La legge 221/2012 stabilisce che dal 1° gennaio 2014 i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi anche professionali devono accettare pagamenti effettuati con carte di debito (bancomat), utilizzando il POS accreditando l’importo direttamente in conto corrente, senza utilizzare denaro in contanti. Oltre al bancomat, se l’onere a carico dei professionisti non supera quello di quest’ultimo, i professionisti dovranno accettare anche le carte di credito e le carte prepagate.
Attenzione però, perchè la legge non prevede sanzioni per chi non si dota del POS e non è in grado di accettare pagamenti con il bancomat.
Il testo dei decreti interministeriali demanda l’attuazione della disposizione a un decreto emanato dal ministero dello Sviluppo economico con il ministero dell’Economia, che deve disporre importi minimi, modalità, termini e l’obbligo di accettare ulteriori strumenti di pagamento elettronici anche con tecnologia mobile.
L’obiezione principale dei professionisti, e di Federarchitetti poco più di un mese fa (leggi POS obbligatorio per Professionisti, Federarchitetti: no al pagamento con carta di debito) è sempre la stessa: i professionisti non farebbero largo uso del POS anche perché sopra ai mille euro c’è già l’obbligo di utilizzo di un sistema tracciabile.
E bisogna fare i conti con i limiti mensili e giornalieri di bancomat e carte, molto spesso più bassi rispetto al valore della prestazione di un professionista.
Dal lontano agosto 2013, risulta ancora in corso di emanazione un decreto interministeriale (Ministero dell’economia e delle finanze e Ministero dello sviluppo economico), che deve regolare la riduzione delle commissioni a carico degli esercenti in per quanto riguarda le transazioni fatte con bancomat o carte di credito. Ma nessuna novità in merito al POS obbligatorio per i Professionisti. Obbligo che quindi dovrebbe scattare a partire dal 1° gennaio 2014, senza multe per chi non lo adotta.
Ma allora… che obbligo è?
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