Crescita: bonus ristrutturazioni al 50%, esenzione Imu sul nuovo

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Il decreto sulla Crescita contiene interessanti novità per l’edilizia. L’esame del consiglio dei ministri su tale decreto si svolgerà giovedì o venerdì. Il provvedimento sarà firmato da Corrado Passera, che prevede due strade possibili: dividere il provvedimento in due parti (sviluppo e infrastrutture) o creare un decreto unico.

Una parte del provvedimento punta appunto a rilanciare le opere pubbliche e l’edilizia ed è stata messa a punto dal viceministro alle Infrastrutture, Mario Ciaccia.

Leggi la bozza del dl crescita con relazione illustrativa

A proposito di edilizia, dovrebbero arrivare quattro norme di fondamentale importanza:
– il ripristino dell’Iva sulle cessioni e sulle locazioni delle nuove costruzioni, effettuate oltre cinque anni dall’ultimazione dei lavori;
– l’esenzione dell’Imu sulle nuove costruzioni per un massimo di tre o cinque anni;
– l’elevazione dal 36% al 50% delle detrazioni per interventi di ristrutturazione edilizia (leggi anche Incentivi ristrutturazioni edilizie si passa dal 36% al 50%) e l’innalzamento da 48 mila a 96 mila euro del limite di importo detraibile, cifre che fino a ieri sera ballavano ancora. Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, vorrebbe estendere la norma alle ristrutturazioni fatte con criteri antisismici;
– riconduzione a regime delle detrazioni del 55% per interventi di riqualificazione energetica che attualmente vengono prorogati di anno in anno. La percentuale in questo caso potrebbe scendere al 50%.

Per ordinare gli incentivi è prevista anche l’istituzione di un Fondo per la crescita sostenibile da 600 milioni così recuperati:
– 118 milioni dai Contratti di Programma per le aree depresse;
– 140 dai Contratti di Area;
– 330 dal Fondo per l’innovazione;
– 34,5 dalle risorse per la Reindustrializzazione;
– circa un miliardo sarà attivabile dal Fondo rotativo della Cassa depositi e prestiti per il sostegno alle imprese.

Project bond
Non dovrebbe avere problemi l’approvazione dei project bond , l’emissione e il collocamento di obbligazioni dei concessionari e delle società di progetto per finanziarsi, con un trattamento fiscale agevolato, equiparato ai titoli del debito pubblico.

Piano nazionale delle città
Senza problemi dovrebbe andare avanti il Piano nazionale per le città, con l’istituzione presso il ministero delle Infrastrutture di una cabina di regia che seleziona gli interventi proposti dai Comuni per la riqualificazione e la valorizzazione di aree urbane degradate. Verranno utilizzati 230 milioni di euro di fondi del Minstero.

Altre novità
Dovrebbero venir meno delle norme che fissano i tetti per la compensazione dei crediti fiscali, da uno a cinque milioni di euro, a seconda del tipo di società. Si rinvia la materia all’emanazione di un decreto ministeriale.
Resta la norma che innalza le soglie di compensazione per i versamenti Iva.
Il credito d’imposta del 40% sulle spese ammissibili sul costo del personale è confermato ma resta circoscritto alle assunzioni altamente qualificate che danno diritto a un beneficio fiscale del 100% con un credito d’imposta massimo di 300 mila euro (non più 600 mila).

Redazione Tecnica

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