Sabato 18 ottobre si terrà l’evento di presentazione ufficiale della Cittadella dello Sport di Tortona, un impianto sostenibile e innovativo – casa del Bertram Derthona Basket – destinato a rilanciare Tortona come punto di riferimento sportivo per l’intera provincia di Alessandria.
Il cantiere, inaugurato a ottobre 2021, ha visto l’area a sud-ovest della città, nella zona di San Guglielmo, prendere vita con la costruzione di diversi blocchi che prevedono un Palazzetto di ultima generazione da 5000 posti a sedere, il quartier generale del Derthona Basket e diverse aree esterne sia sportive con campi polifunzionali sia per attività ricreative. Il tutto su un’area complessiva di circa 70000 m2.
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Indice
Non solo basket: un polo d’attrazione per la città di Tortona
Finanziata dalla famiglia Gavio, la Cittadella dello Sport, data anche la posizione strategica nei pressi dell’autostrada A7, fungerà da polo di attrazione anche per le aree urbane circostanti. Oltre a costituire la nuova casa del Derthona Basket, infatti, il nuovo impianto, progettato dallo studio di architettura Barreca & La Varra di Milano e realizzato da Codelfa Spa, General Contractor per conto della Committenza, rappresenterà un centro di aggregazione per la città di Tortona, il suo territorio, i giovani e le loro famiglie, con spazi e strutture per il tempo libero, lo sport e la cultura.
Il cuore della Cittadella è rappresentato dal nuovo Palazzetto – che con una superficie coperta in pianta di circa 5.200 mq e un diametro della copertura di circa 80 m, è destinato principalmente ad ospitare le partite di pallacanestro del Bertram Derthona ma anche spettacoli e concerti – e dal nuovo quartier generale del Derthona, un edificio di due piani fuori terra, con il campo di allenamento, gli uffici e le sale riunioni della squadra. Completano il masterplan l’edificio infopoint/biglietteria e ristorante e quello con sala pesi al piano primo e gli spogliatoi al piano terra per le attività all’interno e all’esterno, che fronteggiano i campi all’aperto, oltre al grande parcheggio.
“Ogni aspetto è stato progettato pensando alla sostenibilità e all’inclusività. Il nostro obiettivo è creare un modello replicabile di gestione sostenibile per grandi impianti ed eventi, che possa diventare un esempio di interesse nazionale”, afferma Alessandro Gandolfo, Project management e AD di Codelfa – Gruppo Gavio. Proprio per questo, ad ottobre 2024, la Cittadella dello Sport di Tortona ha ottenuto il prestigioso riconoscimento di Fabbrica Sostenibile 2025, che sottolinea l’impegno del Gruppo Gavio verso un futuro più sostenibile.
Tutto il cemento e il calcestruzzo necessari per la realizzazione dell’impianto durante i tre anni di lavoro è stato fornito da Heidelberg Materials. Il Gruppo è stato coinvolto nei lavori di costruzione della nuova struttura polivalente, per la quale ha fornito complessivamente circa 20.000 mc di calcestruzzo, confezionato nell’impianto di Alessandria. I mix design dei calcestruzzi impiegati nella realizzazione delle opere interne e esterne sono stati studiati e testati in laboratorio, prodotti e approvati dalla Direzioni Lavori, coniugando aspetti di elevata resistenza, durabilità e sostenibilità per soddisfare i requisiti richiesti dalla Committenza e mettendo a disposizione la propria esperienza maturata nella fornitura di prodotti di eccellenza.
La società Deltapav di Heidelberg Materials Italia Calcestruzzi ha realizzato i massetti e i pavimenti industriali destinati alla posa delle pavimentazioni, interne ed esterne, dei campi da gioco. Complessivamente, con il cemento e il calcestruzzo forniti da Heidelberg Materials, sono stati posati circa 9000 m2 di pavimentazioni industriali e 10000 m2 di massetti di supporto in terra umida e cemento.
Il palazzetto del Derthona Basket
L’edificio del Palazzetto dello Sport si sviluppa su tre piani, di cui due fuori terra. Gli spettatori hanno l’accesso al piano terra, in diretta continuità con lo spazio esterno. Il Palazzetto, di proprietà privata e convenzionato all’uso pubblico, ha una capienza di 5000 spettatori, suddivisi in due anelli. Internamente, i percorsi orizzontali si sviluppano tramite un anello continuo sul quale si affacciano la sala riunioni, gli uffici, la sala stampa, l’area VIP e i relativi servizi. Dall’anello al piano terra si accede alle tribune ed è possibile raggiungere il primo e il secondo anello tramite collegamenti verticali puntuali.
