Dal Piano Casa della Regione Lazio sono derivate 9.036 le Dia e 82 richieste di permesso di costruire presentate, per un totale di risorse investite stimato in 930 milioni di euro. Fra lavoratori diretti (nel settore delle costruzioni) e indiretti (per la produzione dei materiali e impianti afferenti) si crea lavoro per oltre 19.000 persone. I dati vengono forniti dal “Monitoraggio e valutazione dell’impatto economico e occupazionale” della legge sul nuovo piano casa del Lazio, realizzato dal Cresme Ricerche e dall’Ance Lazio-Urcel, presentato ieri alla Casa dell’Architettura.
Il Piano Casa Lazio ha portato molti giovamenti al settore edilizia. A questo proposito Stefano Petrucci, Presidente di Ance Lazio, ha dichiarato: “Le modifiche apportate dalla giunta Polverini alla legge del 2009, approvata dalla precedente giunta Marrazzo e rimasta di fatto inapplicata, hanno consentito di rimettere in moto il mercato” e hanno inciso “su tutti i fronti di maggiore criticità, dalla possibilità di utilizzare gli incentivi di cubatura per gli ampliamenti edilizi anche nelle aree agricole all’aumento delle premialità in caso di demolizione e ricostruzione, i cambi di destinazione d’uso degli edifici dimessi, fino ad importanti interventi di semplificazione procedurale”.
Il Presidente Ance Lazio sottolinea l’importanza delle novità introdotte dall’Amministrazione Polverini: “Le novità introdotte dalla passata amministrazione vadano salvaguardate. In particolare, l’avviato processo di semplificazione delle procedure amministrative e la facilitazione sul piano decisionale da parte dei diversi enti territoriali possono favorire nuovi investimenti, dando maggiori certezze agli operatori economici. Egualmente in una situazione di crisi drammatica per il settore, gli interventi di ampliamento e i permessi di costruire possono rilanciare gli interventi nella capitale come negli altri capoluoghi e comuni, avviando un processo di riqualificazione che non va ad incidere sulle aree tutelate”.
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Ma vediamo altri dati sui quali si basano le dichiarazioni di Petrucci.
L’insieme degli interventi contenuti (Dia e permessi di costruire) comportano una superficie realizzabile pari a circa 780.000 mq. Gli interventi con superficie superiore a 500 mq (per i quali è necessario il permesso di costruire) sono 3.800 alloggi di cui 830 abitazioni in locazione a canone moderato.
All’1 dicembre 2012, per quanto riguarda le domande per gli ampliamenti, sono state presentate ai Comuni 8.096 Dia: l’89% è stato autorizzato, il 69% è già cantierizzato. Le richieste pervenute fino all’1 dicembre prevedono di sviluppare interventi di ampliamento pari a 1,32 milioni di metri cubi.
L’insieme degli interventi contenuti nelle Dia presentate ai comuni fino all’1 dicembre 2012 rappresenta un valore della produzione complessivo stimato in 654 milioni di euro. Ne deriva uno sviluppo notevole dell’occupazione: circa 13.600 addetti, di cui 9.800 occupati diretti nel settore delle costruzioni e 3.800 nell’indotto.
Per quanto riguarda i permessi di costruire, invece, gli interventi con obbligo di permesso di costruire e con oltre 500 mq di superficie concessa consistono in 276 milioni di euro e la ricaduta occupazionale diretta in edilizia è di oltre 4.100 addetti, indiretta di 1.600 addetti.
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