Nel corso degli ultimi decenni l’approccio progettuale in relazione al tema della disabilità ha acquisito progressivamente un elevato grado di ricchezza e complessità. Da un lato la crescente consapevolezza che deriva dalla diffusione dell’approccio human-centered ha contribuito alla maturazione di una cultura diffusa che pone l’accento sulla diversità degli esseri umani – design for diversity. D’altra parte, lo studio approfondito sul tema della disabilità ha portato alla luce l’ampiezza del dibattito relativo al riconoscimento delle differenti tipologie di disabilità (fisiche, sensoriali, comunicative e cognitive), definite da sintomi o effetti.
Il testo L’accessibilità dei luoghi per eventi. Un approccio incrementale di ricerca e sperimentazione – che è possibile scaricare gratuitamente a fondo articolo – illustra il progetto di ricerca-azione intitolato Scivola, dedicato all’accessibilità degli spazi per eventi temporanei, inquadrandolo nel dibattito contemporaneo che affronta la relazione tra progetto e disabilità. Il tema di ricerca presenta molte criticità, soprattutto dal punto di vista normativo, perché tratta spazi spesso realizzati attraverso operazioni di adeguamento di contenitori edilizi esistenti per accogliere esposizioni ed eventi culturali. Questi progetti sono caratterizzati da un alto livello di spettacolarizzazione che a volte tende a portare in ombra la posizione dell’utente.
La normativa, in questi casi più che in altri, si applica all’interno di un difficile equilibrio che deve garantire l’accessibilità e la sicurezza dell’utente e mantenere al contempo il valore di unicità e spettacolarità del progetto dello spazio per l’evento. Per salvaguardare questo equilibrio l’approccio di ricerca adottato per Scivola ha previsto la partecipazione di partner eterogenei, che hanno contribuito nelle diverse fasi del processo con strumenti e linguaggi differenti.
La costruzione di un progetto di ricerca che, attraverso la formazione di un network, potesse offrire diversi punti di vista e potenzialità di azione ha rappresentato anche un’opportunità sperimentativa dal punto di vista didattico. Attraverso un approccio innovativo di learning by doing gli studenti hanno infatti incrementato la conoscenza sul tema e, in particolare, la consapevolezza del rapporto tra il proprio corpo e lo spazio.
Il progetto Scivola è nato da un’idea di Kindi, insieme a Ciclica, al Politecnico di Milano, all’associazione Rotellando, all’associazione Tortona Savona e co-finanziato dalla Fondazione Cariplo, ed è stato articolato attraverso un repertorio di esperienze, strumenti e artefatti comunicativi che, messi a sistema, potessero introdurre un approccio diverso al tema, ponendosi non come soluzione al problema dell’accessibilità degli spazi per eventi temporanei, ma come stimolo e sensibilizzazione.
L’obiettivo sotteso al progetto è stata l’introduzione di una sensibilità e di un approccio alla progettazione che trasformasse l’attenzione all’accessibilità da vincolo in opportunità creativa di sperimentazione.
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Gli autori
Barbara Camocini, Architetto e Dottore di Ricerca in Architettura degli Interni e Allestimento, è Professore Associato presso il Dipartimento di Design del Politecnico di Milano e membro del Laboratorio di Innovazione e Ricerca sugli Interni (Lab.I.R.Int.). Svolge attività di ricerca sulla modificazione dell’habitat dell’uomo contemporaneo attraverso processi Adaptive Reuse e sulle conseguenti strategie di rinnovamento urbano.
Giulia Gerosa, Architetto e Dottore di Ricerca in Disegno Industriale e Comunicazione multimediale, è Professore Associato presso il Dipartimento di Design e co-direttore del Master in Interior Design coordinato da Politecnico di Milano e Scuola Politecnica di Milano. I suoi ambiti di ricerca riguardano la progettazione degli spazi interni, con particolare attenzione alla componente comunicativa del progetto.
Francesco Scullica, Architetto e Dottore di Ricerca in Architettura degli interni, è Professore Associato presso il Dipartimento di Design del Politecnico di Milano, dove si occupa di temi che riguardano molteplici ambiti dell’interior design, e la relazione fra interior design e progettazione accessibile/design for all.
Articolo originariamente pubblicato su Architetti.com
Immagine: Performance all’interno degli spazi aperti del Fuorisalone, Milano Design Week 2019 (immagine dal video realizzato da Perla Sardella)
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