Al primo piano vengono garantite alcune uscite di sicurezza per collegare l’interno con il camminamento esterno, raggiungibile dal piano terra tramite un sistema di rampe. L’illuminazione naturale del camminamento al piano terra è consentita tramite delle vetrate che separano l’interno dall’esterno.
Il secondo piano, che ospita le sale per la stampa e le zone lounge, appare come un “disco” a delimitare il camminamento esterno.

Il valore della sostenibilità
“Il progetto dell’impianto – racconta Gandolfo – ha posto particolare attenzione non solo alle esigenze di sicurezza più elevate, in conformità con le normative per gli impianti sportivi, ma anche agli aspetti costruttivi di contenimento energetico e di rispetto dell’ambiente in termini di scelta dei materiali e delle tecnologie. Il tutto per rispondere a requisiti specifici di sostenibilità sempre più stringenti, per edifici e strutture che siano più efficienti dal punto di vista energetico, rispettosi dell’ambiente e salubri per gli occupanti.”
Per il riscaldamento e per il raffrescamento estivo, la Cittadella è stata dotata di un sistema centralizzato con pompe di calore aria-aria a basso GWP (Global Warming Potential) in grado di produrre l’energia termica necessaria da fonti rinnovabili. Nell’ottica di ridurre il più possibile l’utilizzo di fonti energetiche ad alto contenuto di carbonio, la gran parte della copertura dell’edificio della facility, di utilizzo quotidiano, è coperto da impianto fotovoltaico. Il palazzetto, invece, non è stato dotato di impianti da fonti rinnovabili per via del suo utilizzo non continuativo che ne avrebbe reso difficile il corretto dimensionamento. “Per questo edificio, è prevista la stipula di un accordo PPA (Power Purchase Agreement) di fornitura di energia elettrica green con un produttore di energia elettrica”, precisa Gandolfo.
In un’ottica di sostenibilità e riduzione delle emissioni di CO2, tutto il complesso non utilizzerà gas metano o caldaie a combustibili fossili: grazie ad un efficiente sistema studiato per garantire minimi consumi ai vari scenari d’uso, infatti, il Palazzetto utilizzerà l’energia prodotta dalla centrale. Inoltre, gli impianti elettrici sono stati progettati con criteri di modularità, sicurezza, compatibilità ambientale ed efficienza. Sia nell’edificio principale che nel Palazzetto, la filosofia perseguita nella progettazione è quella degli edifici passivi, che si contraddistinguono per involucri edilizi fortemente isolati e l’utilizzo di tecniche e materiali in grado di ridurre il fabbisogno energetico soprattutto in termini di calore. Entrambi gli edifici sono isolati termicamente per garantire una maggiore efficienza dei consumi energetici, mentre l’edificio che ospita il campo di allenamento ha un rivestimento metallico di tipo Alucobond con finitura a specchio. La pelle del Palazzetto è costituita da una facciata ventilata in calcestruzzo facciavista opportunamente isolato termicamente che, nella parte superiore, presenta un rivestimento in lamiera microforata.
Per l’involucro del Palazzetto è stato utilizzato un calcestruzzo di qualità elevata, i.tech STRUCTURA Rck 40 a prestazione garantita, mentre per i getti delle travi e dei pilastri interni è stato fornito un calcestruzzo i.tech STRUCTURA Rck 50, entrambi idonei per la realizzazione di strutture interne ed esterne con elevate esigenze di durabilità. “I calcestruzzi i.tech STRUCTURA di Heidelberg Materials sono adatti alla realizzazione di manufatti in calcestruzzo armato esposti a condizioni ambientali piuttosto severe; ad esempio, in questo caso hanno consentito la realizzazione dei getti nei mesi invernali, mantenendo la necessaria lavorabilità e garantendo l’elevata prestazione meccanica allo stato indurito”, spiega Stefano Mogni, Responsabile commerciale Area Piemonte e Liguria di Heidelberg Materials.
