Il rilascio di permessi di costruire in Italia sono crollati del 70% nell’arco di appena sette anni. A certificarlo è la Banca Mondiale tramite il progetto Doing Business, un’indagine che si svolge dal 2003 per offrire una misura quantitativa del business environment in cui operano le piccole e medie imprese.
Tra gli indicatori presi in considerazione dall’indagine c’è appunto l’ottenimento dei permessi di costruire (procedure, tempi e costi). E il dato relativo al nostro Paese è davvero desolante, ben fotografando la condizione di come profondo in cui versa il settore delle costruzioni nazionali.
Partendo dai dati Istat e dall’indagine della Banca Mondiale, Il Sole 24 Ore ha elaborato un prospetto che mostra il crollo verticale del numero di permessi di costruire rilasciati nel 2012 rispetto al 2005.
Se la media nazionale si attesta a -70%, in alcuni capoluoghi di provincia si arriva a una diminuzione superiore al 90%. In particolare, in cima a questa poco invidiabile classifica si trovano Ferrara e Reggio Emilia che hanno avuto una perdita del -93,1 e -91,4% rispettivamente. Il terzo gradino del podio è occupato dalla città di Mantova con un secco -89%.
L’unica città in controtendenza è Genova che, rispetto al 2005 ha avuto un incremento del +1,3% dei permessi di costruire.
La burocrazia per il rilascio: una lunga attesa
L’indagine della Banca Mondiale si sofferma anche sui tempi per l’ottenimento dei permessi di costruire in 13 città italiane.
La città più pachidermica è Palermo, dove per il rilascio dell’autorizzazione da parte del Comune occorrono in media 200 giorni, che arrivano a 316 per il completamento dell’ottenimento di tutti i permessi dalle altre autorità preposte.
Catanzaro è al secondo posto con 200 giorni per avere il placet del Comune e 309 giorni per avere tutte le carte a posto.
Dall’altra parte della classifica si trova Milano, dove occorre appena un mese per avere il via libera dal Comune, anche se poi il “giro” di tutte le altre autorità richiede un’attesa complessiva di circa 5 mesi (151 giorni).
Il Governo ha per ora messo in piedi una riforma complessiva che mira a semplificare e unificare i moduli per la richiesta dei titoli edilizi. In ordine di tempo è nel Decreto Sblocca Italia che troviamo altre disposizioni volte alla semplificazione edilizia, che sono state oggetto di un’ampia trattazione da parte della nostra blogger Antonella Mafrica in un articolo recentissimo.
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