Mancano 12 giorni alla data ultima per il pagamento dell’acconto Imu (per calcolare l’importo è disponibile il software gratuito di calcolo).
Come anticipato per effettuare il pagamento è necessario compilare il modello F24 semplificato e presentarlo all’ufficio postale, banca, Caaf, ecc. Per indicazioni su come compilare il modello F24 vedi “Imu, guida alla compilazione del modello F24 semplificato“.
Ricordiamo che i Comuni avranno la possibilità di aumentare l’Imu fino al 30 settembre, mentre il governo deciderà entro il 10 dicembre, dipenderà dal gettito complessivo (vedi “Imu, i Comuni sono già al lavoro sulle aliquote“).
Le aliquote Imu città per città:
Secondo l’Osservatorio sulle Politiche territoriali della Uil su 24 Città capoluogo (il 23% del totale), che hanno già deliberato in Giunta o Consiglio le aliquote per il 2012 tutti hanno manovrato le aliquote.
In particolare 13 Comuni capoluogo hanno ritoccato l’aliquota all’insù per l’abitazione principale e, tra queste 3 hanno scelto l’aliquota massima del 6 per mille.
Ma vediamo nel dettaglio gli aumenti: Roma, Cuneo, Parma, Forlì, Ravenna, Reggio Emilia, Salerno, Palermo, Catania, Cagliari, Caserta Torino, Modena; mentre Trieste l’ha diminuita (3,9 per mille).
A Roma, con l’aliquota del 5 per mille sulla prima casa, si pagherà mediamente 639 euro per famiglia; a Cuneo, con l’aliquota al 4,5 per mille, l’imposta peserà mediamente 97 euro a famiglia; a Parma, con l’aliquota al 6 per mille, mediamente si pagheranno 118 euro; a Forlì (aliquota 5,5 per mille) 233 euro; a Ravenna (aliquota al 5 per mille) 187 euro; a Reggio Emilia (aliquota al 5 per mille) 98 euro; a Salerno (aliquota al 4,7 per mille) 229 euro; a Palermo (aliquota al 4,8 per mille) 159 euro; a Trieste (aliquota 3,9 per mille) 181 euro, a Cagliari (5 per mille) 122 euro; a Caserta (6 per mille) 203 euro; a Catania (6 per mille) 209 euro; a Torino (5,5 per mille) 322 euro; ad Aosta (4 per mille) 224 euro; a Modena (5,2 per mille) 243 euro; a Sassari (4 per mille) 97 euro; ad Arezzo (4 per mille) 52 euro; a Monza (4 per mille) 179 euro.
Delle Città che hanno ritoccato l’aliquota delle seconde case 7 Città applicano quella massima del 10,6 per mille ( Roma, Firenze, Bologna, Modena, Parma, Caserta,
Catania).
Mentre altre Città hanno scelto aliquote inferiori: Siena (10 per mille), Trento (7,83 per mille), La Spezia (9 per mille), Ferrara (9 per mille); Monza (8,4 per mille); Palermo (9,6 per mille); Trieste (9,7 per mille); Forlì (9,8 per mille); Torino (10 per mille); Arezzo (9,9 per mille); Cagliari (9,6 per mille); Reggio Emilia (9,6 per mille); Ravenna (9,6 per mille); Aosta (9,6 per mille); Salerno (8,3 per mille); Cuneo (8,1 per mille); Sassari (8 per mille).
In questo caso gli aumenti sono meno “dolorosi” di quelli per l’abitazione principale, in quanto da quest’anno l’IMU assorbe anche l’IPERF fondiaria: in molti casi con l’aliquota ordinaria (7,6 per mille), o con un piccolo ritocco, a secondo delle Città o del proprio reddito, il contribuente potrebbe addirittura guadagnarci qualcosa.
E’ il caso di Trento dove l’aliquota sulle seconde case a disposizione è stata fissata al 7,83 per mille e un proprietario di seconda casa dovrà pagare 922 euro nel 2012 a fronte dei 925 euro del 2011. E così per una casa a disposizione si va dai 1.885 euro medi di Roma, ai 1.747 di Bologna, 1.426 euro di Firenze, 1.161 euro di Siena, 1.072 euro di Trieste, 1.064 euro di Aosta.
I calcoli dell’Osservatorio Uil sono stati effettuati sulla media (A/2 e A/3), di un immobile di 5 vani sito in zona semicentrale e per l’abitazione principale tenendo conto della media delle detrazioni anche per i figli a carico.
Per maggiori informazioni è disponibile la Guida Imu
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