I prodotti e materiali impiegati nella realizzazione degli edifici rivestono un ruolo importante nella certificazione LEED, in quanto contribuiscono ad aumentare i crediti necessari per raggiungimento della certificazione dell’edificio. In tal senso, devono avere una percentuale minima di riciclato pre e post-consumo, pari al 5%. In linea con quanto richiesto dai Criteri Ambientali Minimi (CAM) per il settore edilizia. “Il 30-40% della fornitura è stata confezionata con il cemento di tipo CEM III/A 42,5N proveniente dalla cementeria di Novi Ligure (AL), a basso tenore di CO2 grazie alla sostituzione di parte del clinker con loppa d’altoforno (40% di loppa e 60% di clinker) che garantisce il rispetto del contenuto di materia riciclata previsto dai CAM. L’utilizzo della loppa permette non solo di dare un valore al prodotto in termini di sostenibilità, ma ne ottimizza anche le prestazioni meccaniche. La reazione di idratazione dei cementi alla loppa si sviluppa nel tempo, consentendo progressivamente la chiusura dei pori del calcestruzzo, con il duplice vantaggio di ostacolare l’ingresso di acqua e agenti aggressivi e di ritardare il processo naturale della carbonatazione, il che conferisce una maggiore durabilità al calcestruzzo. Questo calcestruzzo è stato impiegato per la realizzazione delle opere strutturali interne del palazzetto e per i getti delle parti esterne dell’impianto“, conclude Mogli.


Con lo stesso cemento CEM III/A 42,5N, le squadre della Deltapav hanno realizzato i massetti di supporto a rapida asciugatura per la posa delle pavimentazioni dell’edificio destinato ad ospitare il quartiere generale del Derthona Basket. “Come Deltapav, ci siamo occupati della realizzazione dei massetti di sottofondo per la pavimentazione in parquet del campo di allenamento e di quelli di supporto delle pavimentazioni delle sale riunioni e degli uffici della squadra, sui quali sono stati posati i rivestimenti previsti da progetto. Le nostre squadre hanno anche provveduto al rivestimento in resina degli spalti della tribuna del campo di allenamento“, spiegano Giuseppe Montuori, Responsabile della linea rivestimenti resinosi,e Christian Vaduva, Responsabile di cantiere per la posa dei massetti e pavimenti industriali di Deltapav.
La società ha inoltre realizzato tutte le pavimentazioni in calcestruzzo ad uso industriale del complesso sportivo, da quella del campo da gioco nell’edificio del Palazzetto a quelle ricoperte in resina per i campi e le aree sportive indoor e outdoor. Per le pavimentazioni industriali sono stati impiegati i calcestruzzi i.pro Pavimix® di Heidelberg Materials. “Si tratta di calcestruzzi a prestazione specifica, atti a fornire la soluzione ottimale alle diverse tipologie di pavimentazioni industriali e una corretta durabilità in rapporto alle scelte del progettista, alle esigenze delle imprese e alle aspettative del Committente”, spiega Montuori. I calcestruzzi i.pro Pavimix® sono prodotti in conformità alle indicazioni della norma UNI 11146-05 e al capitolato Tecnico dell’Ente Nazionale CONPAVIPER, l’Associazione Italiana Sottofondi, Massetti e Pavimentazioni e Rivestimenti Continui.
La durabilità del calcestruzzo rappresenta una caratteristica fondamentale di sostenibilità. L’utilizzo di calcestruzzi ad alte prestazioni e cementi sostenibili contribuisce infatti ad incrementare la durabilità e migliorare la sicurezza delle strutture. È anche con la realizzazione di cementi e calcestruzzi con materiali riciclati e materie prime seconde, senza rinunciare alla qualità e alle prestazioni, che Heidelberg Materials punta al raggiungimento dell’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO₂ al 2030 e alla neutralità carbonica al 2050.
Scheda progetto
Location: Tortona (Alessandria)
area di intervento: 70.000 m2
Committenza: Gruppo Gavio
Progettazione architettonica e Direzione Artistica: Barreca & La Varra
Imprese: Sile Costruzione Srl, Prefabbricati Guerrini Srl, B 2008 Costruzioni Società Cooperativa, Bieffe Montaggi, Strutture Srl, F.Lli La Rocca Srl, Testa Scavi Srl, Impresa Edile Maiola Gianluca
General contractor: Codelfa
Project management: Alessandro Gandolfo
Coordinamento generale: Mpartner srl
Coordinamento urbanistico: Appia srl
Progetto strutture: Studio Capè Ingegneria srl
Progetto impianti elettrici, speciali, meccanici: Studio Associato Faletti – Zenucchi
Progetto acustico: Ing. Daniela Mannina
Progetto VVF: Studio Tecnico Ing. Andrea Costa
Tecnico consulente CONI: Arch. Giuseppe De Martino
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