Nuove norme sulle partite IVA, c’è davvero la volontà concreta di modificare un regime di minimi fortemente penalizzante per coloro che intendono avviare una nuova piccola impresa o attività professionale?
In questo momento non appare immediatamente possibile una modifica radicale del nuovo regime dei minimi ma, come annunciato dal Governo, i decreti attuativi della delega fiscale da discutere nel Consiglio dei ministri del 20 febbraio dovrebbero ammorbidire alcuni aspetti critici.
Anche il premier Matteo Renzi ha fatto dichiarazioni in questa direzione, rassicurando in parte i liberi professionisti che a partire dal 1 gennaio di quest’anno sono alle prese con i nuovi minimi, ovverosia il regime fiscale introdotto dalla Legge di Stabilità 2015 che stabilisce un’imposta sostitutiva al 15% per chi consegue ricavi fino a 15mila euro.
Ecco le possibili migliorie che contribuirebbero a modificare il regime di minimi in chiave positiva per i professionisti tecnici:
– In prima battuta è realisticamente configurabile una modifica al limite massimo di ricavi per restare all’interno del regime agevolato. Possibile un innalzamento dei limiti o persino il ritorno al tetto di 30mila euro per tutte le categorie, come accadeva nel precedente regime.
– L’aliquota dell’imposta sostitutiva potrebbe essere ridotta in funzione dell’età del contribuente o mediante altre modalità.
Rimanendo in tema di professionisti tecnici leggi l’articolo Tariffe professionisti tecnici: sparisce il parametro del decoro.
Quella di modificare il nuovo regime dei minimi si configura certamente come una necessità ineludibile e sostenuta dai numeri: secondo uno studio della Confederazione Nazionale Artigianato e Piccola e Media Impresa (CNA), i risparmi per chi aderisce al nuovo regime forfetario vengono completamente annullati dai maggiori oneri dovuti. In molti casi i maggiori tributi pagati risultano addirittura superiori ai risparmi degli oneri burocratici.
Per capirne di più leggi l’articolo Nuovo regime dei minimi, se apri Partita IVA nel 2015 aderisci con la dichiarazione di inizio attività.
L’aumento della tassazione non contribuisce certo ad alleviare il fardello che grava sulle spalle dei professionisti tecnici ai tempi della crisi economica: come a dire, ecco l’ennesima stangata nei confronti di una categoria i cui redditi, tra il 2005 e il 2013, sono diminuiti in media del 39,2% (dati proveniente dal quarto Rapporto dell’Adepp, l’Associazione degli Enti Previdenziali Privati).
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento