Prevenzione rischio sismico, dal decreto 139 milioni alle Regioni

Ieri è stato firmato il decreto della Protezione Civile per l’erogazione alle Regioni di 139,3 milioni di euro per la prevenzione del rischio sismico. Il terremoto in Emilia del maggio 2012 ha ridisegnato la geografia delle ripartizioni e dei finanziamenti. Il decreto del Capo del Dipartimento che prevede il finanziamento è datato infatti 19 marzo 2012. In attuazione a quanto previsto dal Piano nazionale, il decreto ripartiva tra 17 regioni italiane, in base all’indice medio di rischio sismico, i contributi per gli interventi di prevenzione relativi all’anno 2011. Il decreto assegna complessivamente 129,3 milioni per interventi di rafforzamento locale o miglioramento sismico (o demolizione e ricostruzione) su edifici e opere pubbliche d’interesse strategico per finalità di protezione civile, e su edifici privati.
10 milioni finanzieranno studi di microzonazione sismica utili a una migliore conoscenza del territorio. I 139,3 milioni sono una quota dello stanziamento complessivo di 965 milioni di euro che la legge n. 77 del 2009 ha previsto di erogare in 7 anni per la realizzazione di interventi per la mitigazione del rischio sismico in tutta Italia.

Le Regioni finanziate
Le Regioni che ricevono i contributi dal decreto della Protezione Civile cofinanziano la spesa per almeno il 40% del costo degli studi di microzonazione e da un minimo del 20% fino a un massimo del 40% per gli interventi sugli edifici privati.
Alla Calabria sono stati destinati 19,9 milioni, alla Sicilia 19,5 e alla Campania 19,3. Queste regioni hanno ricevuto i maggiori contributi, calcolati sulla base dell’indice di rischio, tenendo in considerazione della pericolosità del territorio e della vulnerabilità degli edifici e delle infrastrutture, con l’obiettivo della riduzione della perdita di vite umane.

10 milioni (di 9,3 milioni per il rafforzamento sismico e 700mila euro per microzonazione) sono stati assegnati all’Abruzzo.
8,6 milioni vanno all’Emilia-Romagna e al Lazio (8 milioni per interventi strutturali e 600mila per la microzonazione in ciascuna delle due regioni).
Molise, Umbria, Marche, Basilicata, Puglia, Toscana, Veneto e Friuli-Venezia Giulia hanno ricevuto dai 7 ai 5 milioni. Infine Lombardia, Liguria e Piemonte hanno ricevuto circa 1 milione di euro.

Geologi e Ingegneri alla Camera
Proprio ieri il Consiglio Nazionale dei Geologi (CNG) e il CN Ingegneri sono stati ascoltati alla VIII Commissione ambiente della Camera dei Deputati nell’ambito di una indagine conoscitiva del Parlamento sul tema del rischio sismico. Erano presenti il Presidente Gian Vito Graziano, il Vicepresidente Vittorio d’Oriano ed il Tesoriere  Giovanni Calcagni’.
“Abbiamo rappresentato l’indifferibile necessità di dotare gli strumenti di pianificazione” ha affermato il Presidente , Gian Vito Graziano “ma anche i singoli progetti strutturali e infrastrutturali, della conoscenza dei possibili effetti cosismici. È stato fatto rilevare come gli studi di microzonazione sismica siano ormai indispensabili nella prevenzione e nella messa in sicurezza del patrimonio edilizio. Anche le certificazioni di collaudo non possono essere limitate alle sole strutture in elevazione, ma devono estendersi ai terreni di fondazione, entro i quali si verificano i pericolosi effetti dell’amplificazione delle onde sismiche o  i devastanti effetti della liquefazione”.

La firma del decreto e i finanziamenti alle Regioni rappresentano quindi una risposta alle richieste degli Ingegneri e dei Geologi, che attribuiscono giustamente importanza alla microzonazione sismica, alla prevenzione e alla messa in sicurezza degli edifici.

Redazione Tecnica

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