Aggiornamento del 28 novembre 2024_Nell’articolo 8 del disegno di legge di Bilancio, che contiene la lista delle detrazioni fiscali per i lavori edilizi che vengono prorogate per i prossimi anni, non c’è traccia dell’agevolazione per la sistemazione a verde di terrazzi e cortili, creazione di giardini pensili e coperture a verde di tetti a pareti, che quindi scadrà con il prossimo 31 dicembre.
È stato però presentato un emendamento della maggioranza che ripropone l’agevolazione ancora per un anno vale a dire fino al 31 dicembre 2025. Invariato il tetto di spesa a 5 mila euro. Si tratta di uno degli emendamenti “segnalati” dai partiti, quindi uno degli emendamenti che hanno maggiori possibilità di ottenere il via libera dal governo al momento della votazione.
C’è comunque ancora un po’ di tempo per approfittarne, sia per i piccoli che i grandi lavori, purché si tratti di interventi straordinari.
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Indice
Interventi e Bonus
Il Bonus Verde è stato introdotto con la Legge di Bilancio 2018 e poi prorogato annualmente. Si tratta di una detrazione Irpef del 36% su una spesa massima di 5 mila euro per i costi sostenuti per la sistemazione a verde di aree scoperte di pertinenza, giardini e cortili, nonché per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili, anche come “capotto verde”.
Sono agevolabili anche gli interventi di manutenzione straordinaria sulle aree verdi già esistenti e che comportano il radicale rinnovamento dell’area, ad esempio con la piantumazione di nuovi arbusti ma anche di alberi.
Detrazione riconosciuta anche per la creazione di pergolati, come pure per la realizzazione di fioriere e l’allestimento a verde di balconi e terrazzi, purché si tratti di creare un’area verde permanente.
No ai giardini fai da te
In ogni caso l’intervento deve essere realizzato da un giardiniere, mentre l’agevolazione non è prevista per il semplice acquisto di piante e arbusti a fronte di lavori realizzati autonomamente. Il fatto che la detrazione non sia riconosciuta per il solo acquisto di piante o altro materiale, non esclude però – come chiarito dall’Agenzia delle entrate – che ci possa rivolgersi a fornitori diversi per l’acquisto delle specie vegetali necessarie e per la realizzazione dell’intervento, fermo restando che l’agevolazione spetta a condizione che l’intervento di riqualificazione dell’area sia complessivo.
Per questo tra le spese detraibili rientrano anche quelle per lo studio del terreno e la progettazione dei nuovi spazi verdi, a patto, ovviamente, che l’intervento venga poi effettivamente realizzato.
Immobili e limiti di spesa
Il limite di spesa di 5 mila euro è riconosciuto per singolo immobile a destinazione residenziale, a prescindere dal fatto che si tratti di prima casa o casa di vacanze. Di conseguenza chi effettua interventi su più abitazioni può usufruire di diversi tetti di spesa.
L’agevolazione è ammessa anche per gli interventi sulle parti comuni condominiali, con un autonomo tetto di spesa pari a 5 mila euro per appartamento, per cui in caso di interventi di sistemazione a verde eseguiti sia sulla propria unità immobiliare sia sulle parti condominiali, il proprietario ha diritto a calcolare la detrazione su un importo pari a 5 mila euro per le spese effettuate sul proprio immobile e euro 5 mila per la parte di competenza delle spese condominiali addebitata in base al millesimi.
Fatture e pagamenti tracciabili
Per l’agevolazione i pagamenti devono essere effettuati con strumenti tracciabili, bancomat, carte di credito, bonifici ordinari, ma anche assegni bancari e postali non trasferibili.
Nel documento di spesa deve essere indicato il codice fiscale del soggetto beneficiario della detrazione e deve riportare la descrizione dell’intervento in modo che sia possibile ricondurre la spesa sostenuta a quelle agevolabili.
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