PASSIVHAUS, per progettare il futuro dell’edilizia sostenibile

Passivhause è una “rivoluzione silenziosa”. Perchè?

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Il futuro dell’edilizia sostenibile, clima e territorio, tecnologie e aspetti funzionali Passivhaus, convenienza economica, esperienze internazionali e casi studio. Sono stati questi i temi affrontati il 25 novembre nell’auditorium dell’Opificio Golinelli di Bologna nell’ambito della V conferenza nazionale Passivhaus organizzata da ZEPHIR Passivhaus Italia, istituto nazionale di fisica edile accreditato come partner di riferimento in Italia per Passivhaus. Diciassette relatori esperti di temi ambientali ed efficienza energetica degli edifici, tra cui studiosi internazionali, suddivisi in cinque blocchi tematici si sono dati appuntamento nella città delle due Torri per progettare insieme a professionisti, aziende e istituzioni il presente e futuro dell’edilizia sostenibile creando un network tra tutti i protagonisti della filiera.

Passivhaus: uno standard riconosciuto?

Passivhaus è ormai diventato uno standard costruttivo riconosciuto a livello internazionale per l’architettura sostenibile che garantisce un alto livello di comfort con un consumo di energia molto ridotto, contribuendo così alla salvaguardia del clima. Una “rivoluzione silenziosa”, l’ha definita il direttore dell’istituto nazionale ZEPHIR Passivhaus Italia Dr. Francesco Nesi aprendo i lavori. “Bisogna tornare alla semplicità – ha detto Nesi – siamo noi a contribuire al surriscaldamento globale, ne siamo responsabili e l’umanità è chiamata a prenderne coscienza e a cambiare stile di vita. Dobbiamo ripartire quindi da quello che si è sempre fatto”.

Passivhaus, clima e territorio

Tra qualche anno in Italia, entro il 2019 per edifici pubblici ed entro il 2021 per edifici privati, diventerà obbligatorio costruire solo edifici nZEB (edifici a energia quasi zero) per abbattere i consumi degli edifici tra le cause principali dell’inquinamento del nostro Pianeta. E il metodo Passivhaus risulta essere la via più breve per arrivare ad edifici ad energia quasi zero.

Una strada che necessita di competenze, di far rete e di dare riconoscibilità a chi applica buone prassi. “Per continuare sempre più sulla strada dell’edilizia sostenibile serve un lavoro congiunto tra istituzioni, gruppi di ricerca, professionisti, costruttori” ha detto Andrea Gnudi, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Bologna. “Con la recente l’attivazione di una commissione di lavoro specifica sull’edilizia sostenibile abbiamo in programma di lavorare insieme ai colleghi architetti e alle istituzioni”.

Massimo impegno anche da parte di Confindustria Emilia Area Centro rappresentata dall’Arch. William Brunelli soprattutto per quanto concerne gli edifici produttivi ovvero i capannoni con correlata formazione e sensibilizzazione della classe energy manager.

Anche il Comune di Bologna va in questa direzione tanto che dal 2009 un regolamento comunale ha introdotto incentivi sulle nuove costruzioni, poi estesi alla riqualificazione dell’esistente. A spiegarlo è Giovanni Fini, del settore ambiente ed energia del Comune di Bologna. “Stiamo andando verso nuovi strumenti di governo del territorio. E anche la legge sull’urbanistica che sta approvando la Regione va in questa direzione”, ha aggiunto.

Riconoscibilità e premialità ai cittadini che applicano buone pratiche nei Comuni di Jesi e Porto Sant’Elpidio. Il nuovo regolamento garantisce uno sconto sugli oneri e premialità volumetriche se gli edifici vengono certificati Passivhaus. A entrambi i comuni è stata consegnata targa di riconoscimento per l’impegno e l’attenzione verso Passivhaus.

