Settimana scorsa il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio ha inviato il decreto sulla direzione lavori alle Commissioni parlamentari del Senato e della Camera. Ricordiamo che la Conferenza Unificata il 6 dicembre 2017 (ai sensi dell’articolo 111, comma 1, del nuovo Codice dei degli appalti decreto 50/2016) aveva espresso il proprio parere favorevole, con raccomandazioni, sulla bozza di decreto sulla direzione dei lavori.
Decreto direzione lavori, le richieste della Conferenza
La Conferenza Unifica aveva chiesto di:
– all’art.6, eliminare la lettera c) del comma 1. In merito allo stato del sottosuolo, il DL non può fare attestazioni senza indagini specifiche, che comunque devono essere predisposte dal RUP in fase di progettazione come previsto all’art. 27 commi 4 e 5.
– all’art. 10, sostituire la rubrica dell’articolo con la seguente “Modifiche e variazioni contrattuali”.
– all’art.10, comma 3, sostituire la parola “variazione” con la parola “modifica”.
– all’art.10, eliminare il comma 5: le modifiche proposte eliminano i riferimenti alle varianti. In particolare, non è possibile un aumento della prestazione oltre il quinto d’obbligo in ipotesi di variante. Una simile previsione è illegittima perché in contrasto con la normativa di cui all’art.106 del codice dei contratti.
– all’art.25, comma 3, sostituire la parola “variazioni” con la parola “modifiche”.
– all’art 25, eliminare il comma 5.
Decreto Direzione Lavori, il parere delle Commissioni
I testi finali del decreto trasmesso alle Camere – qui lo schema di decreto e qui la relazione illustrativa – hanno recepito le correzioni proposte dalla Conferenza unificata e il termine per l’espressione dei pareri delle Commmissioni parlamentari il 29 gennaio 2018.
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