In arrivo nuove misure stringenti nel settore edile con l’obiettivo di contrastare la diffusione del lavoro nero nei cantieri.
La bozza del Decreto Lavoro, prevede misure che mirano ad un maggior controllo degli appalti pubblici e privati.
Le nuove regole avranno un impatto significativo sulla gestione dei lavori. Vediamo di seguito cosa prevede il nuovo provvedimento normativo.
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Elaborazione e Gestione del DVR: carenze ed errori da evitare
Questo testo è un manuale al contrario in quanto non istruisce qualcuno a far qualcosa (nello specifico, un Documento di Valutazione del Rischio) ma, piuttosto, vuole costituire un’ampia “raccolta” di errori, omissioni, carenze e criticità, analizzate e commentate dall’Autore, che molto spesso si riscontrano all’interno di questo fondamentale documento prevenzionistico, così che possa costituire una traccia utile all’estensore del DVR, per non incorrere negli stessi sbagli. Elaborare e gestire nel tempo un DVR “perfetto” non è semplice in quanto la possibilità di commettere un errore di valutazione è molto elevata. L’opera quindi offre al lettore (datore di lavoro, consulenti, tecnici, specialisti, professionisti) uno strumento pratico, operativo e caratterizzato da una grande concretezza che consente la redazione e l’aggiornamento del Documento di Valutazione del Rischio in qualsiasi tipo di attività produttiva ed economica in modo completo, professionale, non burocratico, realmente utile per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro e “a prova di errore”.Danilo G. M. De FilippoIngegnere meccanico, da sempre impegnato nella materia della sicurezza sui luoghi di lavoro, è stato insignito dell’Onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Ispettore Tecnico del Lavoro, appartenente all’Albo dei formatori per l’INL, è anche docente esterno ed autore di numerosi testi e pubblicazioni in materia di sicurezza sul lavoro oltre ad essere parte attiva nell’organizzazione di eventi per la più ampia diffusione della prevenzione degli incidenti sul lavoro.
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Indice
Decreto lavoro cantieri: cosa cambia per gli appalti pubblici
Uno dei cambiamenti più rilevanti riguarda gli appalti pubblici, per i quali è stata eliminata la soglia di 150 mila euro precedentemente necessaria per innescare controlli e verifiche.
Con le nuove regole, ogni appalto pubblico, a prescindere dal suo valore, sarà soggetto a una verifica obbligatoria della congruità della manodopera impiegata.
In caso di esito negativo di tale verifica, ovvero se la manodopera non risulta congrua con l’opera realizzata, il responsabile del progetto può essere segnalato all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC).
Decreto lavoro cantieri: cosa cambia per gli appalti privati
Per gli appalti privati, il limite per innescare le verifiche è stato notevolmente abbassato, passando da 500 mila a 70 mila euro. Si tratta di una soglia non casuale perché il valore corrisponde tipicamente al costo di una ristrutturazione di un’abitazione, situazione nella quale spesso si nascondono pratiche lavorative irregolari.
Se durante una verifica si scopre che la congruità della manodopera non è adeguata, viene imposta una sanzione che varia da mille a 5 mila euro a carico del committente. Una misura che vuole disincentivare il ricorso a lavoratori non dichiarati o sotto-pagati, spingendo i committenti a esercitare una maggiore attenzione nella selezione e nel controllo delle imprese edili.
Cosa accade in caso di esito negativo alla verifica
Queste nuove regole modificano le disposizioni dell’ultimo decreto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che impone, prima di procedere al saldo finale dei lavori, che il responsabile del progetto negli appalti pubblici, e il committente negli appalti privati, verifichino la congruità dell’incidenza della manodopera sull’opera complessiva.
In mancanza di un esito positivo da queste verifiche o di una regolarizzazione della posizione lavorativa da parte dell’impresa affidataria, si procederà con le segnalazioni all’ANAC o con l’applicazione di sanzioni amministrative.
Al momento non abbiamo a disposizione la bozza e quelle fino ad ora descritte sono indicazioni riportate dai principali organi di stampa, pertanto per avere maggiori conferme bisognerà attendere il provvedimento normativo ufficiale.
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