Uno degli ambiti di applicazione è indubbiamente anche quello del vasto patrimonio abitativo dell’Esercito Militare impegnato in Italia e all’estero. Ha spiegato il Generale di Divisione e Capo Reparto del Quinto Reparto Affari Generali dello Stato Maggiore dell’Esercito – Affari Generali SME. “Stiamo portando avanti la sperimentazione di un modulo abitativo trasportabile costruito seguendo lo standard Passivhaus, adatto per essere abitato da militari. Attraverso un braccialetto abbiamo misurato i parametri vitali dimostrando come le condizioni di stress vengono abbattute in modo significativo e così i costi. Allo stesso modo stiamo studiando moduli abitativi per ospedali da campo”.

Di clima e territorio ha parlato Luca Lombroso, tecnico meteorologo certificato e divulgatore ambientale di ritorno dalla 23esima conferenza Onu sui cambiamenti climatici Cop23: “A Bonn l’Italia è stata protagonista. Il futuro è verso le fonti rinnovabili e l’abbandono del carbone. Si va in modo irreversibile verso l’accordo di Parigi, che non è messo in discussione”.

Si, ma quando arriva questo famigerato futuro? (ndr).

Sul tema clima, ha spiegato invece Dino Zardi, professore dell’Università di Trento: “Siamo in procinto di attivare delle associazioni professionali per i meteorologi e da settembre 2018 sarà attivato il primo corso di laurea in meteorologia in Italia con sede a Trento e congiunto con Innsbruck, dando così la possibilità di ottenere una doppia laurea”.

Di strategia energetica nazionale e di obiettivi e azioni sul territorio ha discusso Francesco Cappello, esperto Energetico per ENEA, specificando che “ENEA ha obiettivi simili a quelli di ZEPHIR e di Passivhaus da un punto di vista tecnico, normativo, legislativo, di divulgazione, partecipazione e diffusione. Una delle buone prassi da applicare è quella di conoscere quanto si consuma in casa. Permette di sapere quanto si inquina e quanto si spende”.

Non è mancato uno sguardo alle esperienze internazionali con Dragomir Tzanev per la Bulgaria. “Il primo edificio Passivhaus certificato è stato un asilo. Il primo passo per noi è quello dell’istruzione tanto che gli standard Passivhaus vengono insegnati in otto istituti”. Stefan Pallantzas per la Grecia, che conta oltre venti progetti in fase di costruzione, e Juan Manuel Castaño per la Spagna, dove sono 43 a oggi gli edifici certificati. In Italia si sta assistendo ad una crescita esponenziale degli edifici certificati. “Dal 2011 abbiamo attivato 26 corsi certificati Passivhaus, sono circa 400 i progettisti formati e 150 gli operatori di cantiere, oltre mille i workshop ed eventi – ha fatto presente Francesco Nesi. “Abbiamo certificato 16 Passivhaus e 50 edifici sono quelli in fase di ultimazione e certificazione”.

La parola è poi passata ai Platinum Stefano Faganello, direttore tecnico EXRG srl, che ha parlato di soluzioni di climatizzazione per edifici Passivhaus in clima mediterraneo, tecnologie e aspetti funzionali e Giovanni Grimaldi, presidente WeUnit Group SPA, che ha affrontato invece in tema del finanziamento come volano per la riqualificazione.

L’ultima parte della conferenza è stata dedicata all’applicazione pratica dello standard Passivhaus e ai casi studio: Putignano (Bari), Cesena (FC). Due focus in particolare sulla qualità acustica delle Passivhaus e sulla ristrutturazione Passiva a Vespolate.

