Quando in un impianto di riscaldamento centralizzato vengono implementati i sistemi di contabilizzazione individuale del calore, l’adeguamento deve comprendere anche l’installazione delle valvole termostatiche. Tali dispositivi di regolazione modificano significativamente il funzionamento complessivo dell’impianto condominiale perché ciascun utente, da ora in poi, può modulare il proprio prelievo di fluido termovettore dal circuito di distribuzione.
In un altro articolo di questo quotidiano si è già accennato all’importanza della funzione di preregolazione delle valvole affinché in ogni radiatore passi una portata d’acqua corretta. Un perfetto bilanciamento dell’impianto, però, deve tenere in considerazione anche le continue variazioni di pressione introdotte proprio dalla modulazione operata dalle valvole termostatiche, per evitare effetti spiacevoli quali lo scarso comfort (troppo caldo o troppo freddo) e i rumori provenienti da tubi e valvole.
Oltre alle pompe elettroniche a frequenza variabile, quindi, il professionista termotecnico che redige il progetto di adeguamento dell’impianto suggerirà l’uso di opportune valvole per il controllo della pressione differenziale, le quali possono essere dispositivi separati e installati a piè di colonna oppure già integrati nelle valvole termostatiche cosiddette “dinamiche”. Un’adeguata pressione differenziale alle colonne montanti o ai radiatori garantisce portata costante ed evita i fenomeni indesiderati sopra citati.
CONSULTA IL DOSSIER SULLA CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE
Il primo passo che il condominio deve assolutamente fare, però, è il lavaggio dell’impianto con speciali additivi che rimuovano alghe e fanghi interne alle tubazioni di distribuzione, che altrimenti rimarrebbero in circolo provocando problemi di funzionamento e guasti sia alle nuove valvole termostatiche sia ai vari dispositivi del circuito (pompe, valvole di bilanciamento ecc.). E’ comunque opportuna l’installazione di un defangatore (ed eventuale filtro a Y) per limitare le possibilità di un danneggiamento futuro, in particolare della pompa.
È evidente che, in presenza di caldaie molto vecchie, il condominio può trarre un beneficio ancora maggiore dall’installazione di ripartitori e valvole termostatiche se tale adeguamento al decreto legislativo 102/2014 è accompagnato dalla sostituzione del generatore originario con uno a condensazione di nuova generazione, in tal modo usufruendo anche degli sgravi fiscali.
Se invece l’edificio è servito da una rete di teleriscaldamento, l’installazione delle valvole termostatiche deve essere eseguita a seguito di uno studio approfondito e di una relazione dettagliata da parte di un professionista termotecnico esperto, il quale indicherà eventuali modifiche da apportare al circuito o agli scambiatori di calore al fine di evitare malfunzionamenti del riscaldamento.
Terminati i lavori di installazione dei dispositivi di cui sopra, il manutentore dell’impianto esegue il riempimento del circuito, che deve avvenire lentamente e contestualmente alle operazioni di sfiato dell’aria presente nelle tubature. Dato che le opere vengono solitamente effettuate nel periodo estivo, è possibile che all’accensione invernale dell’impianto si renda necessario un altro sfiato per garantire la corretta e completa circolazione del fluido termovettore in tutti i radiatori.
Il messaggio è chiaro: per risparmiare davvero sulle spese di riscaldamento ed evitare problemi all’impianto, il condominio non può lasciare nulla al caso e deve farsi affiancare da esperti che sappiano valutare la situazione specifica.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento