Ecobonus 120%, 3 interventi ammessi secondo il Def

Sale il beneficio fiscale per le spese sostenute dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2022. Ecco la proposta contenuta nel documento che ha visto il via libera del Senato e viaggia verso il varo ufficiale in settimana

Dalle ultime indiscrezioni (e secondo l’intervista del 28 aprile 2020 con il ministro Patuanelli, riportata dal Sole 24 Ore), nel nuovo decreto economico in arrivo è previsto il il rafforzamento dell’ecobonus, la detrazione fiscale per gli interventi di efficienza energetica negli edifici.

Il fine generale di questa manovra è quello di far ripartire l’economia partendo da uno dei pilastri italiani: l’edilizia (Come farlo e riaprire i cantieri in sicurezza? >> Leggi: la pagina speciale).

Secondo una delle ultime bozze del Def (passato al Senato e in via di conferma nei prossimi giorni), il bonus, che oggi è pari al 50% o al 65% in base agli interventi (80% nel caso del sismabonus), dovrebbe salire al 120% per le spese sostenute dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2022.

Leggiamo le novità, le proposte e i tre interventi ammessi per l’ecobonus 120%.

Ecobonus 120%, 3 interventi ammessi secondo il Def

Il presidente del Consiglio Conte conferma che con il prossimo decreto saranno stanziati 25 miliardi per il finanziamento di ammortizzatori sociali e di altri sostegni al reddito insieme ad altri 15 miliardi per le imprese. C’è però necessità di fare i conti anche con le richieste giunte dai vari ministeri e dalle associazioni. Una fra tutte Ance, per il settore edile, che da giorni propone misure “shock” e un cosiddetto Piano Marshall.

Leggi: Decreto liquidità, Ance: per le imprese edili servono misure “shock”

Ecobonus 120%, i tre interventi ammessi

  1. Isolamento termico delle facciate e/o delle coperture (ad esempio il “cappotto termico“) fino a 60 mila euro di spesa moltiplicati per il numero delle unità immobiliari del condominio;
  2. Sostituzione degli impianti termici con pompe di calore, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici o impianti di microgenerazione (fino a 30 mila euro di spesa moltiplicato per il numero di unità immobiliari);
  3. Sostituzione degli impianti a gasolio con quelli più efficienti in termini energetici ed emissivi (fino a 10 mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari).

Nella bozza del decreto viene specificato che anche gli altri interventi oggi agevolati salirebbero al 120%, se eseguiti contestualmente ad almeno uno di quelli inclusi nelle tre categorie sopra citate.

In pratica ne godrebbero anche le agevolazioni che oggi sono al 50% come finestre, schermature, caldaie a condensazione e a biomassa.

Approfondisci: Caldaia a condensazione o pompa di calore? Quale conviene?

Sconto in fattura

Allo studio è anche un meccanismo di sconto in fattura, secondo il quale il soggetto che ha diritto al beneficio avrebbe due opzioni:
120% spalmato negli anni della detrazione,
– oppure 100% subito sotto forma di anticipo del fornitore che ha effettuato gli interventi. Il fornitore a sua volta verrebbe rimborsato sotto forma di credito d’imposta, di valore pari al 120%, da utilizzare in compensazione in cinque quote annuali di pari importo.

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Redazione Tecnica

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