Bonus Mobili 2014: i 7 punti chiave dell’agevolazione fiscale

Per tutto il 2014 sarà possibile sfruttare il Bonus Mobili, che consente a chi effettua lavori di ristrutturazione edilizia di detrarre fino al 50% delle spese sostenute per acquisto di arredi ed elettrodomestici da destinare all’unità immobiliare oggetto dei lavori.

Purtroppo, come già segnalato su queste pagine, il Bonus Mobili 2014 presenta una doppia limitazione: di spesa e temporale (leggi in proposito l’articolo del 10 aprile 2014 su Ediltecnico.it).

Rimandando per ulteriori informazioni i nostri lettori alla Pagina dedicata al Bonus Mobili 2014, forniamo una sintetica lista di punti chiave relativi a questa agevolazione fiscale.

Per il bonus occorre la manutenzione straordinaria

Per poter sfruttare il Bonus Mobili 2014 è necessario che il contribuente abbia realizzato degli interventi edilizi di ristrutturazione edilizia o di manutenzione straordinaria.

In pratica, seguendo l’interpretazione restrittiva della norma contenuta nella circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 29 del 18 settembre 2013, il bonus sugli arredi non può essere ottenuto se gli interventi sono legati alla sicurezza della casa o alla prevenzione degli atti illeciti, a meno che questi non rientrino in un quadro di lavori edilizi più importanti e, quindi, rientranti quantomeno nell’alveo della manutenzione straordinaria.

Per quanto riguarda i condomini, invece, confermato lo sfruttamento dell’agevolazione per l’acquisto di arredi da destinare alle parti comuni del fabbricato.

Date di acquisto dei mobili e di esecuzione lavori

La detrazione IRPEF garantita dal Bonus Mobili 2014 vale per le spese di acquisto di mobili e grandi elettrodomestici sostenute nel periodo compreso dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014. Il pagamento può essere effettuato sia tramite bonifico parlante sia tramite utilizzo di carte di credito o carte di debito (bancomat).

Nel primo caso, fa fede la data indicata sull’ordine di bonifico; nel secondo caso, fa fede la data sullo scontrino che attesta l’avvenuta transazione (non quella in cui viene addebitato l’importo sul c/c).

Da considerare anche la data di esecuzione dei lavori. Per garantirsi l’agevolazione, infatti, è necessario che la data di inizio lavori di ristrutturazione sia precedente a quella di acquisto degli arredi.

Per dimostrare che i lavori edilizi sono iniziati prima della data di pagamento dei mobili si può fare riferimento a:

1. data sui titoli abilitativi edilizi

2. data della comunicazione all’ASL (ove previsto)

3. autocertificazione (per i lavori che non richiedono il rilascio di permessi da parte del Comune)

Quali mobili ammessi

Nessun cambiamento in questo caso. Rientrano nel Bonus Mobili 2014 gli acquisti per i mobili nuovi classici (tavoli, sedie, divani, librerie, credenze, armadi, ecc.). Ammessi all’agevolazione anche gli apparecchi di illuminazione, a patto che siano un necessario complemento di arredo.

Gli altri complementi d’arredo, pavimentazioni e porte comprese, non sono agevolabili.

Rientrano nell’agevolazione anche i grandi elettrodomestici bianchi di classe energetica A+ e i forni (classe A). L’elenco completo dei grandi elettrodomestici bianchi lo si può consultare a questo link.

Modalita’ di pagamento

Come già accennato, sono ammessi i pagamenti tramite bonifico parlante, nella cui causale vanno indicate le stesse informazioni utilizzate per la ristrutturazione edilizia (leggi in proposito il post I sette punti per compilare il bonifico nella nuova Detrazione 50%).

Ammesso anche il pagamento con carte di credito e carte di debito. Pagare tramite assegni e contante fa decadere il diritto al Bonus Mobili 2014.

Documentazione da conservare

A cura del contribuente, per eventuali richieste da parte degli organi di controllo, vanno conservate le fatture, le ricevute di avvenuto pagamento con bonifico o, nel caso di pagamento con carta, la ricevuta di avvenuta transazione e i documenti di addebito sul conto.

Quanto si può spendere e quanto si recupera

Con il Bonus Mobili 2014 il tetto di spesa massimo è stato fissato in 10.000 euro, su cui si calcola la detrazione del 50%. Il limite si riferisce alla singola unità immobiliare o al singolo condominio e non al contribuente.

La ripartizione delle detrazione è uguale a quella valida per il bonus sulle ristrutturazioni edilizie: 10 rate annuali di pari importo.

Limite di spesa per il 2014

Come anticipato a inizio articolo, la Legge di Stabilità 2014 ha introdotto una doppia limitazione al bonus sugli arredi per il 2014.

Anzitutto, le spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici devono essere uguali o inferiori a quelle sostenute per gli interventi edilizi alle quali sono agganciate. In secondo luogo, il limite si applica alle spese effettuate dal 1° gennaio 2014, secondo il principio di cassa applicabile alle persone fisiche.

Redazione Tecnica

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