Clivet alla terza conferenza nazionale sulle rinnovabili termiche

Clivet, azienda leader nei sistemi in pompa di calore a ciclo annuale per il comfort totale e sostenibile in ambito terziario, industriale e residenziale, prenderà parte il 31 maggio alla Terza Conferenza Nazionale sull’Efficienza Energetica Il caldo e il freddo nel conto 20-20-20. Le regioni si avvalgano delle fonti energetiche più convenienti, organizzata dall’Associazione ambientalista Amici della Terra, che si terrà a Roma presso il Centro Congressi Palazzo Rospigliosi.

Si tratta di un’occasione importante di approfondimento del tema della declinazione degli obiettivi 20-20-20 previsti dal PAN per le Regioni italiane, un tema di grande attualità, vista la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale 78 del 2 aprile del decreto ministeriale 15 marzo 2012  sulla Definizione e qualificazione degli obiettivi regionali in materia di fonti rinnovabili e definizione della modalità di gestione dei casi di mancato raggiungimento degli obiettivi da parte delle Regioni e delle province autonome, meglio conosciuto come “burden sharing”. Il “burden sharing”, oltre a indicare i target per le rinnovabili che le regioni devono recepire nei loro piano energetici entro 3 mesi Regione per Regione, prevede infatti misure di intervento in caso di inadempimento fino all’ipotesi di commissariare le amministrazioni che non raggiungono gli obiettivi.

In sostanza dopo il decreto legislativo n. 28 del 3 marzo 2011 per  il recepimento della direttiva RES, ed il decreto ministeriale del 15 marzo 2012 meglio conosciuto come “burden sharing”, le Regioni hanno ora obiettivi chiari sull’impiego di tecnologie che fanno ampio utilizzo delle rinnovabili ed i sistemi in pompa di calore, in cui Clivet è specialista, avranno un ruolo centrale per le regioni al fine di adempiere agli obiettivi assegnati dal Governo alle singole Regioni.

La conferenza sarà quindi un tavolo di confronto tra rappresentanti regionali, produttori industriali, sindacati e imprese su temi “caldi” quali i benefici socio-economici della strategia europea su energia e clima ed il contributo che possono darvi le rinnovabili termiche, di cui la pompa di calore è la tecnologia più promettente come già era emerso nella Seconda Conferenza Nazionale sulle Rinnovabili Termiche.

Già lo scorso 19 aprile 2011 durante la Seconda Conferenza Nazionale sulle Rinnovabili Termiche l’ingegner Molocchi degli Amici Della Terra aveva chiaramente evidenziato come le pompe di calore, tra tutte le tecnologie rinnovabili a livello nazionale, utilizzassero circa il 16% di energia rinnovabile, beneficiando di meno del 4% dei fondi di incentivazione governativa, mentre le rinnovabili elettriche, prendendo ad esempio solare fotovoltaico ed eolico, considerate nel loro insieme, generassero poco meno del 12% di energia rinnovabile, utilizzando però oltre il 57% dei fondi di incentivazione.

Una sproporzione questa che non può non impressionare le Regioni oltre che lo Stato nel disegno dei quadri di incentivazione futuri.

La presenza di Clivet avrà un ruolo centrale in questa conferenza, portando con la relazione Soluzioni applicative industrializzate basate sulla pompa di calore: best practices a garanzia di un’ampia diffusione i risultati pratici in termini di risparmio di energia primaria ed utilizzo delle fonti rinnovabili, ottenibili con i sistemi in pompa di calore nelle installazioni residenziali, siano esse nuove costruzioni o ristrutturazioni a testimonianza dell’alto valore dei sistemi in pompa di calore in generale e della proposta Clivet in particolare.

Per permettere ai partecipanti al convegno di toccare con mano “la tecnologia della pompa di calore”, Clivet esporrà in un’area dedicata adiacente alla sala conferenze GAIA Aria, la pompa di calore-impianto, cuore del sistema completo ELFOSystem per  riscaldamento, condizionamento, rinnovo e purificazione aria, acqua calda sanitaria, che permette di sfruttare l’energia solare rinnovabile in tutte le sue forme.

Commenta Jacques Gandini direttore marketing di Clivet (foto) “La tecnologia della pompa di calore sta attirando sempre di più l’interesse del mondo politico ed economico italiano per diverse ragioni: i sistemi in pompa di calore consumano mediamente il 50% in meno di energia primaria rispetto alle soluzioni a combustione, impiegano inoltre per il 75% energia solare indiretta contenuta in aria, acqua o terra, – riconosciuta dall’Unione Europea come fonte rinnovabile -, con le temperature medie italiane presentano infine efficienze molto elevate ben superiori a Paesi come la Germania o la Svezia che già da anni hanno fatto scelte importanti nella direzione di questa tecnologia. Sono tutti elementi questi che fanno della pompa di calore la soluzione ideale per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione del consumo di energia primaria, per l’abbattimento delle emissioni di CO2 e per l’incremento della quota di energia rinnovabile assegnati all’Italia dall’Unione europea”.

“Con il nostro intervento – continua Marco Grisot Application Manager Residential – a questo convegno vogliamo mostrare come le opportunità ottenibili con i sistemi in pompa di calore non siano solo calcoli teorici, ma concrete realtà provate da dati precisi raccolti in installazioni reali  nel nuovo e nelle ristrutturazioni in cui abbiamo installato ELFOSystem, il sistema Clivet per il comfort residenziale che permette di risparmiare fino al 50% di energia primaria, di eliminare le emissioni locali di CO2 e di utilizzare dal 75 al 100% di energia rinnovabile”.

La Terza Conferenza Nazionale sull’Efficienza Energetica, che s’inquadra nella campagna “Efficienza Italia” avviata dall’Associazione ambientalista Amici della Terra nel 2007, anno di lancio della strategia comunitaria al 2020 su energia e clima, coinvolgerà tutta la filiera impegnata nell’efficienza energetica e nello sviluppo del nostro Paese a partire dal Ministero dello sviluppo economico, per cui è prevista la presenza del sottosegretario De Vincenti, ai responsabili regionali delle politiche energetiche ed ambientali,  alle associazioni di categoria, ai sindacati ed ai produttori industriali.

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