In previsione dell’elezione del nuovo Consiglio d’indirizzo GBC, abbiamo intervistato i candidati consiglieri. Iniziamo dall’Ing. Luca Bertoni Esperto in Gestione dell’Energia (UNI CEI 11339:2009) Certificato SECEM e l’Ing. Roberto Cereda, partner di Lombardini 22 e Direttore di L22 Engineering & Sustainability.
I motivi della candidatura
Nell’ottica di comporre un Consiglio di competenze, è importante fare affidamento su profili di contenuto. È importante mettere in evidenza i percorsi di tutti i candidati, per conoscere più da vicino i campi tecnici in cui si muovono e in cui potranno muoversi. Quale percorso l’ha condotta alla candidatura per GBC?
LB. Partecipo alle attività di GBC da circa 10 anni, nel Chapter Lombardia e nel gruppo di lavoro che ha redatto GBC Quartieri e le linee guida sui CAM Edilizia. In Lombardia siamo riusciti a far inserire nel Piano Energetico Regionale un esplicito riferimento a GBC Quartieri, quale riferimento per valutare la sostenibilità ambientale delle pianificazioni urbanistiche.
RC. Nel 2007 ho fondato, insieme ad altri 6 soci, Lombardini22, società di progettazione. Sono direttore della business unit L22 Engineering & Sustainability, che permette di gestire grandi progetti di M&E design con particolare attenzione alla sostenibilità e al risparmio energetico. Ritrovo nella filosofia e approccio del GBC tutti i valori che da sempre abbiamo perseguito.
Le sfide green
Oggi è fondamentale utilizzare tecnologie di costruzione che garantiscano efficienza energetica e consumi ridotti. Come interpreta la sua azienda le sfide green dell’edilizia?
LB. Una serio approccio alla sostenibilità, energetica ed ambientale, delle costruzioni non può più derogare da una valutazione sull’intero ciclo di vita delle diverse tecnologie. Una sfida lanciata dai CAM edilizia riguarda la durata prestazionale dei componenti da utilizzare: la nostra ricerca va anche in quella direzione.
RC. Quello di Lombardini22 è un approccio olistico. Per noi progettare non è una sfida ma una continua ricerca di soluzioni che migliorino i prodotti che progettiamo sotto tutti gli aspetti, energetico, spaziale e di sostenibilità economica.
Cosa dovrà fare GBC?
Da anni si parla di edilizia sostenibile. Dal 2008, GBC Italia diffonde la cultura del costruire consapevole. Nel corso degli anni, integrando in una proposta organica realtà imprenditoriali nazionali e locali, è stato fatto tanto. Quali sono, secondo lei, le attività che il Consiglio deve intraprendere in futuro?
LB. Il Consiglio che verrà ha il compito di consolidare la presenza ed il contributo della cultura GBC al mondo delle costruzioni italiane. Penso a GBC Quartieri, che stravolge l’approccio classico all’urbanistica italiana con una proposta chiara e trasparente per valutare la reale sostenibilità delle pianificazioni.
RC. Continuare a favorire e accelerare la diffusione di una cultura dell’edilizia sostenibile, guidando la trasformazione del mercato, in tutta la filiera immobiliare, secondo una visione di economia circolare – progettazione, costruzione, gestione, manutenzione. Ritengo fondamentale anche il coinvolgimento delle Istituzioni per l’emanazione di leggi funzionali a favorire la riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano particolarmente obsoleto.
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