 

PASSIVHAUS, per progettare il futuro dell'edilizia sostenibile passivhaus 2
Francesco Nesi

Passivahaus, il libro

A segnare come storica questa quinta edizione è stata anche la presentazione in anteprima di “PASSIVHAUS, la prima pubblicazione in Italia firmata dal Direttore ZEPHIR Dr. Phys. Francesco Nesi con la collaborazione di tre professionisti Ing. Michele De Beni, Ing. Ileana Iannone, Arch. Alice Rosini. L’opera, che gode della prefazione dell’ideatore del concetto Passivhaus, il Prof. Dr. Wolfgang Feist, si rivolge a progettisti, consulenti, operatori del settore delle costruzioni e amministrazioni. Il Italia e a livello internazionale è il primo lavoro completo dedicato al mondo Passivhaus e nasce per ristabilire ordine in un mercato dove è facile cadere in confusione.

L’edizione 2017 è stata patrocinata da Passivhaus Institut, Enea, Confindustria Emilia Area Centro, Comune di Bologna e AMBIENTE – rivista nazionale con il patrocinio del Ministero dell’ambiente e delle politiche agricole. Inoltre è stata accreditata dagli Ordini e Collegi Professionali: Ingegneri, Architetti, Geometri, Periti Industriali di Bologna.

PASSIVHAUS

Il comparto dell’edilizia in Italia sta vivendo trasformazioni e crisi epocali. Sempre più spesso si sente parlare di “crollo del mercato immobiliare” ma esiste un ambito in cui lo sviluppo continua ad essere vigoroso ed è quello degli edifici passivi o meglio PASSIVHAUS. In questo settore costruttori, imprese, artigiani, professionisti, produttori di componenti, amministrazioni e committenti in genere stanno facendo registrare un interesse in costante crescita. In queste 300 pagine presentiamo sotto una nuova luce lo standard PASSIVHAUS, uno standard costruttivo che ha già superato i 25 anni di vita, dimostrando piena solidità e versatilità a fronte di esperienze concrete su edifici costruiti e monitorati in tutto il mondo. Per il settore edilizio e per l’Italia rappresenta la prima pubblicazione completa sul mondo PASSIVHAUS tra approfondimenti tecnici, casi studio concreti e best practices rivolta a tutti coloro che hanno a cuore una progettazione di qualità e la realizzazione di edifici con elevati livelli di comfort abitativo. Una guida puntuale per committenti interessati ad approfondire conoscenze ed acquisire competenze tecniche per il raggiungimento di un unico obiettivo: edifici confortevoli, semplici ed economicamente convenienti. Il volume, impreziosito dalla Prefazione a cura dell’ideatore di PASSIVHAUS, il Prof. Dr. Wolfgang Feist, vuole essere una “bussola” per tutti coloro che desiderano conoscere meglio questo innovativo approccio progettuale e diventare attori protagonisti di una grande rivoluzione silenziosa per l’edilizia sostenibile.PASSIVHAUS, il futuro è ora.Francesco Nesi  Fisico edile, PhD in Fisica presso l’Università di Regensburg e Post-Doc in Fisica Edile all’Università di Innsbruck. Direttore dell’Istituto nazionale ZEPHIR Passivhaus Italia, ha al suo attivo centinaia di seminari, corsi, workshop e convegni sul tema del risparmio energetico presso Ordini e Collegi professionali, associazioni di categoria, amministrazioni pubbliche. Dal 2007 promuove lo standard PASSIVHAUS in Italia e nel mondo, aprendo nuovi mercati, sviluppando tools per l’ottimizzazione economica degli interventi e per la validazione dei dati climatici, sviluppando sistemi e tecnologie per il risparmio energetico ed analisi di salubrità ambientale in collaborazione con numerose Università italiane e straniere. Autore di decine di pubblicazioni su riviste scientifiche e specializzate, collabora attivamente con diverse realtà territoriali ed internazionali per l’integrazione dello standard PASSIVHAUS in protocolli di certificazione ambientale.

Francesco Nesi | 2017 Maggioli Editore

35.00 €  28.00 €

Nel 2018, la sesta Conferenza Nazionale Passivhaus di cui presto saranno svelati luogo e data. Per informazioni: www.zephir.ph

Redazione Tecnica

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