Il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio ha illustrato le azioni politiche principali che porterà avanti: garantire alle PMI la possibilità di concorrere agli appalti pubblici (appalti a km 0), impegnarsi per risolvere il problema dei debiti insoluti della PA nei confronti delle imprese (30 miliardi di euro), accelerare i pagamenti delle fatture negli appalti pubblici, ed utilizzare solo fonti rinnovabili entro il 2050. Ma in merito alla riqualificazione energetica degli edifici, il Ministro non chiarisce e perciò rimane ancora ignoto il destino delle detrazioni.
Cosa cambia per le PMI: tutte le misure
Il Governo gialloblu si impegna a fornire alle PMI la possibilità di partecipare agli appalti pubblici e non solo ai subappalti. Per farlo, si renderà difficile derogare alla disciplina per le stazioni appaltanti, concedendo più importanza all’elemento della territorialità (per questo si parla di appalti a km 0) e attraverso una semplificazione dell’assegnazione dei contratti sotto soglia alle PMI, con la previsione di una riserva anticipata di quote appaltabili. Inoltre, Di Maio, parlando del ritardo dei pagamenti, ha precisato l’intenzione di intervenire tempestivamente sul Codice Appalti al fine di potenziare la compensazione tra crediti e debiti nei confronti della P.A. Infine, il Ministro ha indicato il Durc e il meccanismo dell’avallamento tra le tematiche da rivedere.
Fonti rinnovabili al centro dell’azione di governo
Il Ministro Di Maio ha rimarcato l’impegno del governo per riuscire ad avere, per il 2050, un sistema energetico completamente basato su fonti rinnovabili e sostenibili: “Il primo passo è procedere con un Piano Energia e Clima che passa attraverso la mobilità sostenibile, lo sblocco del mercato delle fonti rinnovabili e la lotta alla povertà energetica”. Poi ha aggiunto: “La green economy e l’energia circolare sono elementi chiave del contratto. Sulla Strategia Economica Nazionale si può fare di più. Il tema dell’energia va affrontato con le partecipate di Stato, le quali stanno operando ognuna indipendentemente dall’altra. Anche nello sviluppo dello storage domestico, ad esempio, stanno agendo ognuna seguando una propria via. C’è bisogno di una strategia unica e di un grande sforzo di coordinamento”.
Riqualificazione energetica: e le detrazioni?
Alla domanda del Senatore Adriano Paroli, inerente alla possibile proroga delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli immobili, il Ministro Di Maio ha evitato di rispondere nel dettaglio, citando gli incentivi, gli sgravi fiscali e l’ecobonus, senza specificare l’intenzione del Governo.
Nel contratto di governo Lega M5S, viene citato il rilancio del patrimonio edilizio, la rigenerazione urbana e la riqualificazione energetica degli edifici, ma resta da capire attraverso quali strumenti si cercherà di raggiungere questi obiettivi dichiarati.
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