Le banche e gli intermediari finanziari avranno la possibilità di anticipare il rimborso relativo al bonus ristrutturazioni edilizie, senza aspettare i dieci anni di recupero a rate in dichiarazione dei redditi. L’onere per lo Stato è stimato in 100 milioni di euro dal 2018, anche grazie a 450 milioni di maggiori Entrate stimate.
È lo scopo della proposta di legge “Disposizioni per la cessione dei crediti di imposta maturati per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici mediante contratto di sconto con un intermediario finanziario”, formulata tenendo sulla base degli spunti della Confederazione Nazionale degli Artigiani (CNA) e presentata alla Camera.
Come funziona invece il Bonus ristrutturazioni 50% oggi?
Gli obiettivi della proposta
Se la proposta passasse, si allargherebbe la platea dei beneficiari includendo: 3 milioni di pensionati (il 20% del totale) e di 5 milioni di dipendenti (25%) incapienti in Italia.
Il rilancio del settore edilizio è un altro obiettivo producendo un incremento stimato di 5 miliardi di spese per lavori edili, secondo calcoli CNA, e un aumento di circa 24 mila dipendenti nel primo anno di applicazione.
Come funzionerebbe la cessione del credito
La procedura di cessione delineata dalla proposta di legge è la seguente:
1) il beneficiario dell’agevolazione, cittadino o impresa, individua l’istituto a cui destinare il credito.
2) trasmette il modello di opzione all’Agenzia delle Entrate, indicando la banca cessionaria che ha sottoscritto il modello.
Da quel momento il cittadino o l’impresa pagherebbero solo la parte di fattura non inclusa nel beneficio. Il 50% sarà a carico dell’intermediario finanziario o della banca, che la recupereranno 10 anni.
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