L’ingegneria sismica in Italia ha radici lontane: nelle aree a forte pericolosità sismica, già in epoca antecedente l’unificazione dei vari legittimi Regni che popolavano il territorio, erano presenti sistemi con caratteristiche di sismo-resistenza. Una tipologia costruttiva, tratteggiata nel recente volume Calcolo pratico delle costruzioni esistenti in muratura , le cui tracce sono ancora presenti in varie aree d’Italia.
In particolare si tratta delle cosiddette “case baraccate”, nate nel Regno delle Due Sicilie dopo i devastanti eventi di fine ‘700 che hanno colpito Calabria e Sicilia, benché tracce di tali sistemi risalgano già al 1627 (sistema “baraccato alla beneventana”). Il terremoto del 1783 provocò 30-50 mila vittime nelle varie province e l’allora governo Borbonico emanò le “Istruzioni Reali” (20 marzo 1784) che suggerivano la forma delle città, la regolarità della dislocazione degli edifici, la larghezza delle strade e indicavano precise regole per le strutture degli edifici.
L’efficacia di tali sistemi costruttivi sembra oggi poter essere ripresa ed implementata. Infatti recenti studi, condotti da vari gruppi di ricerca, tra cui quelli del prof. arch. Nicola Ruggieri presso l’Università della Calabria, tendono a dimostrare l’efficacia di tale sistema nell’attuale contesto ingegneristico.
Attingendo alle pubblicazioni dello studioso si apprende che “Il sistema antisismico borbonico, costituito da [NdA] muratura rinforzata da una rete di elementi lignei, fu sistematizzato in Calabria immediatamente dopo il catastrofico terremoto del 1783. ‘L’invenzione’ è dell’ingegnere La Vega che con abilità di sintesi unisce le più avanzate teorie antisismiche dell’Illuminismo e una diffusa e antica tradizione costruttiva lignea presente in Calabria. Definito nell’Ottocento come casa baraccata, il sistema borbonico si sviluppa durante la ricostruzione in varie versioni caratterizzate dalla presenza di telai di legno diversamente apparecchiati e con differenti dimensioni delle membrature componenti.”
La valenza di questo sistema, oltre a quanto ben evidenziato dagli studi di Ruggiero, risiede nel potenziale utilizzo della tecnologia del legno come sistema di retrofit per le strutture esistenti in muratura.
Benché tali concetti siano ancora in fase di evoluzione, si è deciso di dedicare una breve sezione a tali studi poiché sotto il profilo professionale sono meritevoli di attenzione e anche di sperimentazione “in campo”.
In tale contesto potrebbe risultare difficoltoso raccordare la struttura mista legno-muratura con i principi normativi attuali. Ma una lettura rigida della normativa rischia di far trascurare la lezione del nostro antenato professionale ing. La Vega, che vale la pena invece recuperare operativamente attraverso l’attività di quei tecnici che, sotto la propria responsabilità, hanno voglia e capacità di immettere sullo scenario tecnico possibili migliorie a tutto vantaggio della conoscenza comune.
Si ringrazia il prof. Ruggieri per la cordialità dimostrata durante la stesura del recente volume sulle murature esistenti , come virtuoso esempio di collaborazione scientifico-professionale, a volte rara eppur vitale in tempi difficili per le professioni tecniche.
“Sogiungendosi essersi verificata la Profezia del S. Padre Francesco di Paola espressa ne’ seguenti versi: Transibunt nave et dicent Hic Messana fuit” “Il terremoto di Messina del 1783” dai documenti dell’archivio di Stato di Torino a cura di Alberico Lo Faso di Serradifalco.
Calcolo pratico delle costruzioni esistenti in muratura
Le strutture in muratura costituiscono la tipologia costruttiva più diffusa in Italia, presente anche in molti pregevoli centri storici che caratterizzano il tessuto costruttivo.Questo volume raccorda gli studi classici nel contesto delle strutture in muratura con le più attuali ricerche in tema di protezione sismica del costruito.In esso sono raccolti molti studi compiuti sin dal 1997, a valle del terremoto Umbro-Marchigiano, integrati con l’attuale ricerca, cui occorre far riferimento nella pratica professionale per affrontare lo studio strutturale di tali classi di edifici.Una parte significativa del volume è dedicata alla diagnostica, passo imprescindibile per il corretto percorso di conoscenza dell’edificio, individuando anche i costi di riferimento per orientare tecnici e committenti alla gestione economica della fase progettuale.Nell’opera il lettore troverà la trasposizione pratica di formule e indirizzi teorici per un approccio moderno e allineato con i più recenti orientamenti scientifici, sempre senza perdere di vista la finalità operativa degli argomenti.Sono, probabilmente per la prima volta, riportati vari dati relativi a delle tipologie di murature particolari: le case in terra cruda e le murature baraccate. Le prime ancora oggi un significativo esempio di edilizia storica; la seconda tipologia merita di essere analizzata per le potenzialità di sviluppo soprattutto in tema di rinforzo di strutture esistenti.Al Manuale è associato il software professionale DomusWall MG di Interstudio (scaricabile online con i successivi aggiornamenti) all’interno di un’area riservata.Con un’interfaccia utente di tipo grafico il software permette di effettuare direttamente in punta di mouse le noiose operazioni di definizione della geometria e di inserimento dei carichi, con strumenti di calcolo completi che vanno da un’analisi dei carichi automatica fino alla verifica di tutti i setti e delle fondazioni.All’interno le istruzioni per il download della licenza d’uso. Sistemi operativi supportati: WINDOWS XP, 7, 8, 10 – Mac OS da 10.4.11 a 10.11.Nicola Mordà, ingegnere civile con pluriennale esperienza professionale, autore di numerose pubblicazioni di carattere tecnico, è titolare di uno studio di progettazione strutturale e sismica con sedi a Torino e all’estero. Ha collaborato e seguito importanti progetti di notevole impegno statico; si occupa di temi di carattere normativo, con particolare riferi- mento al settore delle strutture, e di nuove tecnologie in ingegneria civile.
Nicola Mordà | 2016 Maggioli Editore
70.00 € 66.50 €
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