l’asseverazione redatta da un tecnico abilitato che deve contenere il rispetto dei
requisiti tecnici specifici di cui sopra;
– copia dell’attestato di prestazione energetica (APE) di ogni singola unità immobiliare per cui si richiedono le detrazioni fiscali;
Scarica qui l’intero vademecum di ENEA del 9 maggio 2019
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