La nuova direttiva ha adottato un approccio più flessibile, delineando un quadro di transizione sostenibile che, sebbene richieda un significativo rinnovamento del patrimonio edilizio esistente, offre scadenze e strumenti più pragmatici.
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Un punto chiave è l’accento sulla pluralità tecnologica, riconoscendo l’importanza di un approccio multi-tecnologico che includa le tecnologie green gas ready nel percorso verso un parco edilizio più sostenibile, come affermato da Assotermica.
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Riscaldamento: nel 2040 phase-out dei combustibili fossili
Una delle revisioni più significative riguarda il phase-out dei combustibili fossili nei sistemi di riscaldamento, ora spostato al 2040. Questo slittamento temporale apre la strada a vettori rinnovabili come il biometano, l’idrogeno verde, il syngas e il bio-GPL nelle reti di distribuzione su scala più ampia.
In questo contesto di cambiamento energetico e tecnologico, emergono come protagonisti gli apparecchi ibridi e le pompe di calore a gas. Inoltre, l’abbinamento di caldaie a gas e sistemi solari termici rappresenta una tecnologia in grado di rispondere alle nuove esigenze.
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Montanini, Assotermica: OK alla coesistenza di una pluralità di tecnologie efficienti
Alberto Montanini, presidente di Assotermica, esprime soddisfazione per l’accordo raggiunto, sottolineando l’importanza dell’approccio multi-tecnologico e multienergetico. La revisione dimostra il riconoscimento del ruolo cruciale dei combustibili green nelle caldaie e negli apparecchi green gas ready per la transizione verso un’edilizia sostenibile.
Un elemento chiave di flessibilità è l’obiettivo nazionale cumulativo, non vincolante per singolo edificio. Ciò permette a ogni paese di adattare gli obblighi e gli incentivi alla totalità del proprio parco edilizio, privilegiando interventi sugli edifici più facilmente ammodernabili.
Montanini sottolinea l’importanza di un nuovo piano di incentivi per sostenere l’industria nel perseguire gli obiettivi europei. Guardando alla prossima revisione generale dei bonus nel 2025, si auspica che le istituzioni sostengano nuove misure, accelerando la sostituzione qualificata dei generatori e degli impianti, contribuendo così in modo concreto alla transizione sostenibile.
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