Dopo il Superbonus ci sarà il Climabonus?

Granelli, Confartigianato: necessario un intervento europeo che sfrutti lo schema di NextGenerationEU per garantire un sistema di incentivi stabile nel tempo

L’Europa si muove decisa verso una maggiore efficienza energetica degli edifici, l’approvazione della Direttiva Case Green conferma la direzione.

Quando l’era Superbonus sembrava ormai essere chiusa, ecco che si riapre la questione riforma Bonus Edilizi.

A tal proposito Marco Granelli, presidente di Confartigianato, parla di un passaggio dall’“era disordinata” del Superbonus ad una stabilità garantita dal Climabonus. Questa transizione rappresenta non solo una sfida, ma anche un’opportunità imperdibile per valorizzare il patrimonio di edilizia residenziale nazionale e europeo.

Granelli ha dichiarato: “L’Italia ha dimostrato, con il sistema degli eco bonus, una buona capacità di intervento per la messa in efficienza degli edifici. Partiamo da una condizione certamente più avanzata rispetto ad altri Stati europei, ma l’ambizione della nuova direttiva sulla efficienza energetica pone certamente delle sfide impegnative che possono essere affrontate soltanto attraverso una adeguata politica nazionale ed europea tesa a valorizzare il nostro patrimonio di edilizia residenziale. Gli investimenti green sulle case hanno un ritorno positivo non soltanto in termini di risparmio energetico, ma anche per quanto concerne il valore economico degli immobili e le condizioni di miglior comfort nelle abitazioni”.

>> Vorresti ricevere news come questa? Clicca qui, è gratis

Non perdere il volume

FORMATO CARTACEO

La Casa a Consumo Zero

L’efficientamento energetico degli edifici è un tema ineludibile, che sta comportando e comporterà, sempre più in futuro, una vera e propria rivoluzione (tecnologica e progettuale) per i tecnici e i progettisti, a partire dalla direttiva EPBD (c.d. direttiva Case Green). Questo manuale si prefigge lo scopo di accompagnare e aiutare il lettore nel comprendere e governare le nuove modalità progettuali che porteranno entro il 2050 il nostro parco immobiliare a essere “a emissioni zero”.L’opera, in particolare, fornisce informazioni, consigli di buona pratica e spunti di riflessione utili sia in fase di progettazione che in fase di realizzazione degli interventi, offrendo una solida impostazione rispetto a quali siano gli aspetti da tenere in considerazione e a come affrontarli.Il manuale approfondisce l’aspetto dell’efficientamento energetico finalizzato alla riduzione dei consumi.Lo scopo è duplice: fornire un’analisi critica delle principali tecnologie impiegate in ambito edilizio per gli interventi di efficientamento energetico, tanto negli edifici di nuova costruzione quanto negli edifici esistenti, e promuovere un approccio progettuale olistico, che consenta di non perdere di vista il quadro d’insieme, per garantire – oltre il risparmio energetico anche il comfort termoigrometrico ed acustico, la sicurezza strutturale e antincendio dei fabbricati.Virginia Luisella PascaleProgettista e DL specializzata in interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Ha conseguito la Laurea Specialistica in Ingegneria presso il Politecnico di Milano ed è iscritta all’Ordine Ingegneri di Milano, presso cui partecipa attivamente ai lavori di diverse Commissioni. Ha svolto attività di progettazione e project management per gli appalti del sito Expo2015 e attualmente si occupa di interventi di ristrutturazione, efficientamento energetico e risanamento acustico di edifici esistenti. Svolge attività di docenza, per corsi di formazione inerenti la prestazione energetica e acustica degli edifici. È abilitata come Certificatore energetico di Regione Lombardia, Tecnico Competente in Acustica, Professionista Antincendio e Coordinatore per la sicurezza, è inoltre iscritta all’Albo nazionale CTU.

Virginia Luisella Pascale | Maggioli Editore 2024

Indice

Il contesto europeo e nazionale

Come evidenziato da Confartigianato, il settore edilizio rappresenta uno dei maggiori consumatori di energia in Europa, nonché una fonte significativa di emissioni di gas serra. Con il 40% dei consumi finali di energia e il 36% delle emissioni attribuibili agli edifici, la necessità di una transizione verso un’edilizia green appare evidente. L’Italia, grazie ai Bonus Edilizi, ha già compiuto passi significativi, dimostrando una notevole capacità di intervento.

Nonostante le buone premesse, l’Italia si trova di fronte a una sfida di notevoli proporzioni: più della metà delle abitazioni residenziali (54,1%) sono in condizioni di grave inefficienza energetica. Questo dato si traduce in un fabbisogno di intervento su circa 19,1 milioni di immobili, un’impresa titanica che ha visto il Superbonus come protagonista negli ultimi anni, con interventi su 122mila condomini e 359 mila edifici unifamiliari o indipendenti.

Climabonus europeo

La direttiva europea sull’efficienza energetica degli edifici pone obiettivi ambiziosi, con una riduzione dei consumi prevista del 16% entro il 2023 e un target di emissioni zero al 2050. Per raggiungere tali traguardi, Granelli sottolinea l’importanza di una politica fiscale europea che supporti gli sforzi nazionali verso l’efficienza energetica. Inoltre, evidenzia l’esigenza di un intervento europeo che sfrutti lo schema di NextGenerationEU per garantire un sistema di incentivi stabile nel tempo.

Il passaggio dal Superbonus al Climabonus potrebbe rappresentare una maturazione nell’approccio agli incentivi per l’efficienza energetica. Mentre il Superbonus ha rappresentato un importante stimolo per gli interventi di ristrutturazione, la nuova fase richiede una maggiore organizzazione e stabilità.

Granelli sottolinea che questo cambio è essenziale per dare certezza alle famiglie e alle imprese, incoraggiando investimenti green che, oltre a ridurre i consumi energetici e le emissioni, possano incrementare il valore economico degli immobili e migliorarne il comfort abitativo.

Il futuro del Superbonus è il Climabonus?

Il Superbonus, introdotto per incentivare gli interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico, ha dimostrato un impatto significativo nel 2023, ma il dato non cala nel 2024. Secondo l’Enea, al 29 febbraio 2024, gli investimenti ammessi a detrazione hanno superato i 111 miliardi di euro e le detrazioni maturate per i lavori conclusi hanno raggiunto i 114,4 miliardi di euro. Questi dati riflettono l’ampio utilizzo del Superbonus, coinvolgendo oltre 480.000 edifici in Italia.

Dopo il Superbonus ci sarà il Climabonus? La sfida è complessa, ma attraverso politiche nazionali ed europee coordinate, incentivi stabili e la collaborazione di tutti gli attori coinvolti, è possibile trasformare il patrimonio edilizio in un esempio di sostenibilità e innovazione segnando l’inizio di una nuova era per l’edilizia green in Italia e in Europa.

Redazione Tecnica

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento