Martedì 5 luglio le Commissioni riunite Agricoltura e Ambiente del Senato hanno avviato l’esame dei disegni di legge 2383 a proposito del contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo già edificato (ddl consumo di suolo). Non serve imporre per legge il contenimento del consumo di suolo senza un progetto non solo economico ma anche strategico di rigenerazione. Servono nuove politiche di rigenerazione urbana finalizzate non solo al recupero edilizio delle città, alla messa in sicurezza e alla riabilitazione energetica del patrimonio edilizio, ma anche a operazioni importantissime, come l’inclusione sociale, la riqualificazione ecologica ed ambientale degli spazi urbani e dei territori metropolitani, la mobilità sostenibile.
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Il concetto è stato espresso da Giuseppe Cappochin, presidente della Fondazione Barbara Cappochin e del Consiglio Nazionale degli Architetti. Cappochin, alla Biennale Internazionale di Architettura Barbara Cappochin, ha dichiarato:
“Ci auguriamo che – rispetto alla versione approvata dalla Camera – il Ddl sul consumo di suolo, che ora il Senato si accinge ad esaminare, venga senz’altro arricchito e migliorato e che da operazione ragioneristica, quale sembra essere, diventi davvero portatore di una visione strategica delle città e del territorio dalla quale far discendere norme che davvero consentano un effettivo contenimento del consumo di suolo”.
E prosegue: “Gli architetti italiani sono disponibili a partecipare al ciclo di audizioni sul Ddl sul consumo di suolo – che sono state annunciate – per poter mettere a disposizione del Parlamento le loro competenze e avanzare proposte affinché un provvedimento così importante venga ulteriormente migliorato”.
Ddl consumo di suolo: i tempi di approvazione
Laura Puppato (Pd), relatrice per la tredicesima commissione, sta impostando il lavoro sul Ddl Consumo di suolo, spiega che le audizioni sarannochiuse prima della pausa estiva e gli emendamenti saranno presentati a settembre.
Sono due le coordinate fondamentali che il lavoro sul ddl consumo di suolo seguirà: 1) l’integrazione con quattro disegni di legge già incardinati in Senato e 2) l’inserimento di una sezione dedicata agli incentivi fiscali per la rigenerazione.
Non sono esattamente in linea con le richeste del Presidente degli Architetti, ma ci auguriamo che si possa trovare un punto d’incontro soddisfacendo le diverse esigenze, quelle di cassa del Governo e quelle di pianificazione dei Professionisti. Ma, soprattutto, quelle del nostro suolo.
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